Viaggi e turismo

PANAMA:

DATI DEL PAESE:

CAPITALE: Panama
POPOLAZIONE:  4.170.607 (censimento 2019)
SUPERFICIE: 75.517 Kmq
FUSO ORARIO: – 6 ore rispetto all’Italia; – 7 ore quando in Italia è in vigore l’ora legale.
LINGUE: Spagnolo. L’inglese è conosciuto ma poco parlato soprattutto al di fuori della capitale.
RELIGIONI: Cattolica in grande maggioranza
MONETA: Balboa (PAB) che ha la parità con il Dollaro USA.
TELEFONIA: Sono presenti quattro operatori di telefonia cellulare: Tigo, Digicel, Claro e Movistar. La copertura mobile e dati é ampia e di ottima qualitá nelle cittá e nelle principali zone abitate e turistiche del Paese, mentre nelle zone remote é scarsa o assente.  La rete elettrica è a 110 volt, con prese tipo USA.
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 0050

Approfondimenti sul Paese:

Panamá è uno Stato dell’America centrale, situato nella parte più stretta della regione istmica.
Confina a nord con il Mar delle Antille, a est con la Colombia, a sud con l’Oceano Pacifico, a ovest con la Costa Rica.
La lingua ufficiale è la spagnola, nelle province di Bocas del Toro e di Colón si parla anche il wari wari un miscuglio d’inglese e spagnolo tipico dei paesi Caraibici.
Nelle comarche indigene di Emberá, Kuna Yala e Ngöbe-Buglé si parlano le lingue indigene.
Benché registri un alto tasso di disoccupazione, rating internazionali rilevano in Panama, dopo il Costa Rica, uno degli stati più giulivi dell’ America Latina.

  • GEOGRAFIA:

    Il confine tra l’America settentrionale, comprensiva della porzione comunemente indicata come America centrale, e l’America meridionale generalmente viene posto lungo l’istmo di Panamá, circostanza questa che rende Panamá un Paese transcontinentale in quanto posto a cavallo tra i due continenti.
    Panamá è diviso in nove province (provincias) e tre regioni indigene con status di provincia chiamate in spagnolo comarcas indígenas (abbreviato spesso in comarcas).
    Vi sono inoltre altre due comarcas all’interno delle province che sono considerate equivalenti ad un corregimiento (comune).
    Il clima è di tipo caraibico con estati calde e secche; l’inverno corrisponde alla stagione delle piogge, dura da aprile a novembre ed è umido e caldo, con temperature diurne attorno ai 29 gradi centigradi.

  • CLIMA E ABBIGLIAMENTO:

    Clima
    In Panama esistono principalmente due stagioni: da maggio a novembre, la stagione delle piogge e da dicembre ad aprile la stagione secca, anche se questo è valido solo per la parte che si affaccia sul Pacifico, mentre il versante caraibico è soggetto a precipitazioni durante l’intero arco dell’anno.
    La temperatura media nelle zone di montagna è di circa 22C°, mentre sulla costa varia da un minimo di 20°C ad un massimo di 35°C.
    La costa atlantica generalmente è più umida con frequenti temporali anche se le giornate sono comunque calde ed umide

    Abbigliamento
    Il vestiario deve tener conto delle varie temperature del paese. Oltre agli abiti leggeri e pratici, in cotone, agli occhiali da sole ed ai costumi da bagno, non vanno dimenticati pullover e giacche, perché persino ai tropici di notte può far freddo. Raccomandabili pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe nelle zone in cui gli insetti sono particolarmente abbondanti. Inoltre è bene non scordarsi un K-way per eventuali acquazzoni.

  • STORIA:

