Viaggi e turismo
ARABIA SAUDITA
DATI DEL PAESE
Capitale: Riyadh
Popolazione: 28.146.656
Superficie: 2.149.690 km2
Fuso orario: + 2 rispetto all’Italia; +1 quando in Italia vige l’ora legale
Lingue: Arabo, Inglese
Religione: Musulmana. In Arabia Saudita non è permesso pubblicamente il culto di religioni diverse da quella musulmana.
Moneta: Ryal saudita
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 00966
Approfondimenti sul Paese:
Grazie alla sua posizione geografica, la Penisola Arabica ha svolto, per quasi un millennio, il ruolo di crocevia nevralgico tra le grandi civiltà umane. Attraverso deserti sconfinati, lungo capillari reticoli di piste carovaniere e oasi, o appoggiandosi ai porti del Mar Rosso, s’incontrarono e plasmarono vicendevolmente, attraverso una complessa interferenza di influenze reciproche, il Mediterraneo greco-romano, l’Egitto, la regione mesopotamica, i regni indiani, le genti dell’Africa sahariana, orientale, nera, e ancora, più sporadicamente, la remotissima favolosa Cina. Un mondo “globale”, fervido, in cui mercanti e viaggiatori non trasportavano solo incenso, mirra, spezie conturbanti, metalli, perle, scudi di tartaruga, avorio e coralli, essenze floreali, tessuti impalpabili come fragranze, tappetti dagli orditi indecifrabili, ma anche nozioni cosmologiche e tecnico-scientifiche, sistemi religiosi, opere letterarie ed artistiche, originando un sincretismo dal quale maturarono alcune direttrici fondamentali della storia successiva, ivi inclusa la civiltà islamica, che nacque nel VI sec. d.C. tra i fieri nomadi semiti dello Hegiaz, dove sorgono le città sante di La Mecca e Medina, precluse ai non musulmani.
Un viaggio nel Regno dell’Arabia Saudita, il Paese più vasto del Medio Oriente, permette non soltanto di immergersi in un’atmosfera suadentemente magica, che emana un’aura di mito e scoperta, specie dai due Patrimoni UNESCO di Al-‘Ula, stupendo sito archeologico nabateo, e del vecchio centro di Jeddah, un intarsio di labirintici quartieri mercantili, ma anche di ammirare una natura maestosa, ignara di mezze misure, con esperienze avventurose nel Rubʿ al-Khālī, il “Quarto Vuoto”, il principale deserto di sabbia al mondo, o una crociera tra i fondali cristallini del Mar Rosso. E ovunque, a sedurre, è una cultura venerabile, antichissima, il cui patrimonio di conoscenze e i cui valori portanti di incontro, condivisione e accoglienza emergono, in particolare, nelle ricchissime tradizioni artigianali, che possono apprezzarsi nei vocianti suq, e culinarie, a dir poco sorprendente. Un viaggio al cuore dell’umanità.
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QUANDO ANDARE:
Contrariamente alla credenza popolare, non fa sempre caldo in Arabia Saudita. Il paese ha quattro stagioni distinte, dalle fredde brezze invernali di gennaio al picco di caldo desertico ad agosto, e un clima che varia da regione a regione.
