Viaggi e turismo

STATI UNITI:

DATI DEL PAESE:

Capitale: WASHINGTON
Popolazione: 310.930.000
Superficie: 9.372.614 Km2
Fuso orario: da -6h sulla costa orientale a -9h su quella occidentale. Vige l’ora legale (eccetto in pochi Stati) ed in genere inizia due settimane prima e finisce una settimana dopo l’entrata in vigore in Italia.
Lingua: inglese, spagnolo sempre più diffuso
Religioni: prevalentemente confessioni cristiane cattolici e battisti in maggioranza). Sono presenti anche diverse altre religioni tra cui l’Islam, l’Ebraismo ed il Buddismo.
Moneta: Dollaro statunitense (US$)
Prefisso dall’Italia: 001
Prefisso per l’Italia: 01139
Telefonia: nel Paese è attiva la rete cellulare. Si può ricevere e chiamare anche con una scheda italiana. Le principali compagnie telefoniche attive sono: Verizon Wireless, AT&T Mobility, T-Mobile US e Sprint Corporation.

Approfondimenti sul Paese:

  • NEW YORK - La grande mela

    Nell’immaginario collettivo gli States significano soprattutto New York: immensa, divertente, piena di gente di tutte le razze, un po’ pazza e frenetica, la “Big Apple” ha sempre qualcosa da offrire in tutte le stagioni. Il cuore della città è l’isola di Manhattan con i suoi celebri grattacieli – l’Empire State, il Flatiron, il Chrysler – il Theater District con Broadway e i suoi 40 teatri, Times Square, “l’ombelico del mondo”, i famosi quartieri di Chinatown e Little Italy, dove vivono stili di vita e tradizioni cinesi e italiane, il Greenwich Village e Soho, i pittoreschi quartieri degli artisti. Girando a piedi lungo le Avenue e le Street tra i taxi gialli e le carrozze a cavallo si scoprono le numerose gallerie d’arte, i prestigiosi musei come il Guggenheim e il Metropolitan, la signorilità degli edifici di Park Avenue, i numerosi ponti che di notte si illuminano. All’altezza di Chinatown si trova il famoso ponte che conduce al popoloso distretto di Brooklin, utilizzato spesso come set di celebri film e che offre una splendida panoramica sui grattacieli della Grande Mela. In battello intorno all’isola di Manhattan si può godere di un suggestivo sguardo d’insieme sulla baia di New York e costeggiare la celebre Statua della Libertà, emblema della città e simbolo dello spirito americano. Central Park è una grande oasi nella frenesia del traffico cittadino e il giardino dei newyorkesi: si prende il sole sulle rive dei suoi laghi, si imbandiscono pic-nic, si fa jogging lungo i viali alberati e, d’inverno, si pattina sul ghiaccio. New York è davvero una città seducente che regala sempre grandi emozioni, soprattutto quando i colori dell’autunno la rendono particolarmente romantica o quando, durante il periodo natalizio, esibisce il massimo del suo splendore e si trasforma in un gigantesco presepe.

  • FLORIDA - The Sunshine State

    La Florida è un mito per tutti coloro che amano il sole tutto l’anno: quasi 2.000 chilometri di spiagge bianchissime, intensa vita notturna, bellezze naturali e vivacissime città immerse in una natura lussureggiante e tropicale. In Florida si respira un’atmosfera divertente, rilassata e fortemente influenzata dallo spirito del vicino Messico. I luoghi di maggior attrazione per i turisti sono sicuramente Miami e Orlando, ma lo stato è ricco di altre splendide località, tra cui l’esclusiva Palm Beach, Daytona, famosa per il connubio tra spiagge e motori, Tampa, dove si respira l’aroma dei sigari cubani, Saint Augustin, la più spagnoleggiante e antica città degli Stati Uniti. A sud di Miami, si trova il Parco di Everglades, una vastissima area paludosa dichiarata Parco Nazionale nel 1947, dove vivono più di 400 specie di uccelli tra cui aironi, cicogne, fenicotteri, oltre a pesci e alligatori, questi ultimi sovrani incontrastati della zona. Da non perdere il giro del parco attraverso un labirinto di canali nella fitta vegetazione di liane e mangrovie. Da visitare anche le leggendarie Florida Keys, una catena di piccoli isolotti incantati, alla cui estremità c’è la splendida Key West, isoletta dalla natura incontaminata e dalle lunghe spiagge deserte e celebre perché Ernest Hemingway vi abitò diversi anni. Altra meta interessante è il centro spaziale di Cape Canaveral, sede della Nasa dal 1958, punto di partenza di tutti i lanci americani nel cosmo. Qui si possono vedere “Saturno V”, la navicella che ha portato gli astronauti americani sulla luna, e gli Shuttle delle ultime missioni americane.

