Viaggi e turismo

DATI DEL PAESE:

Capitale: TEHERAN
Popolazione: ca. 79.000.000
Superficie: 1.648.195 km2
Fuso orario: + 2 ore e 30 minuti rispetto all’Italia.
Lingua: la lingua ufficiale è il persiano moderno (farsi). Le lingue internazionali (inglese, francese, tedesco) sono diffuse all’interno di una ristretta cerchia di persone abbienti, specie all’interno della capitale
Religione: l’Iran è un Paese musulmano a maggioranza sciita (90%). Sono presenti importanti comunità di musulmani sunniti nel sud-ovest e nel sud-est del Paese, di armeni, assiro-caldei e, in misura minore, di cattolici, ebrei e zoroastriani, cui è consentita libertà di culto.
Moneta: Rial (IRR)
Telefonia: l’Iran è collegato al sistema GSM dei telefoni cellulari (roaming) con utenze italiane con contratto (per le comunicazioni telefoniche e gli sms) e con schede prepagate (solo per sms), ma il collegamento non viene garantito con regolarità. Si raccomanda di verificare con il proprio operatore telefonico italiano la possibilità – e le modalità – di utilizzo della propria sim card italiana in Iran. Nelle principali città del Paese è facile acquistare schede (sim card) di compagnie iraniane di telefonia mobile per brevi periodi, di cui si raccomanda di munirsi qualora si intraprendano viaggi all’interno del Paese.
Prefisso dall’Italia: 0098
Prefisso per l’Italia: 0039

Approfondimenti sul Paese:

Un viaggio nel tempo: poco meno di cinque ore di volo per arrivare in un Paese dove convivono l’eredità di un passato millenario e una storia recente problematica e contraddittoria. Questa terra, che occupa da sempre una posizione strategica, privilegiato luogo di incontro tra Oriente e Occidente, è stata la culla di uno dei più grandi e duraturi imperi della storia umana: l’antica Persia. Qui si ammirano le vestigia delle città di Ciro il Grande, Dario I e Alessandro Magno, seguendo le tracce del fecondo scontro tra la cultura iranica pre-islamica e il mondo greco. In altri siti, maestose architetture raccontano il nuovo, deciso scontro/incontro di civiltà, fruttuoso in ogni ambito culturale, che dal 642 d.C. vedrà protagonisti il mondo persiano e quello arabo-islamico. Dai monumenti zoroastriani antichissimi alle moschee, bazaar e cittadelle fortificate medievali, l’Iran si rivela un bacino inesauribile di arte di grande bellezza e importanza per la comprensione del mondo antico e di quello contemporaneo.

 

 

  • Il clima:

    Le stagioni sono ben marcate e caratterizzate da un clima secco (tranne che nella regione del Mar Caspio e del Golfo Persico). Nella capitale l’inverno è rigido accompagnato a volte da abbondanti nevicate, mentre l’estate è calda e secca con temperature che superano spesso i 40 gradi.

  • Le località:

    TEHERAN
    Situata a più di 1000 metri sul livello del mare, è la capitale del paese e la porta di ingresso nel paese. Quasi 12 milioni di persone vivono oggi in questa città: la frenesia costante della vita, l’anarchia del traffico, la mancanza di un piano urbanistico adeguato, il sovraffollamento delle strade, possono provocare una sensazione di sorpresa e stordimento nel turista. Per apprezzare questa convulsa città ci vuole del tempo, e comunque vale la pena di lasciarsi trasportare dalla sua energia e visitarla, per le sue moschee, i suoi numerosi musei, i suoi parchi curati, il suo animato bazar, per le diverse etnie, per l’ospitalità dei suoi abitanti e per le cime montuose dell’Alburz alla sue spalle. Tra tutti, valgono sicuramente la visita il Museo Nazionale, archeologico ed islamico, con autentici pezzi risalenti fino al 7° millennio a.C., il Museo dei Cristalli e delle Ceramiche, a Abguineh, con delicate meravigliose collezioni di antichi vetri e ceramiche, Il Museo dei Tappeti, con interessanti collezioni di vecchie e nuovi tappeti Persiani.

    ISFAHAN
    La sua posizione, fra il deserto Dasht-e Kavir ed il Golfo Persico ne ha fatto storicamente uno dei centri principali del commercio e degli itinerari carovanieri. Fu chiamata anche ‘ la metà del mondo’ dalla dinastia Safavide che ne fece la sua capitale nel 17° secolo, costruendo ponti, palazzi, moschee, giardini, e trasformando la città in una delle più belle città d’Oriente già all’epoca. Ancor oggi il soprannome esprime la grande varietà dei monumenti che offre. Da non perdere tra gli altri i suoi ponti, i suoi palazzi, il quartiere armeno con la cattedrale Vank, l’imponente piazza centrale, una delle più grandi al mondo, la Maidan-e-Naghsh-e-Jahan, con il sontuoso palazzo Ali Qapu da cui i re Safavidi assistevano alle partite di polo, le due moschee tra le più grandi del mondo islamico, la Sheik Lotfollah famosa per l’effetto stalattiti all’ingresso settentrionale e la Shah, senza dimenticare la moschea del venerdì . Non mancano poi i bazar, tra i quali il Qeisarieh, composto da vicoli, cortili, gallerie, per formare un labirinto brulicante di vita dove lasciarsi avvolgere da sapori, aromi, colori, suoni. Per tutto questo e molto altro la città è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

    SHIRAZ
    Le rovine di Persepoli attraggono inevitabilmente i viaggiatori verso la capitale della provincia del Fars. Eppure Shiraz è più del ricordo degli imperi antichi, è un luogo unico grazie alle moschee, ai monumenti ed ai musei, ma soprattutto grazie ai suoi giardini, tra i quali spicca l’Eram . Shiraz fu capitale nel 18° secolo sotto la dinastia Zand: la Moschea Vakil e la Cittadella di Karim Khan risalgono a questo periodo. Ma il gioiello di Shiraz è senza dubbio la Shah Cherag, il santuario del ‘re della luce’. Nessuna visita di Shiraz è comunque completa senza un ‘pellegrinaggio’ ad almeno una delle tombe dei due poeti in lingua Farsi, Hafez e Saadi, che, nati qui, hanno portato alla città il soprannome di ‘città dei fiori e dei poeti’. Shiraz si rivela sempre orgogliosa del suo passato e delle sue tradizioni, della sua vivacità e della bellezza che ogni primavera inonda le sue strade ed i suoi viali.

    YAZD
    In mezzo al vuoto immenso del deserto si erge una piccola collina sulla quale sorge Yazd. In passato la posizione privilegiata che occupava la fece diventare l’ultima sosta per gli avventurieri che partivano verso il deserto e la prima oasi per chi lo aveva appena attraversato, e quindi un centro di passaggio obbligatorio per chi percorreva le ‘strade del deserto’. La sua importanza risale quindi all’antichità, anche perché qui si produceva la ‘materia di Yazd’, cioè un tessuto che combinava perfettamente la seta e l’oro, molto valutato nel tempo antico. Lo stesso Marco Polo menziona questa zona nelle narrazioni dei suoi viaggi. La città, ai piedi di una catena montuosa che consente primavere bellissime e molto verdi in mezzo all’aridità del deserto, giardini rigogliosi e coltivazione di alberi da frutto, è anche il centro principale per i fedeli della comunità zoroastriana, che qui, tra le sue mura fortificate, trovarono rifugio dall’invasione araba. Da non perdere quindi il Tempio di Zoroastro, le Torri del Silenzio, la Moschea del Venerdì.

    PERSEPOLI
    A 53 km da Shiraz si trova il sito archeologico più importante di tutto il paese. Qui il visitatore può veramente capire la grandezza e la gloria degli antichi persiani. La costruzione iniziò nel 520 a.C. sotto Dario I e durò quasi settant’anni. Il complesso non fu tuttavia mai terminato a causa dell’invasione dell’impero achemenide da parte di Alessandro Magno. La città non fu mai una residenza permanente: il suo scopo era quello di ospitare le celebrazioni del nuovo anno, che avvenivano a marzo, solenni processioni composte dai rappresentanti dei paesi tributari. L’imponente architettura fungeva da impressionante spauracchio per coloro che visitavano la città. Malgrado sia stata abitata per oltre due secoli, le scalinate, i parapetti e i pavimenti non mostrano alcun segno di usura, e gli utensili di pietra dei palazzi sembrano non essere mai stati usati. I suoi palazzi si ergono su una piattaforma alta più di 12 metri e vasta 33 acri. L’odierno sito comprende una zona residenziale, un villaggio, una struttura a torre e un gruppo di tombe. Dall’accesso principale alla piattaforma, “La Porta delle Nazioni”, un’antica strada tuttora visibile conduceva a nord e poi a est attorno al monte della Misericordia.

    KERMAN
    Si trova al confine occidentale del deserto di Dash-e Lut., e sopravvive grazie alla sua posizione di sosta commerciale e grazie all’importante fabbricazione di tappeti. Vale la pena di visitare questa città per 3 ragioni: la bellezza del paesaggio, costituito da montagne innevate circondate dal deserto, per la Moschea del Venerdì e il complesso del Ganj-Ali-Khan, per la cittadella millenaria di Bam.

    RAVEN
    Interessantissima oasi a circa 100 km da Kerman. In questo grazioso e tranquillo paesino ai piedi di una catena montuosa, vVale la pena visitare la Cittadella, una versione in miniatura di quella di Bam, con tutte le caratteristiche architettoniche di una cittadella del deserto.

    PASARGADAE
    Le rovine di Pasargadae si trovano circa 87 chilometri a nordest di Persepoli, nella provincia iraniana di Fars; essa fu la prima capitale dell’Impero achemenide, fondata da Ciro il Grande nel 546 a.C., fino a che il centro di comando del regno non venne spostato a Persepoli. L ‘odierno sito archeologico si estende su di una superficie di 1.6 chilometri quadrati ed al suo interno include una struttura comunemente creduta essere il mausoleo di Ciro, la fortezza di Toll-e Takht (situata sulla cima di una collina), e le rovine di due palazzi reali con i loro giardini, uno dei primi esempi di giardino persiano che la storia registri. Recenti ricerche hanno mostrato come le fondamenta degli edifici di Pasargadae fossero state progettate per resistere ad un terremoto che oggi sarebbe classificato come di settima magnitudo nella scala Richter. Il monumento più famoso è la tomba di Ciro il Grande. Essa è costruita su sei alti gradini che conducono alla sepoltura vera e propria.

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