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Transiberiana

La Ferrovia Transiberiana è la ferrovia che attraversa l’Eurasia, che connette la parte europea della Russia, le sue grandi regioni industriali e la capitale russa con le regioni mediane (Siberia) e orientali (l’Estremo Oriente russo). La sua lunghezza di 9.288,2 km ne fa la ferrovia più lunga nel mondo. Fu per la prima volta presentata con grande sfarzo all’Esposizione universale di Parigi del 1900, con il nome di Train Transibérien. i può chiamare più precisamente Transiberiana solo la parte orientale della ferrovia, da Celiabinsk (al sud degli Urali) a Vladivostok. La sua lunghezza è circa 7.000 km. Proprio questa parte fu costruita tra il 1891 e il 1916.
La Transiberiana fu un’opera dalle proporzioni immense. I lavori per il suo primo completamento attraverso la Manciuria durarono dodici anni — un’inezia rispetto alla vastità del progetto — posando i binari a una velocità media di 740 chilometri l’anno; all’apice della costruzione lavoravano alla sua realizzazione quasi 90 mila operai, molti dei quali lavoratori forzati. Si stima che il tributo umano alla smania di velocità e modernità dello zar Nicola II sia stato di migliaia di morti a causa delle proibitive condizioni di lavoro. La costruzione cominciò nel 1891, contemporaneamente in due sezioni, da Celjabinsk verso est e da Vladivostok verso ovest, ma già nel 1901 i binari erano collegati alla Transmanciuriana, ed era possibile viaggiare da Mosca a Pechino senza interruzioni. I suoi numeri sono tutt’ora impressionanti: sette fusi orari attraversa ti in due continenti, altrettanti meridiani, ottantasette città, migliaia di ponti di cui sedici su alcuni dei fiumi tra i più grandi del mondo. Alla fine del diciannovesimo secolo era quella un’impresa paragonabile forse alla conquista della luna: i binari correvano per territori impervi e spopolati, le città che toccavano erano poco più di paesetti con qualche migliaio di abitanti, l’Estremo Oriente russo era una terra di frontiera rude e inospitale.