  • MIAMI - La città del sole e della moda

    Miami, tappa d’obbligo per chi si reca in Florida, è una città dinamica e vivace, con moderni grattacieli e splendide ville immerse nel verde di lussureggianti parchi e giardini tropicali, un paradiso dorato dove l’estate e il divertimento sembrano non finire mai. Miami fonde i colori, la vivacità, la musica, la cucina, lo stile e la cultura dei vicini paesi latini con la tipica atmosfera delle grandi città degli States. Grazie alla dolcezza del suo clima, è diventata il paradiso di intellettuali e artisti di tutto il mondo che si rifugiano nelle lussuosissime ville situate nell’elegante quartiere di Coconut Grove. Miami, da alcuni anni, non è più solo sinonimo di sole e mare, attrae molti turisti anche perché frequentata da famosi stilisti, bellissime modelle e in generale dallo stravagante e mondano ambiente della moda. La città deve questa sua recente immagine all’influenza positiva di alcuni guru della moda italiana che, nella metà degli anni ‘80, l’hanno consacrata come meta “alla moda”, favorendo il recupero delle sue numerose bellezze e di alcuni dei quartieri più caratteristici. Il coloratissimo Art Déco District, situato nella parte meridionale di Miami Beach, propone infatti un differente volto della città con i suoi edifici dalle tinte pastello con oblò e decorazioni eccentriche e vistose che riportano alla mente gli Anni Venti e i ricordi legati alla società e le atmosfere dell’epoca. Altre zone frequentatissime sono il quartiere di Little Havana, dove si respira l’atmosfera e si ascolta la musica di Cuba, Coral Gables, nota per la sua raffinata architettura spagnola e poi le eccellenti Gallerie d’Arte, le boutiques e i tanti ristoranti. Da visitare il Vizcaya Museum and Gardens, una villa in stile rinascimentale italiano, il Lowe Art Museum, con oggetti di arte barocca e rinascimentale, il Parrot Jungle and Gardens con numerosi uccelli tropicali.

  • ORLANDO - Il favoloso mondo di Disneyworld

    Orlando, città fondata alla metà del secolo scorso da una piccola comunità di pionieri provenienti dalla Georgia, è il regno del divertimento e dell’allegria con i famosissimi Parchi di Divertimento di Disneyworld ed Epcot che offrono castelli incantati, sottomarini e montagne russe, navi dei pirati e Padiglioni del Futuro. Disneyworld, il regno di Topolino, è in continua evoluzione e propone sempre nuove attrazioni: il più recente dei parchi a tema è il Disney’s Animal Kingdom, per una giornata ricca di incontri con animali selvaggi, feroci creature preistoriche e adorabili personaggi Disney; il Downtown Disney, il nuovo complesso di divertimenti, ristoranti, shopping e offerte per il tempo libero; e ancora Mission Space, la più recente attrazione interattiva che richiama le avventure degli astronauti nello spazio. Epcot anticipa in modo spettacolare il mondo del futuro. Sull’intero complesso svetta il grande globo, simile ad una gigantesca palla da golf, che di giorno brilla al sole e s’illumina di notte. Nei nuovissimi Disney MGM-Studios e Universal Studios si può invece rivivere la storia del cinema di animazione, cara alla fantasia di Disney. Tra gli altri, gli intramontabili film “Fantasia”, “Pinocchio”, “Peter Pan” e “Cenerentola” che hanno fatto sognare generazioni di bambini. Per i “nottambuli”, infine, ecco l’Isola del Piacere, Pleasure Island: 6 night-clubs, ristoranti, giochi, musica ed allegria. Ma Orlando è anche Seaworld, il più grande parco marino del mondo, dove i protagonisti sono delfini, pinguini, leoni marini, orche e squali.

