Viaggi e turismo

KIRGHIZISTAN:

DATI DEL PAESE:

Capitale: Bishkek
Popolazione: 5.300.000
Superficie: 198.500kmq
Confini: Kazakhstan (nord); Uzbekistan e Tagikistan (ovest); Tagikistan e Cina (sud); Cina (est).
Fuso orario: + 4 ore rispetto all’Italia ( +5 ore quando in Italia  vige l’ora solare).
Lingue: kirghiso (lingua di Stato) e russo (lingua ufficiale).
Religioni: Vige la libertà religiosa. La maggioranza dei credenti è musulmano-sunnita (c.a. 75%), mentre i cristiano-ortodossi rappresentano c.a. 20%, altri religioni – c.a. 5%. La capitale Bishkek, e più in generale le regioni settentrionali del Kyrgyzstan, sono in gran parte laicizzate.
Moneta: som (1 euro = circa 77,32 som).
Prefisso telefonico: 00996 (Kyrgyzstan), 312 (Bishkek).
Telefonia: sono attivi diversi servizi di telefonia cellulare sia di standard GSM che di standard CDMA. Le aziende più note sono BEELINE, MEGACOM, che vendono schede SIM prepagate di vario importo che possono essere applicate ai normali telefonini. L’accesso in roaming alla linea italiana è possibile.

Approfondimenti sul Paese:

  • Il clima:

    Nel Kirghizistan, paese montuoso, il clima è continentale, con inverni molto freddi, spesso gelidi, ed estati calde e soleggiate, talora torride alle quote relativamente più basse, ma più fresche in alta montagna. Le precipitazioni sono moderate nella parte occidentale, mentre la parte centro-orientale è arida, e anche desertica alle quote meno elevate. Dai vasti deserti dei Paesi confinanti, possono giungere venti che possono portare tempeste di polvere.

  • Perché andare:

    Sono pochi i monumenti di particolare interesse, ma il paese vanta la presenza di una popolazione molto cordiale, ospitale e disponibile. Viaggiare in Kirghizistan significa comunque andare alla scoperta di alcuni interessanti esempi di architettura montana centro-asiatica, situati nel complesso montuoso del Tian Shan e nei monti Alaj del Pamir. Inoltre le bellezze naturali, con gli spazi infiniti delle morbide colline, sono da sole sufficienti a giustificare una permanenza di settimane.

  • Le località:

    La verde capitale Biskek è costruita sul versante kirghiso dei Monti Alatau che creano lo spettacolare sfondo da cartolina. La piazza centrale della città, Ala-Too, si caratterizza per la presenza di diverse fontane che ogni sera iniziano uno spettacolo di acqua, suoni e luci particolarmente attraente. Il Museo Storico di Stato ospita l’esposizione archeologica e quella sull’artigianato locale, e ad ovest della piazza si trova la Casa Bianca, sede del Governo e del Parlamento kirghizo. Nelle vicinanze il Parco Panfilov raccoglie vecchie giostre per bambini, il Dubovy è celebre per le sue secolari querce, e, insieme al Parco Erkindik, fanno di Biskek la città più verde di tutta l’Asia Centrale. Tra le altre attrazioni ci sono il Museo di arti applicate, la casa museo di Frunze, l’eroe della rivoluzione d’ottobre, la Chiesa ortodossa dai campanili blu. Nella zona sud della città il Villaggio Manas è un parco di monumenti di cemento che rappresentano i simboli tradizionali della cultura kirghisa, costruito nel 1995 in occasione del millenario del poema epico sull’eroe nazionale Manas. Biskek costituisce una buona base di partenza per raggiungere il Lago Issyk-Kul e le montagne del Tian Shan. Altra cittadina interessante è Karakol, dagli edifici bassi e dalle strade fiancheggiate da lunghi filari di pioppi, dove la moschea cinese, costruita nel 1910, è stata realizzata senza l’utilizzo di chiodi. Osh è la seconda città del Kirghizistan, in molti ritenuta più antica di Roma. All’inizio della valle dello Shamshin, ad un ottantina di chilometri da Biskek, si può ammirare il freddo ma accurato restauro sovietico della Torre di Burana, monumento risalente all’XI secolo che appare come un minareto tronco. Un terrapieno nelle vicinanze è tutto quello che rimane dell’antica cittadella di Balasaghun fondata dagli abitanti del regno di Sogdiana, scoperta dagli scavi archeologici dei sovietici negli anni Settanta.

  • Abbigliamento:

    Per andare a Bishkek e nelle città principali, vestiti comodi, qualche capo più leggero per le giornate miti, foulard per il vento e felpe pesanti per la sera. Per il Tien Shan e l’alta montagna consigliato abbigliamento pesante.  Calzoncini e gonne corte per le donne sarebbero da evitare.

  • La leggenda:

    Narra una leggenda che un giorno d’estate Dio chiamò a raccolta tutti i popoli per assegnare a ciascuno una terra in cui stabilirsi e prosperare. Tutti si accalcarono al cospetto di Dio per ottenere la terra che desideravano, a parte i Kirghisi. Il popolo nomade, infatti, stava tra gli alti pascoli senza accorgersi della chiamata divina. Una volta sopraggiunto l’inverno i Kirghisi scesero a valle e trovarono tutti i terreni occupati da altri popoli. Si rivolsero quindi a Dio per trovare una soluzione, il quale donò loro quella che considerava la sua residenza estiva, proprio perché erano stati l’unico popolo che non aveva litigato per il possesso delle terre ma aveva continuato a lavorare duramente. Ecco perché si dice che i Kirghizi ricevettero la loro terra in dono da Dio.

  • L'importanza del cavallo:

    Tutto ruota intorno alle yurte, anche la vita sociale dei kirghisi che sono sempre accompagnati dai propri cavalli, animale simbolo. Proprio a cavallo vengono praticati gli sport più tradizionali come l’Ulan tartysh, simile al polo. E solo a cavallo vengono organizzate con i turisti le escursioni più significative.

  • Il Kirghizistan in libreria e sul grande schermo:

    “Non esiste esperienza di lettura migliore dell’andare nei luoghi in cui un libro è stato scritto.”
    (Kenzaburō Ōe)

    Occhio di cammello di Cingiz Ajtmatov
    Pamir Express. In viaggio in Asia Centrale di Marco Grippa

    ***

    “Il cinema è bello se riesce a leggere la realtà”
    (Ettore Scola)

    Centaur (2016)
    Saratan (2004)