    Storia

    Il Panamá fu esplorato e colonizzato dagli Spagnoli nel XVI secolo.
    Nel 1821, sotto la direzione dell’allora colonnello José Fábrega, dichiarò la propria indipendenza dalla corona spagnola e si unì alla Repubblica di Colombia Quando questa si dissolse nel 1830, Panamá rimase parte della Colombia, ma intanto tra il 1850 ed il 1855 era stata costruita la prima ferrovia transcontinentale americana, la Panama Railway.
    La Repubblica di Panamá nasce da un contenzioso economico scaturito tra gli Stati Uniti e la Colombia, nazione che possedeva i territori panamensi prima del 1903. In seguito al desiderio del presidente americano Roosevelt di aprire un canale che collegasse l’Atlantico al Pacifico, e in seguito al rifiuto da parte della Colombia di concedere la gestione dell’istmo ad un consorzio nordamericano, gli Stati Uniti inviarono nel territorio panamense la nave da guerra Nashville, che conquistò facilmente il territorio.
    Il 3 novembre 1903, la Repubblica di Panamá dichiarò la propria indipendenza dalla Colombia.
    Il Presidente del Consiglio Municipale Demetrio H. Brid, la più alta autorità all’epoca, divenne Presidente de facto e nominò il 4 novembre un governo provvisorio a dirigere gli affari della nuova repubblica.
    Gli Stati Uniti, primo stato a riconoscere la nuova repubblica, inviarono l’esercito a difenderne gli interessi economici legati al canale.
    L’Assemblea Costituente del 1904 elesse Dr. Manuel Amador Guerrero, importante membro del partito dei Conservatori, primo presidente costituzionale della Repubblica di Panamá.
    Nel dicembre del 1903, rappresentanti della repubblica firmarono il Trattato Hay-Bunau Varilla con gli Stati Uniti, che garantì il diritto a quest’ultimi di costruire ed amministrare indefinitamente il Canale di Panamá che sarebbe stato aperto nel 1914.
    Il trattato generò un contenzioso diplomatico tra i due paesi, che raggiunse il punto critico nelle rivolte del Giorno dei Martiri.
    Nel 1977 la firma dei trattati Torrijos-Carter pose fine al contenzioso.
    L’intento originale dei padri fondatori era di portare pace ed armonia tra i due maggiori partiti, i Conservatori e i Liberali.
    Il governo panamense attraversò comunque periodi di instabilità e corruzione e, in vari momenti della sua storia, il mandato di un presidente eletto terminò prematuramente. Nel 1968 un golpe rovesciò il governo del recentemente eletto Arnulfo Arias Madrid.
    Il generale Omar Torrijos riuscì ad assumere un forte ruolo di potere all’interno della giunta militare a capo del Paese e, in seguito, ad imporsi in modo autocratico fino al giorno della sua morte, avvenuta apparentemente in un incidente aereo nel 1981.
    Dopo la morte di Torrijos, il potere passò nelle mani del generale Manuel Noriega, precedentemente a capo della polizia segreta panamense ed ex-informatore della CIA. Gli Stati Uniti rivolsero a Noriega l’accusa di traffico di droga internazionale e il 20 dicembre 1989 ventisettemila soldati statunitensi invasero Panamá, con l’intenzione di rimuovere Noriega. Poche ore dopo l’avvio dell’operazione Just Cause, in una cerimonia che ebbe luogo all’interno della base militare statunitense nella precedente Zona del Canale di Panama, Guillermo Endara (vincitore nelle elezioni del maggio 1989) prestò giuramento come nuovo presidente di Panamá.
    Dieci anni dopo l’invasione, l’amministrazione del Canale tornò sotto il controllo panamense, in accordo con la tempistica stabilita nei Trattati Torrijos-Carter.
    Dopo l’invasione, Noriega trovò asilo presso la missione diplomatica della Santa Sede, rappresentata a Panamá da mons. José S. Laboa. Noriega si arrese ai militari americani dopo che erano state diffuse voci che la folla era pronta ad assaltare la nunziatura apostolica ed a linciarlo.
    Condotto in Florida, ne fu richiesta formalmente l’estradizione e fu processato.
    Potrebbe essere rilasciato sulla parola a settembre del 2007, ma i panamensi ne hanno chiesto il trasferimento in patria per processarlo per omicidio.
    In ottemperanza ai Trattati Torrijos-Carter, gli Stati Uniti hanno restituito tutto il territorio del Canale a Panamá il 31 dicembre 1999, ma si sono riservati il diritto di intervenire militarmente nell’interesse della sicurezza nazionale.

  • CULTURA, TRADIZIONI E USANZE:

    Cultura

    a prima cosa che nota chi visita la Repubblica di Panama è l’apertura alla modernità alla quale non è però corrisposta una chiusura con le tradizioni che continuano ad essere profondamente seguite e rispettate.
    Così mentre la capitale, Panama, rappresenta ai giorni d’oggi un centro commerciale importante e un punto strategico per le comunicazioni, grazie al canale di Panama, coesistono nel territorio del paese villaggi dove gli agricoltori si muovono sui carri trinati da buoi o a cavallo e dove le donne cuna (facenti parte cioè dell’etnia che si stanziò a Panama ancor prima dell’arrivo degli spagnoli) espongono e vendono davanti alle capanne dove vivono arazzi coloratissimi prodotti manualmente (vengono chiamati “molas”).
    Sapore di tradizione hanno anche le numerose feste in costume tipico, decorato da pizzi sull’esempio di quelli spagnoli.
    Ma la scelta di visitare la Repubblica di Panama soddisfa anche coloro che ricercano il contatto con la natura: lunghe escursioni nella foresta pluviale permettono di osservare flora e fauna locale.
    Imperdibili sono poi le cascate di Bocas del Toro.

    Tradizioni e usanze

    La festa è parte integrante dello stile di vita panamense. Ne scaturisce un folclore molto ricco e presente come il Típico nel centro di Panama. Da solo raggruppa uno stile di musica, cucina, balli e costumi. Da scoprire soprattutto in occasione dei numerosi festival che vengono organizzati. Musica e danze sono onnipresenti; citiamo tra gli altri balli nazionali la mejorana, il punto e il tamborito. In tale occasione le danzatrici indossano la pollera (costume tradizionale indossato durante le feste). Imperdibile in Panama, il Carnevale viene celebrato per cinque giorni, durante i quali l’intero paese si ferma.