  • CALIFORNIA - Il sogno americano

    La California è da sempre la meta preferita da coloro che cercano sole tutto l’anno: spiagge a perdita d’occhio, tanto divertimento, splendide città, meravigliosi e celebri parchi quali lo Yosemite, la Valle della Morte e il Sequoia, valli che si estendono a prateria, poderose cascate, deserti infuocati e alberi con grossi frutti dorati dal sole. Oltre a Los Angeles e San Francisco, le destinazioni più amate sono le famose spiagge di Santa Monica, Venice e Malibu, località privilegiate dai surfisti di tutto il mondo, e Santa Barbara, paradiso frequentato dai più noti attori americani, che unisce ai colori del Sudamerica il lusso e la mondanità. Una città dal fascino particolare è San Diego, la più meridionale di tutti gli Stati Uniti. Caratterizzata da un’atmosfera tranquilla e raffinata di impronta spagnola, qui i grattacieli si sposano perfettamente con il blu dell’oceano e il verde dei grandi parchi cittadini. A San Diego lo stile di vita è piacevole e rilassante, la città vanta oltre 30 bellissime spiagge, tutte sabbiose e mai affollate. Un modo particolarmente suggestivo per conoscere le mille magie della California è percorrere la Cabrillo Highway che corre da San Francisco a San Diego. 850 km di coste rocciose dall’incredibile bellezza e lunghissime spiagge bianche dalla sabbia fine, foreste di pini marittimi, vertiginose scogliere a picco sul mare e vecchie missioni spagnole. Percorrendo la costa californiana si incontrano paesaggi stupendi tra cui il porticciolo di Monterey, uno dei borghi marinari più esclusivi della California, il villaggio di pescatori di Carmel, dove l’aria profuma di eucalipti e salsedine, e Big Sur, una spiaggia deserta con una foresta di pini sul mare. Da Monterey inizia anche una delle più belle strade panoramiche americane, la 17 Mile Drive, che si snoda su un promontorio tra lo stridere dei gabbiani e i richiami dei leoni marini, tra campi da golf, ville e scogliere battute dall’oceano.

  • LOS ANGELES - mecca mondiale del cinema

    Los Angeles conserva ancora lo smalto dei mitici anni ’50 quando imperavano Clark Gable e Marylin Monroe e attrae turisti da tutto il mondo in una sorta di reverenziale pellegrinaggio sulle tracce dei luoghi sacri del cinema. Il Teatro Cinese è il cinematografo più famoso del mondo e custodisce gelosamente nel cemento le impronte delle mani e dei piedi dei divi. Uno dei quartieri più famosi di Los Angeles è sicuramente Beverly Hills, residenza prediletta dei grandi attori e dei personaggi più in vista della città. A Beverly Hills impera il lusso sfrenato e lungo “Rodeo Drive” ci sono boutiques che recapitano i pacchi a domicilio in Rolls Royce, altre che ricevono i clienti soltanto su appuntamento, gioiellerie cui si accede unicamente se in possesso di una chiave speciale e così via. Altro famosissimo quartiere di Los Angeles è Hollywood che fu scelto nel lontano 1913 dai cineasti, che lo preferirono a New York per ragioni economiche, e che divenne ben presto la mecca mondiale dei sogni di celluloide. L’Hollywood Boulevard, il più eloquente esempio di un’architettura cinematografica che spesso sconfina nel kitsch, e il Sunset Boulevard, forse il viale più lungo del mondo che vanta ben 20.000 numeri civici, sono tappe d’obbligo per qualunque turista. Ma la nuova Los Angeles si rispecchia soprattutto nel quartiere di Downtown, vivace centro finanziario e culturale, e in quello di West Hollywood ricco di locali, ristoranti alla moda e night club frequentati dalle più famose star.

  • SAN FRANCISCO - Eleganza e stravaganza

    San Francisco è una città raffinata, ma allo stesso tempo anticonvenzionale e innovativa, popolata da gente di diverse culture e razze, vivace, affascinante, accarezzata dalle fresche brezze del Pacifico. Costruita su 29 ripide colline e affacciata su una delle baie più belle del mondo, San Francisco è ricca di scorci suggestivi: il famoso ponte Golden Gate che unisce la città all’incantevole contea di Marin, il Fisherman’s Wharf, il molo dei pescatori con numerosi ristoranti e negozi, le case vittoriane disposte ordinatamente lungo i viali alberati, Lombard Street, la “strada più tortuosa del mondo”, i “cable cars”, i caratteristici tram a cremagliera che si arrampicano su per le colline, il profilo dei grattacieli di downtown. Tra i quartieri più famosi vi sono la coloratissima Chinatown, dove “svettano” costruzioni con il tetto a pagoda, SoMa, in cui si concentrano le discoteche più alla moda, Mission il quartiere latino, Castro, il centro gay della città, gli eleganti Marina e Pacific Heights, il quartiere hippy di Haight-Ashbury ed infine North Beach, abitato soprattutto da italiani che negli anni ’50 diedero origine alla Beat Generation e oggi affollato da nights-club, bar e ristoranti di tutte le etnie. A poco più di un’ora di auto dalla città, in direzione nord, si trovano i vigneti della Sonoma County e della Napa Valley dove si trova la più grande concentrazione di aziende vinicole degli Stati Uniti.