Primavera
Da metà marzo a metà giugno. La primavera in Arabia Saudita può essere frizzante, in particolare al nord, dove la temperatura notturna può scendere sotto i 15°C. Le regioni centrali e meridionali sono più calde, con una media di circa 20°C dopo il tramonto. Le precipitazioni raggiungono il massimo durante la primavera, in particolare nella regione centrale e nel sud-ovest sulle montagne di Asir.Estate
Da metà giugno a metà settembre. Con l’eccezione degli altopiani del sud-ovest, relativamente miti, l’estate segna l’inizio dell’aumento delle temperature in gran parte del paese, con una media che si aggira intorno ai 45°C. Le prime ore del mattino e le lunghe serate sono più temperate, quindi approfittate dei mari caldi per esplorare i siti di immersioni subacquee di livello mondiale dell’Arabia Saudita o provare la vela e lo snorkeling.Autunno
Da metà settembre a metà dicembre. L’autunno porta un clima più mite e brezze fresche sia nelle regioni settentrionali dell’Arabia Saudita, sia negli altopiani sud-occidentali. Mentre le temperature diurne rimangono calde e possono raggiungere i 30°C all’inizio dell’autunno, le serate sono più miti e adatte per passeggiare all’aperto, specialmente lungo il lungomare di Jeddah, indulgendo in cene all’aperto o visitando le fresche sorgenti del deserto di Al Ahsa.Inverno
Da metà dicembre a metà marzo. Approfittate del bel clima invernale dell’Arabia Saudita per esplorare il paese. Le giornate miti e le notti fresche sono l’ideale per il campeggio, l’arrampicata su roccia o l’esplorazione degli altopiani verdeggianti e delle vivaci città dell’Arabia Saudita, da Riyadh a Jeddah. Le temperature medie invernali rimangono tra i 10 e i 20°C, ma i visitatori potrebbero avere la fortuna di assistere alle nevicate sulle montagne delle regioni settentrionali che ricoprono i pendii e le sabbie del deserto. -
VALUTA E BANCHE:
Il sistema finanziario e bancario saudita è al livello di quello occidentale.
Il ryal saudita è la moneta nazionale, si divide in cento halalas ed è convertibile in valuta straniera.
La maggior parte delle valute straniere sono convertibili presso le banche commerciali ed i cambiavalute. Le carte di credito di maggiore circolazione nel paese sono: Master Card, American Express, Diners Club e Visa.
Le banche locali sono aperte: dalla domenica al giovedì dalle 9.30 alle 16.30 ed il sabato dalle 8.30 alle 12.00 solo alcune sedi.
I cambiavalute sono aperti dalle 8.30 fino a tarda sera. -
CLIMA:
Il clima della costa del Regno sul Mar Rosso (Gedda) è sub-equatoriale: le estati sono calde e umide e gli inverni sono miti, con piogge leggere fra novembre e febbraio. Nella regione centrale (Riad), in estate, la temperatura può superare i 50 gradi C; gli inverni sono brevi, secchi e freddi. La regione orientale (Dammam, Al Khobar, Al Jubail) ha un elevato tasso di umidità e un clima mite che perdura tutto l’anno, con temperature che superano i 40°C nei periodi più caldi dell’anno.
In Arabia Saudita il clima è in genere desertico e caldissimo in estate; quasi ovunque le piogge sono molto scarse e concentrate da novembre ad aprile. Comunque, vi sono delle differenze tra le varie zone da prendere in considerazione.
Lungo le coste occidentale e orientale dell’Arabia Saudita, il clima è desertico, ed è particolarmente mite in inverno, addirittura caldo nella parte centrale e meridionale del Mar Rosso, mentre in estate è caldissimo ovunque, ma è afoso sulle coste del Mar Rosso, mentre è un po’ più secco, e dunque più torrido, sulle coste del Golfo Persico.
Sulla costa del Mar Rosso (detta Tihamah) la temperatura media di gennaio passa dai 14 gradi della parte nord, sul Golfo di Aqaba, dove qualche volta di notte può fare freddo, ai 25 gradi della parte sud, dove dunque l’inverno non esiste e fa caldo tutto l’anno. L’estate è ovunque caldissima.
