NUOVA ZELANDA
Alla scoperta della Nuova Zelanda
Il Viaggio
Nuova Zelanda, un nome che suggerisce e riporta subito alla mente terre lontane, vergini, incontaminate. Un arcipelago che per lunghissimo tempo è rimasto isolato, non toccato dalla mano dell’uomo, e ha permesso alla sua natura di crescere libera, rigogliosa e selvaggia, cullata dai venti del mare e bagnata dalle piogge cadute dalle lunghe nuvole bianche che percorrevano suo cielo. Un autentico regno delle meraviglie che ancora oggi, nonostante l’arrivo e le trasformazioni attuate dall’uomo negli ultimi due secoli, conserva una fauna e una flora peculiari, introvabili in nessun’altra parte del mondo.
La Nuova Zelanda è una terra da capire, da amare e rispettare. La si può capire ripercorrendo la sua storia, che non ha visto traccia umana fino all’anno Mille, quando i primi Maori toccarono le sue coste, rimanendo affascinati e colpiti dalla sua abbondanza. Era un territorio così ricco e poetico che pensarono di farne la propria casa, donandole nomi evocativi e lasciandoseli suggerire dalla natura stessa e dai miti polinesiani: e così quel luogo sconosciuto divenne Aotearoa, la terra dalla lunga nuvola bianca. Fino al 1800, quando l’espansionismo coloniale europeo non raggiunse anche queste zone agli antipodi del mondo, questa terra permise ai maori di vivere isolati nel proprio piccolo universo, cacciando, pescando e coltivando patate.
Luoghi visitati:
Auckland, Rotorua, Napier, Wellington, Punakaiki Pancakes Rocks, Franz Josef, Queenstown, Te anau, Dunedin Otago, Christchurch
Programma di viaggio
Partenza dai principali aeroporti italiani per Auckland. Durante il volo è previsto uno scalo tecnico con cambio aeromobile. Pasti a bordo.
Kia Ora! … benvenuti in Nuova Zelanda.
Dopo il disbrigo delle procedure d’ingresso, seguire per l’uscita 8 per raggiungere il ” Super Shuttle Rank”. Si sale a bordo e trasferimento con fermate intermedie prima di arrivare all’hotel prescelto. Giornata a disposizione. Molte le escursioni facoltative da scegliere come la crociera in barca a vela nella Baia di Auckland o più semplicemente passeggiare per le vie del centro o visitare il Museo di Auckland, con la sua ricca collezione di arte ed artigianato Maori e Polinesiana. Alla sera c’è l’imbarazzo della scelta di ristoranti e locali nella zona del Waterfront. Auckland è una città entusiasmante, cosmopolita, sportiva e culturale, che si estende lungo uno stretto tra i due porti naturali di Waitemata e di Manukau i quali rappresentano, insieme alle numerose colline vulcaniche come Mount Eden e l’isola di Rangitoto, il suo tratto distintivo. Le bellissime spiagge, i porticcioli turistici e i numerosi parchi cittadini, rendono Auckland il luogo ideale per svolgere attività all’aperto, come ad esempio rugby, cricket o sport balneari. L’ampia area metropolitana fa di Auckland la città più estesa della Nuova Zelanda, e la sua eterogenea popolazione è principalmente composta da Europei, Maori e soprattutto Polinesiani la cui concentrazione è la più alta del mondo.
Giornata che la potrete dedicare alla visita della “città delle vele”. Nei vostri documenti troverete voucher per l’ingresso alla Sky Tower: la Torre più alta di tutto il Sud Pacifico con i suoi 328 metri. Dall’ultimo piano della torre avrete una vista spettacolare su tutta la città incluse le baie di Waitemata e Manukau, inoltre sempre incluso avrete il biglietto del traghetto a/r per Devonport tranquillo villaggio sulla baia con graziosi cafè, ristoranti di pesce, piccole boutique e gallerie d’arte.