  • SAN DIEGO - la città del divertimento

    Fu la spedizione di Juan Rodríguez Cabrillo del 1542 a portare i primi europei in California. Le navi dell’esploratore, durante questa visita, furono colte da una tempesta nella Baia di San Diego. Sebastián Vizcaíno fu il secondo europeo a posare gli occhi su San Diego. Egli entrò nella baia nel 1602, nel giorno della festa di San Diego de Alcalà e battezzò la città con il nome del santo. Quando gli spagnoli finalmente decisero di occupare l’Alta California, padre Junípero Serra fondò la prima missione della California sulla collina oggi nota con il nome di Presidio. Più tardi vennero fondate altre missioni nella zona di San Diego, tra cui San Luis Rey Francia nel 1798 e le asistencias (missioni satelliti) di San Antonio de Pala (1815) e Santa Ysabel (1818). Dopo la chiusura delle missioni del 1833, San Diego divenne un villaggio cadente, con poche centinaia di abitanti. La Febbre dell’Oro del 1849 non coinvolse San Diego e il primo collegamento ferroviario della California meridionale non passava per la città. In seguito alcuni imprenditori lungimiranti riconobbero il potenziale di San Diego come porto e nel 1867 Alonzo E. Horton, uomo d’affari e speculatore di San Diego, acquistò 385 ettari di terreno lungo la costa per costruirvi la ‘città nuova’. Altri tentativi di questo genere erano già stati fatti, ma questa volta l’iniziativa ebbe un notevole successo, soprattutto dopo che, nel 1872, il fuoco ebbe distrutto buona parte dell’insediamento originale. Quando si scoprì l’oro nelle colline a est di San Diego, ci fu un’esplosione delle attività minerarie, che però ebbe luogo solo nel 1874 (la città di Julian è uno dei pochi insediamenti minerari sopravvissuti fino a oggi). Negli anni che seguirono il boom dell’oro, la popolazione si dimezzò, arrivando a 2000 abitanti e, nonostante gli sforzi dei promotori della città, nel XIX secolo San Diego non riuscì a svilupparsi come centro industriale. L’economia della città si basava principalmente sulle speculazioni edilizie, che videro fasi alterne di successi e fallimenti. Dopo che, nel 1914, San Francisco ospitò l’Esposizione Internazionale di Panama e del Pacifico (che ebbe un certo successo), a San Diego si tenne l’Esposizione di Panama e della California, che durò per buona parte del 1915 e del 1916. Nello sforzo di creare un’immagine caratterizzante, gli edifici dell’esposizione vennero appositamente progettati in stile ispano-messicano. I costruttori, gli architetti e il pubblico accolsero questa moda con entusiasmo e oggi lo stile architettonico ispirato alle missioni e i nomi spagnoli delle strade derivano più da questo avvenimento piuttosto che dal suo passato di piccolo e sperduto avamposto coloniale. Con l’arrivo delle industrie aeree e navali negli anni ’20 e ’30 del XX secolo, l’economia di San Diego finalmente decollò. Le entrate sicure che derivavano dalle basi navali e militari aiutarono San Diego durante la Grande Depressione, insieme ai progetti di opere pubbliche come l’Università Statale di San Diego e la pista automobilistica a Del Mar. Nel 1935, quando la depressione finì, San Diego ospitò il secondo grande evento, l’Esposizione della California e del Pacifico, per cui vennero costruiti altri edifici in stile ispanico nel Balboa Park. In seguito al bombardamento di Pearl Harbour, il quartier generale della US Pacific Fleet venne trasferito a San Diego. Il boom delle attività legate alla guerra trasformò la città: apparvero all’improvviso diverse zone residenziali, gli spazi pubblici vennero adibiti a campi di addestramento, a depositi e a ospedali e la popolazione raddoppiò nel giro di pochi anni. Il ruolo che la città svolse durante la guerra e, più di ogni altra cosa la propaganda ad essa associata, diedero a San Diego un’importanza e una fama nazionale. Nel dopoguerra, la presenza delle forze armate e della marina resero prospere alcune attività ad esse collegate, che impiegarono fino a un quarto della forza lavoro della città. Il clima e la posizione costiera sono stati altri fattori importanti che hanno contribuito alla crescita della città. La ristrutturazione del centro e la creazione di strutture come Mission Bay hanno contribuito ad attirare i visitatori, che oggi forniscono una buona parte delle entrate della regione. L’educazione e la ricerca (soprattutto nel campo della biotecnologia) sono altre attività di rilievo, mentre la squadra di baseball San Diego Padres e la squadra di calcio San Diego Charges hanno entrambe partecipato al campionato negli ultimi anni. Oggi, San Diego non ha soltanto la base aeronavale più grande della Costa occidentale e uno dei giardini zoologici più belli del mondo ma è anche il centro artistico e culturale più importante della California meridionale. Basta scorrere il cartellone della San Diego Performing Arts League, che unisce 130 teatri, ensemble musicali, compagnie di danza, per esserne conquistati.
    Gaslamp Quarter: nel passato, questo colorato quartiere del centro ospitava le attività commerciali più redditizie, ossia saloon, locali per il gioco d’azzardo, bordelli e fumerie d’oppio. Negli anni ’60 il quartiere era notevolmente degenerato, infatti gli alberghetti cadenti e i bar erano frequentati solo più da persone indigenti e alcolizzati. Questo ambiente squallido rendeva la zona poco interessante per gli investitori dell’epoca ed è anche per questo motivo che molti dei suoi vecchi edifici sono sopravvissuti fino a oggi. Quando le imprese edili finalmente si fecero avanti, gli abitanti della zona e il consiglio di quartiere impedirono che gli edifici venissero demoliti e la zona, che comprende 16 isolati, venne dichiarata quartiere storico nazionale. Oggi gli edifici ristrutturati, che risalgono agli anni intorno al 1870, sono occupati da bar, ristoranti e gallerie e i lampioni in ferro battuto, che imitano le lampade a gas del XIX secolo, contribuiscono a dare al quartiere quella particolare atmosfera storica. Le serate tiepide sono i momenti migliori per visitare la zona, quando la gente si riversa nelle strade e affolla i tavoli dei bar situati sui marciapiedi. Il consiglio di quartiere organizza visite guidate a piedi.