Ad Al Wajh, nella parte centro-settentrionale della costa, l’inverno è piacevolmente caldo, mentre l’estate è caldissima. Il Mar Rosso ad Al Wajh è abbastanza caldo per fare il bagno tutto l’anno, anche se scende a 23 °C a febbraio e marzo, mentre diventa molto caldo in estate. Solo nella parte più settentrionale, nel Golfo di Aqaba, è un po’ fresco in inverno, dato che scende a 21 °C a febbraio e marzoA Gedda (o Jeddah), nella parte centrale della costa, l’inverno è caldo, e la media di gennaio è di 24,5 gradi. L’estate è caldissima e afosa, con 39 gradi di massima tra giugno e agosto, ma soprattutto con l’umidità del mare che rende il caldo soffocante. Per contro, nei giorni in cui prevalgono i venti dall’interno, la temperatura può toccare i 46/47 gradi. Le piogge sono scarsissime: il mese più piovoso è novembre con appena 20 millimetri. Gedda è una città molto soleggiata, tuttavia in estate può transitare qualche corpo nuvoloso. Ma questo fenomeno è ancora più evidente nella parte meridionale della costa del Mar Rosso, che durante l’estate, da giugno a settembre, riceve il passaggio di corpi nuvolosi dall’Africa, nell’ambito del monsone di sud-ovest (v. sotto), corpi nuvolosi che sulle montagne possono scaricare anche qualche pioggia. All’altezza di Gedda, il Mar Rosso è un po’ più caldo in inverno rispetto alla parte settentrionale della costa.
La Mecca non si trova proprio sulla costa, tuttavia si trova in pianura, ad ovest delle montagne, e dunque è anch’essa calda tutto l’anno, anzi è ancora più calda di Gedda, soprattutto in estate, quando le massime si attestano normalmente sui 43/44 gradi. L’umidità è più bassa che sulla costa, ma la combinazione di umidità e temperatura rende il caldo molto pesante. La Mecca è veramente una città caldissima, dato che di giorno si superano normalmente i 40 gradi per molti mesi, da maggio a settembre, nel corso dell’anno si contano ben 300 giorni con più di 32 gradi, e la media annua è di ben 30,5 gradi. La Mecca risulta dunque una delle grandi città più calde del mondo. A La Mecca cadono circa 110 millimetri di pioggia all’anno. Anche a La Mecca il sole brilla molto spesso, tuttavia in estate può passare qualche corpo nuvoloso dall’Africa. Comunque in un anno si contano ben 3.400 ore di sole.
A Jizan, nella parte più meridionale della costa, l’inverno è ancora più caldo, mentre l’estate diventa un po’ meno calda, a causa dei venti da sud-ovest che in questa zona soffiano in maniera più evidente. In compenso l’umidità elevata rende il caldo (vi sono pur sempre 38 gradi nelle giornate estive) molto pesante.
A causa del monsone di sud-ovest, in estate è possibile che cada qualche pioggia, soprattutto ad agosto. Il sole a Jizan brilla tutto l’anno, ma in estate si nota una certa diminuzione nelle ore di sole, sempre a causa del monsone di sud-ovest. A Jizan, e nelle isole Farasan che si trovano al largo della costa, il mare è caldo tutto l’anno, e supera i 30 °C da maggio a ottobre.Ad est, sulla costa del Golfo Persico, il clima è desertico e soleggiato: l’inverno è molto mite, ma è meno caldo rispetto alla costa del Mar Rosso: la media di gennaio oscilla tra i 12 e i 17 gradi. Durante la notte può fare freddo, soprattutto nella parte settentrionale, vicino al confine con il Kuwait, dove le minime possono scendere vicino allo zero. L’estate è caldissima e soleggiata, un po’ meno umida rispetto alle coste del Mar Rosso, perché i venti prevalenti sono da nord-ovest, in origine dal deserto iracheno, e dunque non provengono direttamente dal mare.
A Dammam, nella parte centrale della costa, si passa in media dai 15,5 gradi di gennaio ai 37 °C di luglio e agosto. Nel corso dell’anno cadono appena 90 millimetri di pioggia, concentrati da novembre ad aprile. Durante l’inverno sono possibili giornate molto fresche, o anche un po’ fredde di notte. L’estate è caldissima, con punte di 50 gradi. A Dammam il sole brilla tutto l’anno, comunque ogni tanto può passare qualche corpo nuvoloso anche in estate. Il Golfo Persico, nella parte centrale dove si trova Dammam, è un po’ fresco da gennaio a marzo, mentre diventa molto caldo da maggio a novembre.