Suggerimenti di viaggio facoltativi non inclusi: Museo di Auckland, con la sua ricca collezione di arte ed artigianato Maori e Polinesiana. Da vedere il caratteristico quartiere residenziale di Parnell, uno dei più antichi della città, per poi concludere con una sosta a Mission Bay, rinomato per le sue belle spiagge e locali alla moda. Non mancate di visitare il distretto che ha ospitato l’Americas’s Cup meglio conosciuta come “The Viaduct”. Se non siete troppo stanchi nel potete prevedere di prendere l’auto e percorrere la Costa Occidentale all’interno del Parco Regionale di Muriwai, caratterizzato da selvagge spiagge di basalto attorniate da una vegetazione rigogliosa, habitat perfetto le colonie di “gannet”: uccelli marini dal piumaggio bianco e nero, con una apertura alare di oltre due metri. Museo della Guerra costruito nel 1929 per commemorare la fine della prima guerra mondiale, nella quale morirono migliaia di neozelandesi, il museo dalla facciata neoclassica richiama i templi greci che molti soldati videro dalle loro navi da guerra sul Mediterraneo. Il progetto del cenotafio di fronte al museo si basa sul modello della tomba del milite ignoto di Londra. Oltre ad introdurre i visitatori alla storia, alla cultura ed al paesaggio neozelandesi, il museo ospita anche una collezione di tesori maori e manufatti della zona del Pacifico. La collezione del museo è disposta su tre livelli: il pianoterra è dedicato alla regione del Pacifico ed al popolo maori (tra cui spicca una canoa “waka” ed una casa di riunione con decorazioni tradizionali); il primo piano introduce al paesaggio neozelandese con esempi di flora e fauna locali; l’ultimo piano pone l’attenzione al periodo della guerra e all’importanza di tale esperienza per la nascita di una forte identità nazionale.
Serata a disposizione.
Ritiro dell’auto in città e partenza per la Coromandel Peninsula. Lungo la panoramica Coromandel Range si raggiunge la bellissima Pauanui Beach. Nel pomeriggio tour naturalistico della penisola. Highlights da non mancare: la caratteristica cittadina di Coromandel con i suoi caffè e negozietti, per un bagno termale a “ Hot Water Beach” che, in coincidenza con le maree scavando una piccola buca, diventerà la vostra piscina privata d’acqua termale! Una passeggiata lungo la spiaggia di Hanei dove si trovano le famose “ Cathedral Cove” – una breve camminata sul monte Paku, mentre dal Monte Mauuao dalla cui cima si gode una spettacolare vista di Tauranga, Mount Maunganui e la Bay of Plenty – Port Jackson, è un luogo unico nella penisola di Coromandel, ultima propaggine di terra che si incunea nel maestoso oceano Pacifico. Un luogo di forti suggestioni e affascinante per la sua semplicità – Moko Art Gallery, una sorprendente e al quanto originale, galleria d’arte che si affaccia sulla spiaggia di Hot Water Beach. Una collezione privata tra arte maori, ceramiche, sculture in ferro e altri oggetti molto originali, come 2 vespe modello Quadrophenia – Matararangi , è una bellissima area boschiva, intervallata da pascoli. Grazie al suo microclima fresco e piovoso, si possono trovare sorprendenti piante e alberi secolari; vere opere d’arte della natura. Itinerario reso ancora più interessante se si percorrono le diverse strade sterrate della regione.
Partenza da Pauanui lungo la strada costiera, la 25, (l’alternativa è tagliare all’interno e prendere la 25A e la 26) ammirando l’alternarsi di paesaggi con piccole baie che incastonano spiagge ed acque dal color turchese e la lussureggiante foresta tropicale. Dopo Wahihi rimanete sulla strada che diventa la 2 fino a Tauranga per poi seguire le indicazioni per Rotorua sulla 29.
Giornata dedicata alla visita di Rotorua Nel pomeriggio visita della valle termale di Te Puia e la sera cena con concerto presso il ” Maori Arts & Crafts Insitute” ùGli highlights di Rotorua e dintorni: Wai-o-tapu costituisce una delle numerose aree termali presenti nella zona di Rotorua, nel centro dell’isola del nord della Nuova Zelanda. L’area è visitabile attraverso una rete di sentieri di diversa lunghezza e difficoltà. Le zone più note e spettacolari dell’area sono l’Artist Palette e la Champagne pool. La prima è una enorme distesa d’acqua che assume differenti colorazioni, dal giallo dello zolfo al rosso del ferro. Lo spettacolo della sua visione dall’alto di una collina le ha conferito tale nome (tavolozza d’artista). La seconda è uno stagno d’acqua dal colore giallo intenso, impressionante e magnetica. Whakarewarewa è una delle cittadine più sorprendenti della Nuova Zelanda. Il suo nome deriva dalla lingua dei maori, gli aborigeni della Nuova Zelanda. Si trova nell’isola settentrionale, vicino alla città di Rotorua e al lago di Taupo. La particolarità di questo piccolo villaggio Maori sono le sue acque termali. L’odore del villaggio è molto particolare proprio per l’acqua e i geyser. La prima cosa che attira l’attenzione quando si arriva è il vapore che emana la terra. È tutto molto strano, perché sembra che tutto sia in fiamme. Tutta la città è decorata con motivi Maori e tutti i suoi abitanti sono aborigeni. Anche le guide sono Maori, e spiegano la storia dei loro antenati nel villaggio e persino vi insegnano a cucinare il cibo in sorgenti d’acqua calda (ad esempio, il mais o uova cotte direttamente immergendole in acqua con un panno). Si può anche fare un bagno termale o guardare una performance di danza Maori. Cratere di Rotorua posto ai confini della città, è un imponente avvallamento creatosi nell’ultima eruzione che risale a più di 100 anni fa e oggi è una delle mete più interessanti della regione. L’odore sulfureo sarà una costante che vi accompagnerà per tutta la giornata, tra i diversi corsi d’acqua dai multicolori e laghetti d’acqua bollente. Centro Visitatori di Rotorua, uno dei 3 migliori del paese, un po’ “turistico” ma potete chiedere e trovare tutte le informazioni sulla regione e trovare miriadi di souvenir. Rotorua è una delle regioni con più attrattiva turistica del paese, grazie al connubio di diversi fattori culturali e naturalistici: cuore della cultura Maori, la zona termale di Rotorua, e il lago Taupo.