    Embarcadero: il porto vecchio di San Diego, appena a ovest del centro, è una zona notevolmente pulita e gradevole. Non ha mai svolto un ruolo di rilievo come porto commerciale, ma ha comunque un’atmosfera marittima, grazie alle vecchie imbarcazioni ormeggiate al Maritime Museum, agli edifici del Seaport Village che sono stati ricostruiti in stile primo ‘900 e al San Diego Convention Center, che si dice sia stato progettato prendendo spunto da un transatlantico. All’Embarcadero Marina Park ci sono un pontile pubblico per la pesca e un anfiteatro all’aperto in cui, durante l’estate, si tengono concerti gratuiti.
    Balboa Park: questo grandissimo parco, situato all’estremità nord-orientale del centro, è uno dei principali beni cittadini. Al suo interno ci sono grandi spazi verdi, musei, teatri, uno zoo e diverse strutture sportive, tra cui campi da tennis, una piscina e campi da golf. Molti degli edifici del parco sono ispirati a temi coloniali spagnoli che ricordano soprattutto l’Esposizione di Panama e California tenutasi nel 1915-16. Gli edifici provvisori in stucco che vennero costruiti per l’esposizione seguivano di proposito una linea romantica ispano-messicana e al tempo ebbero un tale successo che dopo l’esposizione vennero conservati o ricostruiti in cemento e materiali più duraturi.
    Il parco è sede del San Diego Museum of Art, un ricco edificio che ospita una modesta collezione di dipinti europei, di paesaggi americani e di manufatti artistici asiatici. Il piccolo ma pregevole Timkin Museum of Art ha una collezione più interessante in cui compaiono opere famose di artisti europei e stupende icone russe. Il Centro Cultural de la Raza, situato all’interno di un serbatoio dell’acqua ristrutturato, ha una valida esposizione dedicata all’arte messicana e nativa americana. Lo Spanish Village, un ambiente più tradizionale dove si tengono mostre artistiche, ospita una collezione di piccoli cottage rivestiti di piastrelle che si dice siano ‘un’autentica riproduzione di un antico villaggio spagnolo’. I cottage vengono affittati come studi artistici ed è possibile osservare gli artisti al lavoro nella produzione di vasellame, gioielli, dipinti e sculture: opere kitsch che poi vengono vendute a prezzi piuttosto alti. La Casa de Balboa ospita quattro musei, rispettivamente dedicati alla storia di San Diego, ai campioni locali dello sport, ai modellini ferroviari e alle arti fotografiche. Il Rueben H Fleet Space Theater & Science Center, una delle strutture più pubblicizzate del parco, è un museo delle scienze con il grande schermo della sala Omnimax. Il Museum of Man è specializzato in manufatti artistici amerindi provenienti dall’America sud-occidentale ed espone una bella collezione di cestini e vasellame provenienti dall’area di San Diego. Se volete battere il record della visita ai musei ci sono anche il San Diego Automotive Museum, la vasta esposizione dell’Aerospace Museum e il Natural History Museum.
    Old Town: questa zona fu il luogo in cui sorse il primo insediamento civile spagnolo in California, conosciuto con il nome di Pueblo de San Diego. Intorno al 1820 venne creata una piazza che, nel giro di 10 anni, fu circondata da capanne e da abitazioni in muratura. La piazza fu il centro di San Diego fino al 1872, quando il fulcro della città si spostò nel centro attuale. Nel 1968 la Città Vecchia diventò un parco storico statale in cui si eseguirono scavi archeologici, si ristrutturarono i pochi edifici originali e si ricostruirono quelli cadenti.
    Oggi è una zona commerciale rivolta al turismo, ma la piazza aperta, con i suoi alberi ombrosi, è un buon luogo in cui fare una passeggiata, anche se non bisogna prendere troppo sul serio la sua importanza storica. Visitando la Casa de Carrillo, la più vecchia casa di San Diego, riuscirete a farvi un’idea delle trasformazioni che sono avvenute nella città. Situata appena a nord della Città Vecchia, questa casa è diventata il negozio del Campo da Golf Presidio Hills. La Città Vecchia si trova 4 km a nord-ovest del centro.
    SeaWorld: una delle più famose e più popolari attrazioni di San Diego è sicuramente il SeaWorld, aperto a Mission Bay nel 1964, e la cui orca, Shamu, è diventata un simbolo non ufficiale della città. SeaWorld è un luogo molto commerciale, molto divertente e leggermente educativo. Ci sono molte balene, squali, delfini e pinguini in mostra e, se vi piacciono le coreografie acquatiche, potrete assistere a diversi interessanti spettacoli interpretati dagli stessi animali. Ricordatevi che per alcuni spettacoli il prezzo del biglietto può essere molto caro e le code per entrare molto lunghe. Il parco marino si trova 8 km a nord-est dal centro.
    La Jolla: questa ricca zona residenziale, situata sulla costa, 20 km a nord-ovest del centro di San Diego, è conosciuta per i ristoranti, per i tappeti e per i beni immobili. Il suo nome si pronuncia ‘la hoya’, è un luogo caratterizzato da una diffusa architettura di stile mediterraneo, con archi, colonnati, tegole rosse e intonaci color pastello. La costa è frastagliata, l’aria è tonificante, le piccole insenature sono graziose e le spiagge sono ottime per il surf. I luoghi di principale interesse di questo vistoso quartiere comprendono il Museum of Contemporary Art, le belle mostre del Stephen Birch Aquarium-Museum e la vicina Torrey Pines State Reserve, che ospita le ultime foreste di pini Torrey del continente e offre stupendi panorami sull’oceano. Per una bellissima veduta a 360° sul quartiere salite in automobile sul piccolo Monte Soledad, a est di La Jolla.

