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THAILANDIA:

DATI DEL PAESE:

Capitale: BANGKOK
Popolazione: 68.800.000
Superficie: 514.000 km2
Fuso orario: +6h rispetto all’Italia; +5h quando in Italia è in vigore l’ora legale.
Lingue: Thailandese ed inglese, ma quest’ultima solo parzialmente nella capitale Bangkok e nelle principali località turistiche.
Religioni: buddista, minoranze musulmana e cristiana.
Moneta: Baht
Prefisso per l’Italia: 00139
Prefisso dall’Italia: 0066
Telefonia: in Thailandia funzionano 4 sistemi di telefonia cellulare: GSM 900, GSM 1800, GSM 1900, WCDMA 2100, oltre alla rete di traffico dati 3G e 4G, con buona ricezione nei centri urbani e in gran parte delle zone non urbane.
Elettricità: 220 volt; di solito in bagno c’è una presa anche per i 110 volt. Il tipo di presa dipende dalla nazionalità del costruttore dell’albergo. Meglio portarsi un adattatore universale.

Approfondimenti sul Paese:

La Thailandia è uno stato dell’asia sud-orientale, confinante con Laos e Cambogia a est, con la Malesia a sud e con il mare delle Andamane e il Myanmar a ovest. La popolazione è di circa 66.150.000 abitanti, di cui 8.280.925 risiedono nella capitale Bangkok. La forma di governo è una monarchia parlamentare con sistema bicamerale, con a capo dell’esecutivo il primo ministro nominato dal sovrano. La lingua ufficiale è il thai, la religione predominante è il Buddhismo (94% della popolazione). La Thailandia è in anticipo rispetto all’Italia di sette ore, non adottando l’ora legale la differenza si riduce a sei ore in questo specifico periodo. La festa nazionale è il 5 dicembre, nella quale si celebra l’anniversario della nascita del re Bhumibol. Il Baht è la valuta locale, attualmente 1 euro vale circa trentasei Baht.

La Thailandia occupa la sezione centrale della penisola indocinese, estendendosi da nord a sud per 1700 chilometri, con una larghezza massima di 800 chilometri. Vaste aree depressionarie caratterizzano il Paese, particolarmente al Sud, dove la zona è il nucleo della nazione. A nord possiamo trovare catene montuose con vette che sfiorano i 2300 metri che si annodano attraverso l’altopiano degli Shan in Myanmar. Alture più modeste racchiudono nella parte orientale la pianura del Menam, in cui si trova il bacino del Mekong, il fiume indocinese dalla lunghezza di 4500 chilometri che segna in gran parte il confine tra il paese e il Laos.

  • CLIMA:

    La Thailandia presenta un clima di tipo tropicale nell’area che va dal Golfo del Siam verso Nord, i monsoni si concentrano prevalentemente nelle regioni meridionali. Tre sono le stagioni: quella delle piogge, da maggio a ottobre; quella fredda, da novembre a febbraio, e quella calda, da marzo ad aprile, caratterizzata da un clima molto oppressivo. In genere le temperature sono piuttosto elevate, tuttavia il periodo migliore per visitare il Paese è quello compreso tra novembre e febbraio. Se si intende trascorrere una vacanza al mare, bisogna tenere presente che da maggio a ottobre sulle spiagge di Phuket, Krabi, Phi Phi e Pha-Ngam soffia il monsone sud-occidentale, mentre da novembre a febbraio Samui e Songhkla sono attraversate dal monsone nord-occidentale.

  • UN PO' DI STORIA:

    Le prime tracce di civiltà rinvenute risalgono al VI secolo, in quel periodo numerosi piccoli Stati costituiti da Mon Khmer e Birmani erano in continua lotta tra di loro. Attraverso alleanze e legami matrimoniali la civiltà indiana si diffuse nel territorio. L’evoluzione di questi regni fu interrotta dai Thai, popolazione migrante a sud a causa dei conflitti con la Cina nei territori dello Yunnan. Il primo condottiero storicamente accertato fu Prohm, il quale fondò nell’857 Muang Fang, un regno indipendente. L’invasione mongola spostò l’assetto politico, portando la regione dell’Annam, del Laos a una completa conquista dei Thai. Rama K’amengh, il gran re, costituì il forte regno di Sukhotai ed estese il suo predominio dal Mekong a Pechaburi, adattò inoltre l’alfabeto Khmer alla lingua thai. La dinastia procedette verso una lenta decadenza, in cui un nuovo regno, quello dell’Ayutthaya, andava formandosi nel 1350, in cui si concluse la fusione tra il popolo Khmer e quello thai in modo definitivo, stabilendo inoltre i confini del Paese rimasti intatti per quattro secoli. Il quadro indocinese era caratterizzato da tre grandi aree, quella Birmana, quella Thai e la pianura costiera orientale nel regno dell’Annam. La Thailandia si trovò a fronteggiare i bellicosi Birmani, una lotta protrattasi per un secolo. All’inizio del XVI secolo comparvero i primi europei, in particolare i portoghesi dal fino ai francesi nel 1612. Inizialmente vi fu un’apertura verso la colonizzazione francese, ma quando una spedizione francese occupò Bangkok, un colpo di stato destituì il re e i francesi furono costretti ad arrendersi (1688). Ayutthaya, la città-capitale della Thailandia nel 1764 fu presa e distrutta a causa della guerra contro le popolazioni birmane. Attraverso la nuova dinastia, con capostipite Rama I, la capitale venne spostata a Bangkok definitivamente nel 1782. La Thailandia fu vittima di pesanti trasformazioni geopolitiche, partendo dall’indipendenza della Cambogia nel 1863, del Laos nel 1909 riconosciuto al protettorato francese, fino al passaggio alla  sovranità inglese delle regioni Malesi (Kelantann, Perlis e, Trengganu e Kedah). Nonostante la pericolosa vicinanza con protettorati di origine europea, la Thailandia riuscì a mantenere una formale indipendenze grazie all’accordo delle due potenze che ne garantirono la neutralità (1869). In seguito a questo trattato, il Paese sotto diverse dinastie conobbe un periodo di modernizzazione, in cui la schiavitù fu abolita, forti investimenti furono fatti a favore dell’istruzione e si iniziarono grandi opere pubbliche. Si formò così una classe di intellettuali liberali, che imposero al sovrano la ratifica di una costituzione, trasformando ufficialmente la Thailandia in una monarchia costituzionale.