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NUOVA CALEDONIA:
DATI DEL PAESE:
Capitale: NOUMEA
Popolazione: 250.000
Superficie: 18.575 km2
Fuso orario: +10h rispetto all’Italia; +9h quando in Italia è in vigore l’ora legale.
Lingue: francese e dialetti melanesiani.
Religioni: Cristiana.
Moneta: Franco CFP cambio con euro fisso 1euro=119.3317cfp
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 00687
Approfondimenti sul Paese:
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IL CLIMA:
Il paese si trova nell’emisfero meridionale, quindi le stagioni sono invertite rispetto all’Italia.
Si ha un clima caldo e soleggiato con due principali stagioni: da dicembre a marzo la stagione calda con piogge brevi e rari cicloni, da aprile a novembre si ha la stagione secca. Il tempo, soggetto a poche variazioni, è caratterizzato per la maggior parte dell’anno da miti temperature primaverili.
Il cambiamento più forte si registra nel periodo compreso tra metà novembre e metà aprile, che è caldo e umido, a differenza dei miti mesi ‘invernali’ di luglio e agosto. Mediamente, le temperature massime oscillano dai 22°C ai 28°C; la stagione dei cicloni va da dicembre a marzo, ma si possono avere condizioni atmosferiche incerte anche in novembre e in aprile. Tuttavia, in genere, le oscillazioni atmosferiche annuali non sono molto rilevantii, e anche la quantità di ore di luce non varia molto: dalle 6 alle 18 durante tutto l’arco dell’anno.
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UN PO' DI STORIA:
Contesa fra Gran Bretagna e Francia durante la prima metà del XIX secolo, l’isola divenne possedimento francese nel 1853, servendo da colonia penale per quattro decenni a partire dal 1864.
La vita politica è complicata dal fatto che la popolazione indigena Melanesiana, la comunità Kanak, è ora una minoranza (44%) a causa del declino della popolazione e dell’immigrazione sotto il dominio francese. Il resto della popolazione è composta da discendenti dei deportati francesi, conosciuti come caldoches, e da una piccola minoranza est-asiatica.
La rivendicazione dell’indipendenza da parte del “Front de Liberation Nationale Kanak Socialiste (FLNKS)” iniziò nel 1985. Il FLNKS (guidato da Jean Marie Tjibaou, assassinato nel 1989) chiedeva la creazione di uno stato, chiamato ‘Kanaky’.
L’agitazione portò a una crescita dell’autonomia con gli Accordi di Matignon del 1988 e l’Accordo di Noumea del 1998. Un referendum per l’indipendenza avrà luogo entro il 2018. Il lungo intervallo tra la firma e il referendum è stato motivato dalla paura di una possibile ripresa delle violenze al momento di deliberare sull’indipendenza, anche se è più facile credere che la Francia veda nella Nuova Caledonia come un possedimento economico e politico a cui non vuole rinunciare.
Questo Stato è rappresentato nel Parlamento francese da due deputati e un senatore, mentre a sua volta, la Francia provvede con aiuti alle isole, pari al 20% del PIL della Nuova Caledonia, che vengono usati soprattutto per la salute, l’educazione e il servizio pubblico.
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IL POPOLO KANAK:
La popolazione Kanak è l’etnia originaria melanesiana (il termine Melanesia è stato coniato dal francese Jules Dumont d’Urville intorno al 1830 e significa “isole dei neri”; il termine non è dispregiativo ma sta ad indicare la pigmentazione più scura degli abitanti melanesiani rispetto ai polinesiani e micronesiani). Questa popolazione è il risultato delle migrazioni in epoche primordiali di popoli eurasiatici ed africani che approfittarono dei ponti naturali tra i vari continenti primigeni (Pangea e successivamente Gondwana) per raggiungere l’Australia e quindi l’Oceania.
Il nome Kanak deriva dalla parola hawaiiana kanaka maoli, applicata dai commercianti e dai missionari per indicare qualsiasi popolazioe indigena delle isole del Pacifico. I melanesiani della Nuova Caledonia alla fine decisero di usare questo termine per darsi un nome facilmente utilizzabile dai “bianchi”.
I kanak di oggi mantengono salde le loro tradizioni culturali e dopo anni di dissidi con il governo Francese hanno oggi raggiunto la parità sociale ed una certa dose di indipendenza nella gestione delle questioni locali ed interne ai vari gruppi tribali e clan. A tutt’oggi il popolo Kanak è composto da non meno di 300 clan che si esprimono in circa 30 dialetti diversiIncontrare I kanak.
I Kanak si trovano su tutte le isole della Nuova Caledonia dove vi sono tantissimi piccoli villaggi facilmente riconoscibili perchè accanto agli edifici moderni vi è sempre perlomeno una casa tradizionale; è infatti tradizione ancora forte che per ogni nuova famiglia si debba costruire sempre una casa tradizionale e quindi quella moderna. Ogni villaggio ha la sua chefferie (consiglio degli anziani) ed un Grand Cheffe. Che si sia da soli od accompagnati da una guida il rituale dell’ incontro è sempre lo stesso: si deve incontrare perlomeno uno degli “anziani” e recare un dono (fair la cotume), che è sempre composto da una pezza di tessuto (pareo) e 500 franchi polinesiani (MENO DI 5 EURO) possibilmente non visibili, se poi avete anche un dono personale, che so una vostra maglietta, questa sarà sempre la benvenuta. L’anziano provvederà in seguito a consegnare il tutto al Grand Cheffe che a sua volta lo distrubuirà all’ interno della comunità a seconda delle necessità. A questo punto l’ “Anziano” pronunzia parole di benvenuto per tutti I convenuti e si è formalmente accolti come ospiti all’ interno della tribù. Le attività possono essere diverse e tutte apparentemente casuali; potrete partecipare magari ad una festa come assistere alla raccolta dell’ igname (tuberacea base dell’alimentazione kanak) oppure osservare gli artisti scolpire il legno pregiato da dove nasceranno le tipiche sculture melanesiane, I totem ed oggetti di uso quotidiano. -
ATTIVITA':
Possedendo la seconda barriera corallina più grande del mondo, la Nuova Caledonia è ideale per le immersioni e lo snorkeling. D’estate l’acqua venutasi a raccogliere sulle isole durante la stagione delle piogge si riversa in mare, che pertanto potrebbe non essere perfettamente limpido; invece nei giorni invernali senza vento la visibilità sott’acqua può raggiungere i 50 m.
Alcuni dei posti migliori per le immersioni si trovano sull’île des Pins, a Poindimié, Amédée Islet, Maré e nella fascia meridionale di Grande Terre. Il nuoto è ovviamente praticabile nella maggior parte delle numerosissime spiagge sabbiose, le più belle delle quali si trovano lungo la costa est, nelle Iles de Loyautè e sull’île des Pins.
Nell’arcipelago sono molto diffusi però anche il trekking a piedi e il trekking a cavallo: all’interno di Grande Terre si possono organizzare passeggiate a cavallo di due o tre giorni. Sempre a Grande Terre, come anche sull’île des Pins e nelle Iles de Loyautè, c’è la possibilità di esplorare diverse caverne. Se la triste fine di John Denver non vi ha dissuaso dall’idea, potete provare il volo ultraleggero con partenza da Noumea o Lifou, nelle Iles de Loyautè; e se veramente volete sentirvi il cuore in gola, c’è anche il parapendio. Essendo un avamposto francese, anche la Nuova Caledonia ha la mania del ciclismo, e in settembre viene addirittura organizzata una versione ‘caledoniana’ del Tour de France.