  • LAS VEGAS - la città del divertimento

    Il profilo di Las Vegas appare da lontano sulla superficie assolutamente piatta del deserto che la circonda: un paesaggio arido di rocce gialle e rosse dove la strada sembra sospesa nell’atmosfera desolata e rovente. Vistosi cartelli, annunciano la città del divertimento e della spensieratezza: un miraggio nel deserto, un’oasi di luci al neon, di casinò, di faraonici hotel e spettacoli scintillanti. Las Vegas è una striscia asfaltata lunga 5 km, alle cui estremità c’è il deserto. Ai lati, un susseguirsi di hotel dalle più maestose e bizzarre architetture, case da gioco, ristoranti, locali, bar e piccole cappelle dove ci celebrano i matrimoni-lampo tra un via vai incessante di enormi automobili. E ancora grandi aree verdi, giardini, piscine, club esclusivi e campi da golf per questa città che non dorme mai e dove il consumo d’energia elettrica è il più alto del mondo. A Las Vegas, ogni hall di albergo è un’immensa sala giochi piena di slot machines che in questa città si trovano dappertutto. Tutto a Las Vegas è spettacolo, è una specie di città fantastica dove arrivano turisti da tutto il mondo. Negli ultimi anni Las Vegas non è più solo il paradiso dell’azzardo, ma la città è diventata una destinazione anche per famiglie e coppie, grazie alla creazione di veri e propri parchi a tema in ogni hotel e la nascita di stupefacenti e costosissimi spettacoli in stile Broadway.

  • I PARCHI: ARIZONA

    Lo stato dell’Arizona, al confine con la California, è una terra di contrasti che regala forti emozioni. Qui si trova il famosissimo Grand Canyon, autentica meraviglia della superba natura americana. A perdita d’occhio migliaia di gole, il nastro color argento del fiume Colorado e le pareti rocciose dalle tonalità rossastre con faglie e stratificazioni più chiare. Divenuto parco nazionale nel 1913, il Grand Canyon è in grado di offrire uno dei più spettacolari fenomeni geologici del mondo, in uno scenario unico e grandioso. Il canyon è visitabile durante tutto l’anno nei modi più svariati: voli panoramici che regalano emozioni uniche, mentre chi ama l’avventura non può sottrarsi ad un’eccitante discesa lungo il Colorado. Ma è attraversandolo con l’auto che si può godere lo spettacolo migliore: si entra nel parco dalla Desert View, uno stupendo belvedere che si affaccia sulla parte più ampia della gola; si prosegue al Grandview Point con i suoi panorami che spaziano da Cape Royal sino al Granite Gorge; si può sostare al Yavapai Point dove ha sede il museo che illustra le trasformazioni del canyon e, da qui, proseguire a piedi fino al Grand Canyon Village. Altra tappa da prevedere in Arizona è senz’altro la Foresta Pietrificata, una vasta area desertica che custodisce la più alta concentrazione di legno “pietrificato” e dove sono stati rinvenuti anche fossili animali e vegetali. Sempre in Arizona, l’incredibile Canyon de Chelly, terra sacra dei Navajos fin dall’antichità, rappresenta un’altra “perla” della superba natura americana con vertiginose pareti di arenaria rossastra che raggiungono i 300 m d’altezza. Un canyon lungo oltre 30 miglia e profondo quasi 400 m, diventato monumento nazionale dal 1931, che conserva numerose rovine di villaggi abitati, un tempo, dagli Indiani Pueblo. Ai margini della regione dei Canyonlands si trova Lake Powell, nato dall’omonima diga che produce energia elettrica sufficiente ad una città di un milione e mezzo di abitanti. Il grande specchio d’acqua è dedicato all’esploratore John Wesley Powell, pioniere, nel 1869, della prima discesa lungo il fiume Colorado.

