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GROENLANDIA:
DATI DEL PAESE:
Capitale: Nuuk
Superficie: 2.166.086 km²
Lingua: Groenlandese
Religione: Evangelico-Luterana
Forma di governo: Nazione costitutiva del Regno Unito di Danimarca
Approfondimenti sul Paese:
La Groenlandia (in groenlandese Kalaallit Nunaat, “Terra degli uomini”; in danese Grønland, “Terra verde”) è un’isola situata tra Islanda e Canada coperta da ghiacci per l’84% della sua superficie. È l’isola più estesa al mondo e geograficamente fa parte del continente americano.
È un membro del Regno Unito di Danimarca che comprende anche Danimarca e Isole Fær Øer. La Groenlandia fu una delle colonie della Corona Norvegese fino al 1814, quando passò sotto il controllo della Danimarca; nel 1953 divenne parte del regno danese attraverso la formula dell’unione personale. Nel 1979 all’isola venne concesso l’autogoverno (hjemmestyre) dal Folketing (il Parlamento danese), mediante una legge approvata l’anno precedente. La regina di Danimarca rimane comunque il capo di stato della Groenlandia. Fece parte della Comunità Economica Europea, come territorio danese, dal 1973 fino al 1985, quando decise di uscirne con referendum.
Il 25 novembre 2008 gli abitanti della Groenlandia hanno approvato un referendum che ha esteso l’autonomia a tutto il territorio trasferendo al governo locale le competenze in ambito legislativo, giudiziario e nella gestione delle risorse naturali. Il referendum, seppure oggetto di critiche e non vincolante per il parlamento danese, è stato riconosciuto da quest’ultimo e la sua applicazione è divenuta effettiva il 21 giugno 2009, costituendo un passaggio importante verso l’indipendenza. La Danimarca mantiene ancora il controllo su finanze, politica estera e difesa e provvede a un sussidio annuale (circa 3,4 miliardi di corone, pari al 30% del PIL per il 2008[9]). La Groenlandia tuttora è una nazione costitutiva della Danimarca
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Geografia
L’estrema parte settentrionale della Groenlandia non è coperta da ghiacci, perché l’aria è troppo secca per poter produrre neve, che è essenziale per creare e mantenere un manto di ghiaccio. La calotta glaciale ricopre tutto l’interno del paese e arriva a uno spessore massimo di 3000 metri. Per questo è la regione della Terra che più assomiglia al continente antartico.
Tutte le coste dell’isola sono costituite da un fittissimo intrico di fiordi e isolotti creati dall’erosione dei ghiacci nel corso dei millenni: quasi dovunque in Groenlandia, la calotta glaciale inizia appena i fiordi lasciano il posto alla terraferma, e quasi tutte le città e gli insediamenti umani sorgono quindi su isolotti. Per questo non esiste una rete stradale degna di nota, e tantomeno ferrovie: la calotta glaciale, iniziando a poche decine di chilometri dai villaggi, rende impossibile la costruzione di una infrastruttura viaria tradizionale.
Per questo tutti gli spostamenti di una certa entità avvengono via nave o in aereo. In compenso il mare è uno dei più pescosi del mondo e fa della pesca l’industria principale della Groenlandia. La costa occidentale è la parte del paese con il clima più mite e la zona più popolata. I monti più alti della Groenlandia sono nelle Watkins Mountains sulla costa Est dell’isola. le cime più alte sono: il Monte Gunnbjørn (3693 m), il Dome (3682 m) e il Cone (3669 m).
Se i ghiacci della Groenlandia si sciogliessero completamente, essa avrebbe probabilmente la forma di un arcipelago piuttosto che quella di un’isola-continente, come è invece l’Australia -
Clima
La Groenlandia ha un clima polare. Da rilevare come vi siano sostanziali differenze, a causa dell’ampiezza del territorio, dalla zona più settentrionale a quella più meridionale dell’isola. La parte sud ha, infatti, un clima molto più mite rispetto alla zona interna del paese e a quella settentrionale. Nel centro della Groenlandia si registrano spesso temperature inferiori ai -60 °C. La costa ovest e sudovest, rivolta al continente americano e ai venti più caldi che soffiano da esso, offre il clima più mite dell’isola. Dalla fine del secolo scorso, a causa di una serie di estati particolarmente calde, l’estensione della superficie ghiacciata si sta gradualmente riducendo. Se l’estensione dei ghiacci groenlandesi si riducesse del tutto fino a scomparire si presume che il livello del mare aumenterebbe di 5 metri
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Cultura
La parola italiana Groenlandia deriva direttamente da quella scandinava originaria, Grønland. Nella mitologia islandese viene narrato che il norvegese Erik il Rosso fu esiliato dall’Islanda per aver commesso un omicidio. Costretto a salpare con la sua famiglia e i suoi thrall (schiavi), si diresse verso una terra di nord-ovest di cui aveva sentito parlare, insediandovisi, e la chiamò Grønland (“Terra verde”). Benché oggi “Terra verde” possa sembrare un nome inappropriato per un’enorme isola ricoperta da ghiacci per l’83% del suo territorio, ai tempi di Erik il Rosso (vissuto intorno all’anno 1000 d.C., tempi che coincidono con il Periodo caldo medievale) la Groenlandia era più verde e meno ghiacciata. A testimoniare questo periodo più caldo si sono trovate anche testimonianze di forme di agricoltura sviluppatesi soprattutto nella parte sud dell’isola. Gli scavi archeologici hanno messo in luce tracce di banchetti durante i quali si è consumata carne bovina e ovina. Si sa che lo stesso Erik il Rosso possedeva delle stalle in cui allevava fino a cento capi di bovini (oggi su 2650 chilometri di costa groenlandese non pascolano più di qualche decina di bovini).
Ci sono però versioni discordanti, dato che in molte mappe antiche l’isola era chiamata Gruntland (“Paese di terra”) o Engronelant (anche nella variante Engroneland). Se “verde” (grøn) sia un’erronea trascrizione di “terra” (grunt), riferibile anche alla poca profondità della baie groenlandesi, è ancora un aspetto controverso.
Secondo un’altra leggenda il significato del nome della Groenlandia è legato a quello dell’Islanda, avendo le due isole nomi che contraddicono le loro caratteristiche fisiche. L’Islanda, il cui nome significa “terra di ghiacci”, è caratterizzata da numerosi vallate verdi, favorite dalla fertilità dei terreni lavici che hanno permesso la sopravvivenza delle colonie vichinghe, mentre la Groenlandia presenta ben poche aree verdi e la sua superficie è ricoperta da ghiacci o da nuda roccia metamorfica. I vichinghi avrebbero volutamente dato denominazioni errate alle due isole per confondere e disincentivare eventuali estranei intenzionati a colonizzare queste terre: costoro avrebbero ovviamente scelto come luogo di approdo per fondare colonie la “terra verde” finendo nella ben poco ospitale Groenlandia. In realtà va notato che il nome Islanda (e ancor prima “Snaeland” ossia “Terra delle Neve”), viene dato all’isola intorno al 850 d.C. quando il clima era sicuramente più rigido di quello odierno