TAMAKI MAORI VILLAGE – inclusi cena Hangi & Concerto
Questa sera un rappresentante di Tamaki Maori Village vi incontrerà al vostro alloggio (incontro verso le 18). L’esperienza Tamaki inizia con un viaggio a ritroso nel tempo. Il vostro autista/guida vi portera’ indietro nel tempo partendo dai tempi pre-europei. Durante il viaggio in pullman verso il villaggio immerse nella foresta, situato a 15 minuti a sud di Rotorua, la vostra guida tramite racconti e storie sui protocolli Maori vi preparera’ alla cerimonia che avvera’ in seguito. Una cerimonia tradizionale di benvenuto segnala l’ingresso al villaggio pre-europeo. Enormi scoppiettanti fuochi aperti davanti alle tradizionali “whare” (case), il suono di antichi strumenti Maori e le attività della gente di un tempo, creano un atmosfera elettrica palpabile. Al centro di questo villaggio, la casa di riunione, il gruppo culturale di Rangiatea offre un assaggio speciale delle molteplici tradizioni, prestazioni e canzoni appartenenti alla storia del popolo Maori. A completare questa serata di circa 3 ore e mezza, potrete godere di una cena tradizionalmente cucinata nei forni situati nella terra e dell’intrattenimento vivace e dell’umorismo dei padroni di casa, che in ultima analisi, garantiranno il vostro ritorno a casa.
La tappa di oggi vi porta nel punto più a Est della Nuova Zelanda nonché primo luogo al mondo ad essere illuminato dal sole. C’è tanto da fare e da vedere mentre si doppia l’East Cape. La cultura Maori in questa regione è particolarmente viva, noterete i caratteristici archi d’accesso e luoghi di culto e assemblea pregevolmente intagliati. Percorrete una delle regioni con la maggiore vocazione vinicola: filari di vigne a perdita d’occhio che dividono a nord il Parco Nazionale di Urewera (attraversato da strade sterrate e percorribile solo in 4×4), mentre a sud si scorge il Lago Taupo. La strada più breve per raggiungere Napier è la statale 5. In prossimità di Napier si possono ammirare la spiaggia di Waipatiki e il lago Tutira. Nel 1931 un devastante terremoto rase pressoché al suolo la città di Napier. Essa fu ricostruita nello stile dell’epoca, ed è considerata oggi la capitale mondiale del déco. I vigneti della Hawke’s Bay sono tutti facilmente accessibili da Napier. Un’altra attrazione locale è la colonia di sule di Cape Kidnappers. Non perdete l’occasione di visitare una delle aziende vinicole della Hawke’s Bay – la zona circostante Napier – o di raggiungere la cima del Te Mata Peak e godervi lo straordinario panorama. Per la Nuova Zelanda Hawke’s Bay ha un particolare valore storico visto che i primi vigneti furono piantati dai missionari a metà del XIX secolo. Negli anni settanta, quando l’industria vinicola cominciò ad affermarsi con decisione, Hawke’s Bay divenne l’area di elezione per il Cabernet Sauvignon, la regione è diventata il punto di riferimento per la produzione dei rossi di ispirazione bordolese, questa zone offre le condizioni ideali per la coltivazione della vite a cominciare dalle scarse precipitazioni e dalle temperature elevate per arrivare alla grande varietà del suolo che và da quello ricco e alluvionale a quello meno fertile e ghiaioso che si incontra mano a mano che dalle montagne ci si avvicina alla costa. Il livello di permeabilità varia molto dai terreni limacciosi a quelli argillosi a quelli limacciosi o ghiaiosi; alcune vigne possono presentare un eccessivo vigore vegetativo mentre altre devono essere abbondantemente irrigate. Risultò presto chiaro che i grappoli più maturi e gustosi erano quelli prodotti dai terreni meno fertili, i terreni in assoluto meno fertili sono quelli della zona (8oo ettari)oggi attraversata dalla Gimblett Road, a nord-ovest di Hastings. Un