Viaggi e turismo
MAROCCO:
DATI DEL PAESE:
Capitale: RABAT
Popolazione: 33.760.000
Superficie: 458.730 km2
Fuso orario: Il Marocco è 1 ora indietro rispetto all’Italia, – 2 ore durante l’ora legale.
Moneta: La valuta locale è il Dihram: 1 Euro = 11 Dihram circa. Accettate quasi ovunque le carte di credito.
Lingua: le lingue ufficiali sono l’arabo e l’amazigh (berbero). Ampiamente diffuso il francese, discreta conoscenza dello spagnolo e dell’italiano, poco diffuso l’inglese.
Religione: 98,7% musulmana sunnita, 1,1% cristiana, 0,2% ebraica. La popolazione è musulmana, con una piccola comunità ebraica ormai concentrata su Casablanca; nelle principali città sono presenti e funzionanti chiese cattoliche, con servizi domenicali generalmente in francese e spagnolo.
Forma di governo: Monarchia costituzionale
Elettricità: La rete elettrica è a 240-220 volt. Utile un adattatore universale.
Prefisso dall’Italia: 00212+ il prefisso della località senza lo zero .
Telefonia: Nessun problema tranne che nelle località più sperdute. La rete GSM locale assicura la copertura delle città più importanti. L’importazione temporanea e l’utilizzazione di telefoni mobili è autorizzata. Il Marocco fa parte del circuito GSM.
La copertura è quasi integrale per i tre operatori di telefonia mobile, Maroc Télécom, Orange e Inwi. Nelle zone montane e desertiche Maroc Télécom assicura una migliore copertura. L’importazione temporanea di apparecchi CB è consentita.
Vaccinazioni: Nessuna vaccinazione è richiesta o consigliabile. Si raccomandano le normali precauzioni su cibo e acqua. È utile portare con sé una scorta di medicinali contro dissenteria, infezioni intestinali e di pronto soccorso.
Cucina: La cucina è ovviamente araba con piatti tipici come il cuscus, il meswi e varie tajines, ragù di carne o pesce, montone o agnello. Nei ristoranti principali e nei grandi alberghi viene anche servita cucina internazionale. Ricordatevi che durante il Ramadan è quasi impossibile mangiare al ristorante fatta eccezione per quelli situati nei grandi alberghi dei maggiori centri urbani.
Approfondimenti sul Paese:
Il Marocco è una monarchia costituzionale parlamentare, con a capo dello stato il sovrano Mohammed VI, il quale nomina il primo ministro e i principali dicasteri. Il Marocco ospita principalmente due etnie: i Berberi (stanziati nel Rif, sull’oceano, nell’Atlante e nel sud) e gli Arabi (grandi città e zona pianeggiante). La popolazione straniera residente conta circa 60.000 persone (soprattutto francesi, italiani e spagnoli). Il sistema giudiziario si basa sul diritto francese e sulla legge islamica, recentemente sono state approvate una serie di norme che riconoscono alla donna diritti patrimoniali fino ad oggi negati. Attualmente il Marocco conta circa 35 milioni di abitanti, di cui 1,6 milioni nella capitale Rabat. Il Paese quarant’anni fa contava 12 milioni di abitanti, oggi ne conta 34: si registra un incremento demografico quasi triplicato.
Il Paese è attraversato da due importanti catene montuose: il Rif, a ridosso della costa mediterranea, e l’Atlante che lo attraversa da Sud-Ovest a Nord-Est. Nel sud del Marocco si estende invece il grande deserto del Sahara. I fiumi marocchini, difficilmente navigabili, sono ampiamente sfruttati per l’irrigazione e la produzione di energia idroelettrica. I corsi d’acqua hanno scarsa portata e si perdono per lo più nel deserto, tra quelli che raggiungono il mare, spiccano: l’Oum Draa, che con i suoi 1200 chilometri di lunghezza è il fiume più lungo del Marocco, il Moulouya e l’Oum Er-Rbia. I laghi più importanti sono: il lago di Mohamed V il lago di Meschra Ammadi.
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Clima:
Il Marocco è posizionato nella zona temperata calda, ma la morfologia e gli influssi marittimi determinano condizioni climatiche a seconda delle differenti zone. La regione montuosa del Rif è interessata a un clima mediterraneo, il clima atlantico caratterizza la parte occidentale del Paese, nelle regioni interne vi è invece un clima continentale, mentre nel territorio che si estende a sud dell’alto atlante il clima è sahariano. Le temperature sono generalmente miti e aumentano procedendo in direzione del Sahara, a Tangeri e Casablanca la temperatura media annua è di 17°, a Safi 20° e Agadir 18°. Escursioni termiche sono presenti nell’interno del Paese, dove le massime assolute possono raggiungere i 50° (altopiano Tadlha) e le minime -20° a Jebel Toubkal. Le precipitazioni sono concentrate nel Rif occidentale e nel versante atlantico del Medio Atlante.
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Cultura:
Ogni anno, a giugno, si tiene la Festa del folclore a Marrakech: qui si incontrano gruppi provenienti da ogni parte del Paese e vengono suonate musiche con liuti, tamburi e altri antichi strumenti. Sono inoltre presenti durante l’anno importanti cerimonie di datteri, rose, ciliegie e ulivi (comuni in tutto il mondo islamico): questi eventi sono anche chiamati Moussem, e uno dei più famosi è dedicato ai fidanzamenti e matrimoni collettivi a Imilchl. Inoltre, due volte si svolge l’anno la Tbourida, una corsa di cavalli con cavalieri vestiti in modo tradizionale posati su selle coloratissime, simile al palio di Siena.