  • I PARCHI: CALIFORNIA

    La misteriosa Valle della Morte è un’impressionante area desertica che si estende, per 225 km, tra 2 catene montuose: grandi dune di sabbia in continuo movimento, 2 milioni di acri di terra bruciata e il deserto più torrido del globo dove, in estate, la temperatura sale a 50 °C. Ma, a dispetto del suo nome, la Valle della Morte ospita diversi tipi di piante, uccelli, volpi, coyote, asini selvatici che vivono tra distese infuocate, voragini di crateri, dune e canyon e persino alcuni pesci, tra i quali l’incredibile preistorico “pupfish”, lungo non più di 3 cm. Situato al centro della West California, a 336 km da San Francisco, Yosemite National Park è il parco delle cascate, delle nevi eterne e dei paesaggi alpini. Il parco conserva alcune tra le meraviglie geologiche esistenti al mondo: primo fra tutti El Capitan, il più grande monolito di granito, alto 2.308 m, che presenta, su tutte le pareti, una sola frattura; una sfida per gli scalatori più esperti. E ancora superbe montagne, cascate spettacolari, tra cui le Yosemite Falls, alte 740 m, e le Bridalveil Falls (cascate del velo della sposa), canyon scavati dai ghiacciai e una vegetazione ricchissima di querce, cedri, pioppi e sequoie giganti. Per questa sorprendente varietà del paesaggio, Yosemite è definito “la Valle incomparabile” mentre il nome, di origine indiana, indica il Grizzly Bear, il famoso orso grigio di queste montagne. A metà strada tra San Francisco e Los Angeles, custodito nel cuore della California, ecco invece il Sequoia National Park, che ospita monumentali sequoie giganti vecchie anche 2.500 anni e alte quasi fino a 90 m. Il parco conserva splendidi paesaggi di cime granitiche, profonde gole e fitte foreste dove trovano rifugio i falchi pellegrini e altre specie di animali in via d’estinzione. Le sequoie portano i nomi dei più noti personaggi della storia americana: il più grande esemplare esistente nel parco è il “General Sherman Tree”, alto 84 m e con un circonferenza di oltre 31 m. Al confine con il Nevada, si trova il Lago Tahoe, considerato uno dei più profondi del mondo e situato ad un’altitudine di quasi 2.000 m.

  • I PARCHI: COLORADO

    I parchi e le foreste del Colorado offrono meravigliosi paesaggi e scorci mozzafiato, da praterie senza fine a verdeggianti boschi di conifere, da montagne innevate a dune di sabbia.
    Il Mesa Verde National Park, istituito nel 1906 per preservare la più grande area archeologica pre-colombiana degli interi Stati Uniti, è uno dei principali siti archeologici del mondo. Qui, circa 1.400 anni fa, gli Anasazi costruirono le loro abitazioni sia sugli altipiani sia utilizzando gli anfratti naturali disposti a valle. Oltre al valore archeologico il parco offre alcuni degli spettacoli naturali più belli del SudOvest degli Stati Uniti.

  • I PARCHI: MONTANA

    Adagiato tra le montagne del Montana, il Glacier National Park abbraccia un paesaggio di una bellezza travolgente. La visita di questo parco inizia con una gita al Logan Pass sulla “Going to the sun Road”: un percorso stupendo che collega due delle vallate più belle del parco e costeggia il Lago St. Mary per poi immergersi nella foresta e salire verso il Logan Pass a più di 2.000 metri.