arido strato ghiaioso e profondo è quello che resta del corso del Ngaruoro River deviato dopo una disastrosa esondazione nel 1870. Negli anni ottanta la Nuova Zelanda come molti altri paesi puntò quasi esclusivamente sul cabernet savignon, la difficoltà di maturazione di questo vitigno ha spostato però l’attenzione sul merlot, che oggi occupa un’area doppia rispetto al cabernet. Anche il Malbech cresce bene e matura ancora prima ma le speranze del futuro si concentrano sul syrah. Napier è un’elegante cittadina lungo la costa orientale, caratteristica per la particolare architettura dei suoi edifici, completamente ricostruiti dopo il violento terremoto che distrusse l’Hawke Bay nel 1931. Napier viene spesso citata per lo stile Art Decò dei suoi edifici del centro. La città denominata ‘la capitale della costa del sole nascente’ è una comoda base per visite ed escursioni: ad Hastings (la terra del vino), ad Havelock North (piccolo centro agricolo famoso per essere il più grande produttore di miele dell’emisfero meridionale) e a Cape Kidnappers, qui viene offerto uno spettacolo veramente unico: una grande colonia di sule (circa 16.000 esemplari) giungono verso la fine di giugno su questo aspro promontorio per riprodursi e nidificare.
Sulla strada che continua verso Sud e vi porta in direzione di Wellington si hanno esempi della tipica campagna neozelandese, fatta di colline ondulate su cui pascolano in gran numero mucche e pecore. Se avete tempo, fate una piccola deviazione verso Martinborough e gustate uno degli apprezzati Pinot Noir del Wairarapa. Per raggiungere Wellington occorre superare il gruppo montuoso del Rimutaka, ma da lì in poi il tragitto è molto agevole. Wellington è una città piccola ma ricca di cultura e carattere. Stretto tra la baia e le colline, il centro cittadino si gira comodamente a piedi e offre al visitatore caffè, ristoranti, musei e negozi di ogni genere. Danza, teatro e concerti sono una specialità di Wellington. In città varrebbe la pena visitare il museo nazionale Te Papa Tongarewa (non incluso); 5 piani per la più grande collezione d’arte maori del mondo: ingresso gratuito !!. Se è una bella giornata potrete passeggiare quartiere “ Oriental Parade” e prevedere un’ascensione in cabinovia in vetta al Monte Victoria, da cui si gode una magnifica vista su tuta la città e oltre. Per la sera il quartiere di Harbourside offre diversi locali, ristoranti e caffè.
Imbarco del veicolo a bordo del traghetto Interslander: consigliamo di arrivare con un’ora di anticipo rispetto all’orario di partenza. Viaggerete in tutto comfort nella Lounge Premium Plus, con Wi-fi gratuito, giornali e prima colazione. L’attraversata dura circa 3.30 si parte alle ore 09.00 (se non diversamente indicato) e si arriva alle 12.30. Oggi vi aspetta una delle traversate in traghetto più panoramiche del mondo, da Wellington a Picton attraverso i verdissimi Marlborough Sounds. Al vostro arrivo al porto di Picton, riprenderete lo stesso modello d’auto che stavate utilizzando nell’isola nord. Proseguimento via terra lungo la tortuosa strada panoramica n°6 Queen Charlotte, ricca di piccoli fiordi, spiagge e baie deserte, suggeriamo una sosta per il pranzo in zona Havelock , cittadina famosa per la produzione delle prelibate cozze verdi – una specialità che va assolutamente assaporata, proseguimento sino a raggiungere Nelson.
Un’intera giornata da dedicare alla scoperta dell’ Abel Tasman N.P. Nelson è il punto di partenza per la visita del parco nazionale Abel Tasman, una mecca per gli sport sull’acqua e le escursioni. Le acque limpidissime incontrano qui spiagge di sabbia dorata e insenature coperte di boschi. Noleggiare un kayak permette di raggiungere i luoghi più panoramici.