All’interno delle città più importanti, quando le temperature sono alte, è possibile incontrare il Guerba: si tratta di un signore con cappello molto colorato – sua unica arma contro il sole – il quale indossa sulle spalle una guerba (una sacca in pelle di capra) dove conserva l’acqua e un grembiule di cuoio su cui sono appese tante ciotole di ottone che servono per bere. Il Guerba ha una piccola campana con cui richiama le persone assetate, a cui offre da bere in cambio di qualche moneta.
La bevanda tradizionale che accompagna i rituali è il thè verde forte e scuro. Il Piatto nazionale è il cous cous, piatto a base di semola cotta a vapore che accompagna carni speziate, l’Harira è invece una minestra molto densa con legumi e carne. I dolci, molto zuccherati, sono a base di miele e mandorla.
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LOCALITA':
Marrakech
Fondata nel 1062 dal sultano Youssef Bin tachfin, Marrakech non chiede altro che di immergersi nel dedalo tortuoso della sua medina medievale, una città fortificata all’interno della città stessa. Passeggiare per i vicoli della città significa soprattutto lasciarsi sorprendere dal caotico vociare dei suq, mercati colmi di prodotti artigianali e piramidi di spezie colorate: e se volete acquistare qualcosa, tenetevi pronti a contrattare duramente con i commercianti, come da tradizione! Tutte le strade portano infine alla leggendaria piazza Djemaa El Fna, uno spazio sorprendente in cui acrobati, incantatori di serpenti, chiromanti e musicisti berberi che con i loro spettacoli- soprattutto verso l’ora del tramonto – vi faranno sentire all’interno di un sogno dai contorni magici e suggestivi. Da vedere anche i giardini Menara, il museo Dar Si Said, il Palazzo della Bahia (risalente al XIX secolo) e la grandiosa moschea Koutoubia (edificata alla fine del XII secolo) con il suo imponente minareto alto 70 metri e visibile a chilometri di distanza.Fes
L’elegante città di Fes è la più antica capitale del Marocco, di cui fu centro religioso e culturale. Fondata subito dopo l’invasione araba di Spagna e Nord Africa. A Fes, giunsero quindi migliaia di famiglie della Spagna musulmana, che si mescolarono con gli quelle arabe provenienti da est: la città porta ancora oggi i segni di questo importante passato dallo spirito cosmopolita. L’antica città fortificata, con il suo gomitolo inestricabile di vicoli animati da mercati e botteghe, è una delle città medievali più grandi del mondo, la medina meglio conservata del mondo arabo e sede della più antica università del mondo. Con circa 9500 strade per un’area di quasi tre chilometri quadrati, la medina di Fes è anche una delle aree urbane senza auto più estese del pianeta. Da vedere anche il vecchio quartiere ebraico di Al Mellah, le madrase Bou Inania (il più eccellente esempio architettonico dello stile merinidi) e il Palazzo Reale, oggetto di un sofisticato restaurato in tempi moderni.La kasbah di Taourirte
Situata nei pressi di Ouarzazate, la Kasbah di Taourirt è una delle meglio conservate di tutto il Marocco: non più abitata dalla fine degli anni 1930, si presenta ancora perfettamente conservata poiché è stata convertita in museo e ha fatto da sfondo a numerosi colossal cinematografici come Il Gladiatore, Lawrence d’Arabia, Star Wars. Il Tè nel Deserto, Aterix e Obelix (solo per citarne alcuni). Questa fortezza – costruita nel 1754 con la tecnica del pisé, cioè con terra, paglia e acqua, come da tradizione – era di proprietà della potente famiglia berbera dei Glaoui: quando la si riesce a scorgere da lontano, quasi mimetizzata nel paesaggio circostante, le sue antiche mura con torri di argilla la fanno apparire come un enorme castello di sabbia. Al suo interno, però, svela un’atmosfera magnificente: centododici stanze, corridoi e scalinate, muri affrescati con disegni berberi e dipinti con colori naturali, soffitti in legno splendidamente dipinti e intarsiatiErfoud
Sulla strada delle mille Kasbah, ai piedi dell’Alto Atlante e alle porte del deserto -, sorge questa magica città fondata nel XX secolo dai francesi. Spesso avvolta in suggestive nuvole di sabbia, è considerata la capitale della valle dei fossili (nota per la presenza di fossili marini che risalgono a circa 360 milioni di anni fa). Gli studiosi ritengono che l’area intorno a Erfoud possa essere geologicamente molto simile a determinate aree del pianeta Marte: per questo motivo si svolgono qui diverse ricerche in ambito spaziale. Questa zona, inoltre, è stata scelta da Gabriele Salvatores per girare alcune scene del suo capolavoro Marrakech Express.Gole di Todra
Situate nella zona orientale della catena montuosa dell’Alto Atlante in Marocco, le spettacolari gole di Todra sono un canyon scavato fra le rocce, nel corso dei millenni, dai fiumi Todra e Dades. Negli ultimi seicento metri, le due pareti rocciose a strapiombo, alte fino a 160 metri di altezza, raggiungono la minore distanza tra loro (circa dieci metri). Uno spettacolo vertiginoso, imponente e indimenticabile! Visitare questa zona, oltre a compiere indimenticabili percorsi di trekking, permette di vedere da vicino i villaggi berberi e scoprire come vivono le popolazioni locali.