HIVA OA
Polinesia Francese, Isole Marchesi
Il Viaggio
Le Isole Marchesi sono uno degli arcipelaghi meno conosciuti dal punto di vista turistico della Polinesia Francese, ma per la gente dei Mari del Sud rappresenta il primo punto di arrivo delle Popolazioni Maori.
Situate vicine all’equatore, a circa 3 ore di volo da Tahiti, collegate da 4 o 5 voli settimanali, le isole Marchesi sono un arcipelago formato da 12 isole di origine vulcanica, di cui solo sei sono abitate, tra cui Nuku Hiva, l’isola principale, e Hiva Oa, famosa in quanto vi riposano Paul Gauguin ed il famoso cantante belga Jacques Brel.
In passato le Isole, che per i conquistadores erano luoghi selvaggi e pieni di insidie, erano popolate dai famosi Taipì (cannibali) e quindi per molti secoli furono volutamente evitate dai colonizzatori occidentali. Oggi l’arcipelago comincia ad essere meta del turismo internazionale, grazie anche all’apertura di due strutture di livello internazionale in grado di soddisfare la clientela più esigente.
Morfologicamente le isole si presentano assai diverse dalle più conosciute Bora Bora e Moorea (isole della Società), in quanto caratterizzate da vegetazione lussureggiante, da profondi crinali e scogliere a picco sul mare. Prive di barriere coralline e spiagge candide, sono una meta per chi ama scoprire luoghi selvaggi e remoti e per gli amanti della natura.
La quotazione del volo e dell’itinerario del viaggio sono preparati su misura e secondo le specifiche esigenze del cliente, data la specificità della destinazione e delle varie possibilità di visite e soggiorni nei vari arcipelaghi Polinesiani.
L'Isola di Hiva Oa:
“Su queste isole, dove la solitudine è totale, ho trovato una sorta di pace”, scriveva Jacques Brel, il quale trascorse gli ultimi anni della sua vita ad Atuona, su Hiva Oa. Messo a nudo di fronte all’oceano, “il giardino delle isole Marchesi”, poiché non possiede nessun reef a sua protezione, offre le rive delle sue fertili terre agli assalti delle onde e delle correnti di un mare agitato, di cui non si vede né il fondale né le colorate sfumature. E’ in questa vasta distesa oscura che si immergono le falesie taglienti, quasi a vivo, che circondano le imponenti montagne di Hiva Oa, dove, appollaiato in alto, in mezzo ad un grappolo di nuvole, si trova la minuscola pista d’atterraggio. Questa terra maltrattata, la cui bellezza resta vergine, appena sfiorata dal ventesimo secolo, racconta in ogni luogo la lunga e appassionante storia marchesiana, che il visitatore può scoprire passeggiando fra i banani e le papaie, nelle vallate segrete. Nella baia di Puamau sono stati scoperti i più grandi “tiki” della Polinesia, strane statue ai piedi delle quali sono stati posati ciottoli, che parlano ancora il linguaggio di tempi ancestrali. Il sito della vallata di Taaoa, come quello di Hanaui, Hanapeteo o Hanatekua, annovera migliaia di antichi luoghi di culto, “mea’e”, emersi dal nulla fra i blocchi di lava. L’isola di Gauguin o come lo chiamavano i missionari “Coquin (Birbante)”, ha conservato il proprio carattere selvaggio e il ritmo tranquillo delle attività tradizionali che sedussero il pittore, venuto anch’egli a finire i suoi giorni nella capitale. Camminare sulle sue tracce, significa visitare senz’altro il museo che racchiude numerose copie delle sue opere, e fermarsi alla “Casa del Piacere”, che lo ospitò durante il suo soggiorno sull’isola.
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Le caratteristiche dell'Isola:
Hiva Oa offre 320 kmq di montagne lussureggianti solcate da magnifiche vallate dove galoppano dei cavalli allo stato brado. Un luogo di pellegrinaggio per raccogliersi sulle tombe del pittore Gauguin e del cantante Jacques Brel nel vecchio cimitero marino d’Atuona.
Lo spazio Paul Gauguin, luogo di creazione artistica e di scambi culturali, il museo Segalen-Gauguin, con un’esposizione di opere del pittore ed una ricostruzione della “Maison du Jouir”, l’abitazione dell’artista ed una stele in omaggio a Jaques Brel.
Dei sentieri nelle montagne che ospitano i più grandi siti archeologici e dove vegliano i più grandi “Tiki” della Polinesia. Il sito eccezionale di Puamau merita lo spostamento.
Un vivaio di artisti: scultori, pittori su “tapa”, tatuatori, ballerini e cantanti.
Tantissime passeggiate alla scoperta di cascate, picchi, guadi e bagni nei fiumi per gli amanti della natura.
Una giornata alla scoperta, via nave, dell’isola vicina, Tahuata, e del suo incantante piccolo villaggio di Hapatoni.
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Escursioni e Turismo Naturalistico:
Ad ovest di Atuona, il villaggio di Taaoa, cui si accede attraverso un percorso panoramico con magnifici paesaggi sulla baia, cela un imponente sito archeologico costituito da diverse centinaia di “paepae”, piattaforme fatte di pietre. Per andare da Atuona a Puamau (due ore e mezza di strada in 4×4), occorre prendere una strada di montagna che attraversa l’isola. La strada si arrampica sull’altopiano di Tepuna, a 500 m di altitudine, inizialmente coperto di pini e felci arborescenti, e poi di bambù, pandani, manghi e banani. Sull’altopiano è stato costruito l’aeroporto dell’isola. La strada attraversa successivamente una regione più arida, a macchia, invasa da branchi di capre, e passa inoltre dal lato nord e dai villaggi di Hanaiapa, Hanapaaoa e Nahoe, che tradizionalmente vivono di pesca, caccia ed agricoltura. Puamau si trova più ad est, in fondo alla baia, circondata da alti scogli. Nello stesso villaggio, il sito Pekekea è costituito dalla tomba della regina Vahinetitoiani, incorniciata da due giganteschi tiki protettori, Mani e Pauto. Sulle alture si trova uno dei siti archeologici più importanti delle Marchesi : Ipona, custodito dal tiki Takai’i, protettore della valle, che troneggia con i suoi 2 m e 43 cm di altezza, al centro del mea’e, e a diversi piani, la cui gradualità si sposa perfettamente con la pendenza del luogo. Vicino al grande tiki, ve ne sono due secondari, Tauatepepe sulla destra, e Paperamuimui, più davanti a sinistra. Il gruppo è estremamente suggestivo, con più teste di tiki che ricoprono il “paepae”. Ugualmente affascinante, su una delle piattaforme, la statua di Makaii Taua Pepe, che rappresenta una donna che partorisce un essere metà uomo e metà capra.
HANAKEE HIVA OA PEARL LODGE
Cat. 3 stelle
Ubicato di fronte al maestoso monte Temetiu (1300 metri) gode di una magnifica vista panoramica sulla baia di Traitors, sul canale di Bordelais e sulla piccola isola di Hanakee a poca distanza dall’isola vulcanica di Tahuata. Dispone di 14 bungalow ciascuno con il tocco creativo di artisti e scultori locali, tutti dotati di terrazza esterna, aria condizionata e ventilatore a soffitto, televisore, videoregistratore, telefono, mini-bar e cassetta di Hanakee Hiva Oa Pearl Lodge sicurezza, asciugacapelli. L’albergo organizza numerose escursioni per esplorare l’arcipelago delle Marchesi con possibilità di vedere tradizionali siti archeologici e scoprire la storia dell’isola. A disposizione dei clienti piscina, bar, ristorante.
Prezzi su richiesta
Gallery:
Alcune immagini dell’hotel:
HANAKEE HIVA OA PEARL LODGE
Approfondimenti sul Paese:
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Formalità d'ingresso:
Documentazione necessaria all’ingresso nel Paese
Passaporto: necessario, con validità di almeno 6 mesi dalla data di rientro. Poiché nella maggior parte dei casi l’ingresso in Polinesia francese avviene transitando dagli Stati Uniti, consultare anche la Scheda Stati Uniti).
Dopo gli avvenimenti dell’11 settembre 2001, vengono effettuati rigorosi controlli sui documenti d’identità all’aeroporto di Los Angeles (transito per la Polinesia francese, sottoposto ai controlli dell’Ufficio Immigrazione statunitense). Lo smarrimento del passaporto durante il soggiorno rende pertanto impossibile per il suo titolare il transito di ritorno negli Stati Uniti e, di conseguenza, impone la modifica del proprio itinerario di viaggio con connessi esborsi economici. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese se presenti in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Per informazioni aggiornate, suggeriamo di consultare il sito VIAGGIARE SICURI
Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare l’Approfondimento “Documenti di viaggio – documenti per viaggi all’estero di minori”.
Motivi di lavoro: le Autorità sono particolarmente rigide nel far rispettare il divieto nei confronti dei non residenti di esercitare un’attività lavorativa dipendente. Il contravvenente viene espulso immediatamente e dichiarato “persona non gradita”. Apposite norme disciplinano le autorizzazioni per avviare attività di lavoro autonomo sostenuto da investimenti.
Visto d’ingresso: non necessario per un soggiorno di tre mesi. Nel caso in cui la permanenza dovesse prolungarsi oltre tale termine, gli interessati dovranno indirizzare all’Alto Commissario, un mese prima della scadenza del trimestre, apposita domanda per ottenere il “permesso di soggiorno”.
N.B. – Il territorio della Polinesia NON appartiene all’ area Schengen.
Formalità valutarie: il sito delle dogane francesi http://www.douane.gouv.fr/articles/c912-collectivites-et-territoires-d-outre-mer contiene informazioni utili al riguardo.