Inclusa entrata all’Abel Tasman National Park (Cruise/Walk – Open Day Pass).
Da Nelson ci si sposta verso la costa occidentale. La strada serpeggia per un paio d’ore tra i boschi, poi lambisce la costa in direzione Sud lungo spiagge selvagge e il tempestoso Mar di Tasman. In breve tempo si arriva a Westport, la base perfetta per il turismo avventuroso. Il menu comprende rafting nelle grotte, jet boating e trekking a cavallo. A Sud di Westport è la volta di Punakaiki, ed è un tratto di costa da togliere il respiro: la strada si infila tra onde crestate di bianco e scogli affilati da una parte, montagne ammantate di foreste dall’intenso verde dall’altra. Punakaiki è famosa per le Pancake Rocks e per i roboanti soffioni. Le Pancake Rocks, rocce stratificate che ricordano per la forma le tipiche frittelle – i ‘pancake’ appunto – hanno circa 30 milioni di anni. Il momento giusto per andare a vedere gli spettacolari soffioni di Punakaiki è durante le ore dell’alta marea. Gli indirizzi dove cenare: Punakaiki Crafts, con caffè e torta su tutti che si consumano in una galleria dove sono esposte opere di artisti locali – Wild Coast Café, vicino al Visitor Centre, la specialità sono i pancakes, pie e gelati. Punakaiki Tavern, menu da pub, con bistecche, pesce e pasta, e birra a volontà.
Oggi il viaggio vi riserverà forti emozioni. Senza nulla togliere a Punakaiki, il clou della giornata è il viaggio in se, inteso come paesaggio in movimento. La statale SH6, da Puankaiki e Hokitika è considerata (da Lonely Planet) uno dei 10 dieci migliori itinerari automobilistici di tutto il pianeta: un tratto di costa sferzato dalle onde, con splendidi panorami sul Mar di Tasmania. Il primo paesino che incontrerete è Greymouth un villaggio di mare, dalla lunga storia di estrazione dell’oro. Si tratta del maggiore centro della costa occidentale, famoso per gli eccezionali look out sull’ oceano. Proseguendo verso sud si raggiunge l’insediamento di Hokitika che risale al 1860, quando fu scoperto l’oro sulla costa occidentale. Per questo Hokitika ha ancora il carattere di una ‘città di frontiera’, anche se oggi la sua fonte di ricchezza è la pietra verde, ovvero la giada neozelandese. Riprendete la strada verso Sud fino alla destinazione della serata: il Franz Josef, cuore della regione dei ghiacciai. Il territorio che collega i ghiacciai a Hokitika è prevalentemente agricolo, ma con una vena selvatica. Dipenderà da cosa preferite. Se volete affrontare questa giornata in tutta calma prendendovi i vostri tempi e fermandovi lungo la strada, arriverete a Franz Josef nel pomeriggio, mentre se vorrete prevedere l’escursione alla base del ghiacciaio (non inclusa facoltativa) dovrete partire di prima mattina per essere a Franz Josef in tempo utile per l’escursione Ice Explorer Tour che parte alle 12.15 dal Fraz Josef Glacier Guides, all’ indirizzo 63 Cron Street.
GHIACCIAIO DI FRANZ JOSEF, originariamente chiamato Victoria, dal nome della regina Victoria d’Inghilterra, il ghiacciaio venne poi ribattezzato nel 1865 “Franz Josef” dal geologo Julius Von Haast in onore dell’Imperatore d’Austria, sua terra natale. I colori del ghiacciaio tendono al blu/verde ed il ghiaccio, a parte brevi periodi di crescita, è generalmente arretrato del 1865. Una breve passeggiata dal parcheggio sino alla base del ghiacciaio vi darà immediatamente l’idea dell’ immensità di quest’ultimo. La cittadina di Franz Josef si trova a 5 Km. dal ghiacciaio e vive soltanto di turismo e scambi commerciali.
Proseguite verso Sud lungo la costa. A questo punto dovrete cominciare ad ammettere che è davvero uno dei viaggi su strada più belli al mondo. La bellezza dei paesaggi e la loro incontaminata purezza vi lasceranno senza fiato. Nel giro di un paio d’ore si raggiunge Haast. Girate a sinistra e dirigetevi verso l’entroterra e la città immersa nella natura di Makarora. Ora che vi siete lasciati alle spalle i tornanti del passo di Haast, è il momento migliore per rifocillarvi e fare il pieno prima di affrontare l’ultima tappa del viaggio odierno. Farà preso la sua comparsa l’estremità settentrionale del lago di Wanaka, seguita a breve distanza dal lago Hawea e dalla cittadina di Wanaka. La via più breve per Queenstown è quella che attraversa il rilievo del Crown Range per Cardrona , è certamente una strada dai bellissimi panorami, ma è una strada difficile di montagna serpeggiante molto pericolosa, e chi la percorre non ha copertura assicurativa (viene invalidata per questo tratto di strada) da parte delle compagnie di noleggio. Pertanto prendete la State Highway 6 che costeggia il fiume Clutha, il lago Dunstan e il fiume Kawarau via Luggate e Cromwell. Si potranno vedere i vigneti della zona di Gibbston e prima di arrivare a Queenstwon e svoltando a sinistra c’è il famoso ponte sul Kawarau River, dove si narra che sia nato il bungee jumping. Arrivo in città e sistemazione nell’hotel prescelto.
Direttamente dal paese a partire dalle ore 09, è inclusa l’ascensione con cabinovia “Skyline Gondola” . La stazione è in paese e apre alle 09.00 e l’ultima corsa di discesa è alle 20.45. Si sale per 450 metri fino la cima del monte Bob’s Peak, dal quale si ha una vista a 220 gradi su: Coronet Peak, The Remarkables, Walter Peak, Cecil Peak, Queenstown e il lago Wakatipu .. davvero spettacolare !!, Nella stazione troverete un ristorante, bar e un mini market A Queenstown non ci si annoia, oltre le innumerevoli attività sportive “out-door” , la città offre tantissimi ristoranti, locali alla moda, atelier, caffè e negozi. Particolarmente interessante per tutti gli amanti della montagna, lo shopping per l’abbigliamento outdoor, sky trekking, di marchi neozelandesi. Serata a disposizione nella vivace night life di Queenstown.
Giornata intesa e ricca di emozioni. Per percorrere il tragitto con tutta calma prevedendo delle soste, partite di prima mattina, la vostra meta è Milford Sound, da dove vi imbarcherete per un interessante crociera nel fiordo. Questa di oggi è una delle strade più belle della Nuova Zelanda. Proseguite per Te Anau, vi lascerete alle spalle Queenstown in direzione sud lungo la strada che abbraccia le rive del lago, offrendo magnifiche vedute. Prevedete una sosta a Kingston, dove potrete ammirare un vecchio e caratteristico treno a vapore. La strada che porta a Te Anau è caratterizzata da fiumi ruggenti e dagli splendidi paesaggi d’altopiano. Te Anau è un piccolo centro sito sulle rive del lago omonimo. La prima parte del tragitto si snoda in una campagna relativamente placida; da cui si passa a una foresta di faggi all’ingresso del parco nazionale del Fiordland. Seguite le indicazioni che portano a due destinazioni altamente suggestive, tanto quanto lo sono i loro nomi: la Avenue of the Disappearing Mountain (‘via della montagna che svanisce’) e i Mirror Lakes (‘laghi a specchio’). Una volta oltrepassato l’Homer Tunnel vi troverete nel Milford Sound, un incredibile fiordo lungo 22 chilometri e dominato dalla cima nota come Mitre Peak. Arrivati a Milford dovrete recarvi al molo dove ci sono gli uffici della Real Journeys Milford Sound Nature, dove è prevista una mini crociera che parte alle ore 12.55. Verrete avvolti da uno scenario naturalistico imponente … la nave si incunea in una lingua di mare protetta da maestose pareti di roccia, su tutte svetta Mitre Peak (1683 metri) , racchiudono e proteggono una lingua di mare alimentata da maestose cascate che riversano acqua di sorgente nel fiordo. Quando arriverete nei pressi della cascata di Bowen, siate lesti nell’immortalarla. Durante la navigazione non di rado si riescono a scorgere branchi di foche e di delfini che qui trovano un habitat perfetto per la riproduzione e per la caccia. Pranzo a picnic incluso. Al termine della crociera di circa 3 ore, riprendete la strada da dove siete giunti, ma risparmierete 185 km, per la vostra località per questa sera è la sonnecchiosa e solitaria Te Anau.