In estate il Golfo Persico diventa il mare più caldo del mondo, addirittura più che il Mar Rosso. Nella parte più settentrionale, vicino al confine con il Kuwait, il mare in inverno è un po’ più freddo, tanto che scende fino a 18 gradi a febbraio e marzo. Nella parte più meridionale, nel piccolo tratto costiero tra il Qatar e gli Emirati, il mare in inverno è invece un po’ più caldo, tanto che non scende sotto i 23 gradi.
La capitale, Riyadh, si trova nel centro del Paese a 600 metri di quota. L’inverno, da dicembre a febbraio, è molto mite: la temperatura media a gennaio è di 14.5 gradi. Qualche volta di notte la temperatura si può avvicinare allo zero, mentre vi possono essere giornate più calde anche in inverno, in cui ci si avvicina a 30 gradi. In estate da giugno a settembre non piove mai, e le temperature sono molto elevate, con massime intorno ai 44 gradi a luglio e agosto, ma con punte di 47/48 gradi. L’umidità dell’aria è però molto bassa. Nel corso dell’anno cadono appena 100 millimetri di pioggia, quasi tutti da novembre ad aprile, con un massimo di 20/25 mm al mese a marzo e aprile. A Riyadh il sole brilla tutto l’anno, comunque anche qui ogni tanto può passare qualche corpo nuvoloso, anche in estate.
Medina si trova nell’ovest, a 600 metri di quota come Riyadh, ma in inverno è più mite della capitale, dal momento che ha una media di gennaio di 18 gradi, con massime di 24 gradi. Qualche volta può fare freddo di notte ma più raramente che a Riyadh, e anzi spesso in pieno inverno si toccano i 28/30 gradi. L’estate è simile a quella di Riyadh, torrida e soleggiata. Anche a Medina le piogge sono scarse, dato che ammontano ad appena 60 mm all’anno, gran parte dei quali cadono da novembre a maggio. Comunque ogni tanto in estate può scoppiare un temporale, o meglio ci possono essere tuoni e fulmini, in genere senza piogge, soprattutto ad agosto.
Nel sud, il deserto del Rub’ al Khali, spopolato e misterioso, è abbastanza caldo anche in inverno, con massime intorno ai 25/26 gradi anche a gennaio. Di notte può fare abbastanza freddo, ma non si scende sotto lo zero. In estate, la parte più meridionale di questo deserto viene sfiorata dal monsone di sud-ovest, per cui può passare qualche corpo nuvoloso, e addirittura qualche volta può scoppiare un rovescio di pioggia. Molto raramente, il deserto del Rub’ al Khali può essere interessato dai resti dei cicloni tropicali provenienti dal Mar Arabico, che possono portare tempeste di sabbia sollevata dal vento, e piogge insolite in pieno deserto, come è accaduto nel maggio 2018 con il ciclone Mekunu. I cicloni si formano da maggio a dicembre, e sono più frequenti all’inizio del periodo (maggio-giugno), e un po’ meno alla fine (ottobre-dicembre).
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COMPORTAMENTO ED ETICHETTA:
Dress Code: Il codice di abbigliamento dipende dalle singole realtà o situazioni: alcune sono casual, altre preferiscono mantenere una certa raffinatezza. I luoghi di culto richiedono in particolare di vestirsi con modestia durante la visita.
Etichetta: un linguaggio scurrile, un comportamento rumoroso e l’invadere
i confini di altre persone sono considerati irrispettosi. Si raccomanda sempre
un rispettoso decoro pubblico.Religione: alcuni negozi chiudono brevemente durante le ore di preghiera
per consentire il tempo per la preghiera. Durante il mese sacro del Ramadan, il
ritmo del paese si trasforma in un ritmo dolce e spirituale.Alcool e sostanze: importazione, vendita, acquisto e consumo di
alcol e droghe sono illegali in Arabia Saudita.