  • I PARCHI: SOUTH DAKOTA

    La prateria che regna in questa zona degli USA assume un aspetto del tutto diverso: siamo nelle Badlands un territorio fatto di rocce scanalate, un inestricabile dedalo di canyon, guglie nodose e profondi burroni, frutto dell’erosione del suolo nelle pianure del South Dakota. Vero e proprio luogo di culto per gli americani, il Mount Rushmore National Memorial, attira ogni giorno migliaia di persone che affollano il Viale delle Bandiere dei 50 stati dell’Unione. Qui i celebri e colossali ritratti dei presidenti Washington, Jefferson, Roosevelt e Lincoln sono stati scolpiti con la dinamite nel granito della montagna.

  • I PARCHI: UTAH

    Al confine tra Utah e Arizona, la Monument Valley, a lungo considerata l’ottava meraviglia del mondo, è lo scenario immancabile di numerosi film Western. In mezzo ad un altipiano spoglio, battuto dai venti del deserto e abitato soltanto da indiani Navajo e coyote, si innalzano vere e proprie “torri di pietra”, grandi formazioni rocciose dalle pareti verticali con la cima piatta, imponenti picchi, gole intagliate e incredibili monoliti di arenaria che sembrano vegliare, come antiche fortezze, sulla regione circostante. Nello Utah, si trova l’incredibile Arches National Park con gigantesche teste di pietra, ponti e archi naturali, finestre nella roccia e pinnacoli di pietre rosse e arancioni, dalle forme fantastiche. Il vicino Canyonlands National Park, in parte ancora inesplorato, si visita in jeep tra picchi altissimi, città indiane fantasma, strapiombi, gole impervie e vasti altipiani. La località più sorprendente è senz’altro Death Horse Point, a circa 1.830 m di altitudine, dove si ammira una grande ansa del Colorado a forma di ferro di cavallo. Sempre nello Utah, si trova Zion National Park, dalle colossali pareti di arenaria rossa; lo scenario del parco è costituito da un profondo canyon dove l’erosione ha modellato rocce dalle forme inconsuete. Le acque del Virgin River, che attraversa il parco, e altri agenti atmosferici hanno intaccato l’altopiano provocando delle ferite nella roccia calcarea, che, nei millenni, hanno generato le scoscese falesie oggi chiamate “templi”. Una delle meraviglie della natura americana è, senza alcun dubbio, il Bryce Canyon National Park. La grande attrazione del parco sono le enormi fratture della terra che creano suggestivi anfiteatri di calcare rosa e bianco, profondi anche 300 m. Qui si ammira l’erosione delle cosiddette Pink Cliffs, rocce rosa formatesi 50-60 milioni di anni fa, un misto di pietra arenaria e scisti che si mischiano con strati di solido calcare. Questa mistura di rocce, sfaldandosi, ha provocato le formazioni dai colori rosso-rosa, chiamati “hoodoos”, simili ad enormi pinnacoli, colonne, torri e gradini. Anche Capitol Reef National Park preserva, per ben 160 km di lunghezza, il Waterpocket Fold, una piega della crosta terreste con sedimenti dai magnifici colori. Percorrendo la strada al suo interno si costeggia il tortuoso fiume Fremont, sotto alte rupi di arenaria note agli indiani Paiute come “l’Arcobaleno assopito”.

  • I PARCHI: WYOMING

    Lo stato del Wyoming ospita il più antico, il più grande e il più famoso parco nazionale degli Stati Uniti: il parco di Yellowstone, istituito nel 1872 e conosciuto in tutto il mondo per gli orsi Yoghi e Bubu, celebri personaggi dei cartoon. Il parco si estende su tre stati, Wyoming, Montana e Idaho, e la sua morfologia è costituita da fanghi vulcanici bollenti, cascate e picchi rocciosi, laghi, foreste di conifere e oltre 3.000 geyser. Il più famoso di questi è l’Old Faithful, il “Grande Vecchio” che, ogni ora, emette un potente getto d’acqua calda fino ad un’altezza di 50 m ed è attivo da più di 100 anni. Tra i geyser e lungo le gole dei fiumi si possono facilmente incontrare, gli “abitanti” del parco: cervi, grizzly, alci, puma, bisonti, daini, leoni di montagna, mufloni, marmotte, orsi, lupi e bellissimi esemplari di aquila nord-americana, simbolo degli Stati Uniti. Superbe cime di granito color acciaio emergono improvvisamente dalla pianura per raggiungere i 2.400 m: questo è il Grand Teton National Park dove nevai e ghiacciai appaiono in distanza, laghi glaciali ne adornano le basi e antilopi, bisonti e cervi pascolano nella pianura mentre, in inverno, le alci migrano negli altipiani circostanti. Molto amato dai free-climber e dagli appassionati di arrampicata, Devils Tower National Monument è una grande roccia vulcanica, di quasi 300 m, che sorge non lontano dalla cittadina di Sundance.

Le nostre proposte per gli Stati Uniti: