MANGAREVA

Polinesia Francese, Isole Gambier

durata del soggiorno: libera
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Il Viaggio

Un luogo pressoché di sogno posto ai margini delle regioni temperate, Mangareva è la più grande e quasi l’unica isola abitata dell’arcipelago delle Gambier, di cui si trova al centro. Il panorama è incantevole e offre un formidabile condensato di diversi paesaggi polinesiani: luminosi “Motu”, magnifiche spiagge di sabbia bianca che orlano baie e meravigliose calette, fattorie di perle posate su una laguna splendida e pescosa. Quest’isola pacifica, il cui nome significa “la montagna dove cresce il Reva” (Cerbera odol Iam), apocinacea dai frutti velenosi, è caratterizzata da colline dai rilievi dolci, che culminano nei monti Duff (441 m) e Mokoto (423 m).

Questa piccola terra verdeggiante consente di fare piacevoli passeggiate attraverso foreste di felci e di pandani, come quella dello stretto di Atuiti, e fra numerosi frutteti, dove abbondano pompelmi, banani e piante di caffè.

A Rikitea, la capitale delle Gambier, regna un’atmosfera di quiete attutita, tinta dall’impronta lasciata dai missionari : l’imponente cattedrale di San Michele, ornata da un altare riccamente decorato di perle e madreperla, è stata costruita, sull’antico “Marae” in blocchi di corallo.

Luogo di predilezione per l’allevamento della Pinctada Margaritifera, Mangareva e le sue sorelle (Aukena, Akamaru, Taravai) sono, infatti, il tempio della perla nera. Questi gioielli polinesiani, prodotti di un artigianato unico, rappresentano il frutto della principale attività dei suoi abitanti

Le caratteristiche dell'Isola:

Una laguna dai colori straordinari che contiene la totalità dell’arcipelago ed offre una prospettiva paradisiaca: 5 isole alte di cui una sola è abitata (Mangareva) e 18 Motu che formano un condensato di paesaggi polinesiani.

Una flora caratteristica (reva, una apocinea velenosa, delle foreste di felci ed una quantità di alberi fruttiferi) che compone un paesaggio verdeggiante grazie ad un clima tropicale rinfrescato dagli alisei oceanici.

La capitale dell’industria della perla: all’inizio punto strategico del commercio della madreperla, le Gambier si sono poi specializzate nella coltivazione della perla. Numerosi vivai si sono impiantati e si può visitarli ed acquistare delle perle. Le perle delle Gambier sono rinomate per la loro bellezza e perfezione.

Un luogo carico di storia, sia di quella dell’antica cultura polinesiana (con numerosi siti archeologici) sia dell’era cristiana con diverse cattedrali e chiese costruite nel diciannovesimo secolo (le più antiche della Polinesia) sovente su vecchi luoghi di culto pagano. Terra di evangelizzazione, le Gambier hanno visto la costruzione di molti edifici religiosi e civili quasi tutti ristrutturati. Da vedere, la cattedrale di San Michele costruita con blocchi di corallo, con il suo altare ornato di perle e piastrine di madreperla.

La vita spirituale: con la sua popolazione di fede cattolica molto profonda, la vita dell’arcipelago è scandita da innumerevoli celebrazioni religiose (in particolare la festa di Notre-Dame della pace) con magnifiche messe cantate, processioni e decorazioni diverse.

Un arcipelago preservato ed autentico dalla natura intatta con i suoi atolli disabitati e le sue baie e cale pescose.

Sistemazione in lodge e pensioni: su richiesta

Le altre isole dell'Arcipelago delle Gambier:

Le altre isole più note dell’arcipelago, Akamaru, Aukena, e Taravai, sono difficilmente raggiungibili se non avendo molto tempo a disposizione per organizzare i trasferimenti in barca o aereo.

E’ comunque possibile visitare le isole, compatibilmente con la scarsa frequenza e disponibilità dei trasferimenti.

Approfondimenti sul Paese:

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Formalità d'ingresso:

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Documentazione necessaria all’ingresso nel Paese

Passaporto: necessario, con validità di almeno 6 mesi dalla data di rientro. Poiché nella maggior parte dei casi l’ingresso in Polinesia francese avviene transitando dagli Stati Uniti, consultare anche la Scheda Stati Uniti).
Dopo gli avvenimenti dell’11 settembre 2001, vengono effettuati rigorosi controlli sui documenti d’identità all’aeroporto di Los Angeles (transito per la Polinesia francese, sottoposto ai controlli dell’Ufficio Immigrazione statunitense). Lo smarrimento del passaporto durante il soggiorno rende pertanto impossibile per il suo titolare il transito di ritorno negli Stati Uniti e, di conseguenza, impone la modifica del proprio itinerario di viaggio con connessi esborsi economici.  Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese se presenti in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Per informazioni aggiornate, suggeriamo di consultare il sito VIAGGIARE SICURI

Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare l’Approfondimento “Documenti di viaggio – documenti per viaggi all’estero di minori”.

Motivi di lavoro: le Autorità sono particolarmente rigide nel far rispettare il divieto nei confronti dei non residenti di esercitare un’attività lavorativa dipendente. Il contravvenente viene espulso immediatamente e dichiarato “persona non gradita”. Apposite norme disciplinano le autorizzazioni per avviare attività di lavoro autonomo sostenuto da investimenti.

Visto d’ingresso: non necessario per un soggiorno di tre mesi. Nel caso in cui la permanenza dovesse prolungarsi oltre tale termine, gli interessati dovranno indirizzare all’Alto Commissario, un mese prima della scadenza del trimestre, apposita domanda per ottenere il “permesso di soggiorno”.
N.B. –  Il territorio della Polinesia NON appartiene all’ area Schengen. 

Formalità valutarie:  il sito delle dogane francesi http://www.douane.gouv.fr/articles/c912-collectivites-et-territoires-d-outre-mer contiene informazioni utili al riguardo.