Purtroppo per gli amanti del trekking non c’è abbastanza tempo per intraprendere il Kepler o il Routeburn Track; una delle nove grandi camminate della Nuova Zelanda, avrete però tempo di visitare le “ Cavern House” o le “ Glowworm Caves, un tempo citate solo dalle leggende Maori. Scoperte solo nel 1948, sono accessibili unicamente in barca , sono una rete di grotte dell’ estensione di 200 metri con cascate, rocce scolpite e mulinelli e nella sua parte più interna popolata di glowworm: un posto davvero magico !!. La prima escursione (non inclusa) parte alle 14.00 e dura circa 2 ore e 30 minuti. Partenza per Dunedin. Prendere State Highway 8 in direzione di Cromwell e poi di Milton passando per Alexandra. Arrivati a Milton prendere State Highway 1 che vi porterà direttamente a Dunedin. Da non mancare una fermata in uno dei numerosi negozietti di frutta che si trovano lungo la strada, in particolare a Cromwell. A Dunedin da non mancare la piazza denominata Octagon per la sua caratteristica forma ottagonale, la stazione ferroviaria: una maestosa costruzione che, secondo la pubblica opinione, è la più fotografata stazione del mondo. Per i più curiosi una visita alla birreria più antica del paese, la Speight’s, il cui slogan e’ appunto “the pride of the south” (l’orgoglio del sud), mentre i golosi potranno cimentarsi nella visita alla Fabbrica del Cioccolato Cadbury.
DUNEDIN – anche chiamata “Edimburgo del Sud” (Dunedin è la traduzione celtica del nome Edimburgo), Dunedin fu fondata da coloni scozzesi che vi approdarono nel 1848 la più “nostalgica” delle città neozelandesi.. Città con forte influenza architettonica vittoriana, Dunedin è caratterizzata da numerose torri, tetti a ghimberga, guglie ed edifici in pietra. Dunedin possiede inoltre una ricca fauna autoctona: colonie di albatri e pinguini dagli occhi gialli, pinguini azzurri e lontre marine.
Una deviazione piacevolissima sulla costa settentrionale è Otago Harbour un rifugio e l’habitat per svariate specie animali autoctone come i pinguini gialli, otarie orsine, leoni, foche, e le vere star della penisola, gli albatri reali, unica colonia al mondo sulla terra ferma, tutti visibili dal pittoresco porto della penisola. Riprendete la Statale State Highway 1 in direzione di Oamaru (nord), dopo circa 80 km seguite le indicazioni per le Moeraki Boulders, e la spiaggia di Koekohe Beach, Da tempo oggetto di curiosità, i boulders sono massi grigi di diverse dimensioni a forma perfettamente sferica e sono disseminati su un tratto di spiaggia di circa 50 metri. Si formarono sul fondo marino oltre 60 milioni di anni fa in seguito alla graduale stratificazione di sali di calcio attorno ad un nucleo solido. Secondo la leggenda maori, i massi rappresentano cesti di cibo di una delle grandi canoe con cui i Maori giunsero in Nuova Zelanda. Oltrepassata la cittadina di Oamaru, continuate sulla statale 1 fino a Timau conosciuta per la estesa architettura vittoriana e eduardiana, dove si trova Caroline Bay dal paesaggio costiero pittoresco. Continuate percorrendo la Statale 1 fino a destinazione Tradizionalmente la più inglese tra le città della Nuova Zelanda, con la imponente cattedrale anglicana che si erge dalla piazza centrale, i punt (piccole imbarcazioni dal fondo piatto) che scivolano sull’Avon River e i tram che sferragliano lungo Worcester St. Ma non fermatevi alle apparenze e scoprite una Christchurch più dinamica che si riflette nei vicoli e nelle piazze restaurate nei dintorni di Lithfield St, nei caffè alla moda di High St e nell’immenso orgoglio dei suoi cittadini per l’Arts Centre un gruppetto di splendidi edifici neogotici splendidamente conservati a Worcester St: ingresso libero.
Rilascio dell’auto in aeroporto e imbarco sul volo per l’Italia. Transito con cambio aeromobile nell’aeroporto di riferimento a seconda della compagnia con cui si vola.
Pasti a bordo. Arrivo a destinazione e termine del viaggio
Approfondimenti sul Paese:
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Prezzi e date:
20 giorni – 16 notti
partenze individuali giornaliere dai maggiori aeroporti italiani, minimo 2 partecipanti
Quote per persona a partire da *:
partenze giornaliere | categoria SILVER | categoria GOLD | ||||
in doppia | in singola | in 3° letto | in doppia | in singola | in 3° letto | |
dal 01 ottobre al 31 dicembre 2024 | € 4.500 | € 5.980 | € 4.350 | € 5.200 | € 6.700 | € 5.000 |
dal 01 gennaio al 11 marzo 2025 | € 4.500 | € 5.980 | € 4.350 | € 5.200 | € 6.700 | € 5.000 |
* Le quote riportate in tabella sono da intendersi “indicative” e soggette a riconferma al momento della prenotazione in base alle effettive disponibilità ed ai vettori aerei utilizzati
Quota individuale di gestione pratica: € 95
Tasse aeroportuali: da quotarsi in base al vettore aereo utilizzato
Assicurazione annullamento-medico-bagaglio: da quotarsi in base al costo totale del viaggio
La quota comprende:
- Voli in classe economica dai principali aeroporti italiani
- 16 pernottamenti in hotel di categoria Silver 3* o Gold 1° cat./4*
- Colazioni (se l’hotel la prevede), 1 pranzo a picnic Milford Sound, 1 cena presso Tamaki Maori Village
- Noleggio auto: 14 giorni, compagnia Budget categoria Intermediate “standard”
- 1 pranzo a picnic Milford Sound
- 1 cena presso Tamaki Maori Village
- Interislander ferry da Wellington a Picton
- Auckland: tkt ascensione Sky Tower
- tkt Abel Tasman National Park: Cruise/Walk – Open Day Pass
- Queenstown: Milford Sound Cruises, ascensione con cabinovia “Skyline Gondola”
- Rotorua: Te Puia Maori Village con cena
La quota non comprende:
- tasse aeroportuali
- carburante, pedaggi, parcheggi
- bevande e pasti non menzionati
- mance ed extra di carattere personale
- assicurazione annullamento-medico-bagaglio
- quota individuale di gestione pratica
- tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota include”
Formalità d'ingresso:
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER L’INGRESSO NEL PAESE:
Passaporto: necessario con validità residua, rispetto alla data prevista per la partenza dalla Nuova Zelanda, di almeno 3 mesi, oppure di un mese, se l’Autorità’ di rilascio del passaporto ha una propria Rappresentanza diplomatico-consolare nel Paese (per approfondimenti, v. sito: https://www.immigration.govt.nz/new-zealand-visas/options/visit/explore-visitor-visa-options).
Per coloro che intendono viaggiare in Nuova Zelanda dopo il 1 Ottobre 2019 e che non posseggono un visto di residenza per il Paese sarà necessario richiedere una “Electronic Travel Authority” (NZeTA). La NZeTA dovrà essere richiesta prima di partire (si suggerisce di richiederla almeno 72 ore prima della partenza), avrà una validità di 2 anni ed costo variabile fra 9 e 12 NZD. A tale cifra dovrà aggiungersi un ammontare pari a 35 NZD a copertura dell’International Visitor Conservation and Tourism Levy. ). L’ETA sarà richiesta a tutti i viaggiatori in transito in Nuova Zelanda anche qualora quest’ultima non fosse la destinazione finale del viaggio. Per maggiori informazioni si rimanda al seguente link: https://www.immigration.govt.nz/about-us/what-we-do/our-strategies-and-projects/eta-new-requirements
Per informazioni aggiornate, suggeriamo di consultare il sito VIAGGIARE SICURI
Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare l’Approfondimento “Documenti di viaggio – documenti per viaggi all’estero di minori”.
Visto d’ingresso: dal 1° novembre 2010 è entrata in vigore la nuova legge locale sull’immigrazione. Per i connazionali che intendano recarsi in Nuova Zelanda per turismo o affari per periodi di permanenza non superiori ai 90 gg. non è necessario il visto, ma sono richiesti alcuni requisiti (es. biglietto di a/r, disponibilità monetaria per il proprio mantenimento). Si consiglia pertanto di informarsi preventivamente al riguardo presso il proprio agente di viaggio, presso l’Ambasciata o il Consolato della Nuova Zelanda presenti in Italia oppure presso il competente Ufficio dell’Immigration https://www.immigration.govt.nz/migrant/general/aboutnzis/contactus/. Il visto è comunque obbligatorio per coloro che si recano nel Paese per motivi di altra natura (lavoro, studio, etc.) ed è rilasciato dalle competenti Autorità per l’Immigrazione neozelandese: https://www.immigration.govt.nz/
In lieve aumento sono i casi di respingimento alla frontiera per vari motivi. Tra questi, non solo il possesso di sostanze stupefacenti, ma anche il semplice riscontro del loro frequente uso. Altro motivo è costituito da comportamenti che possono dare adito a dubbi circa la genuinità dei motivi per cui il visitatore intende entrare nel Paese (es. la ricerca di un lavoro in Nuova Zelanda, senza avere un apposito visto di lavoro oppure il possesso di un biglietto aereo di sola andata ).
Si consiglia pertanto di consultare quali siano i requisiti richiesti per l’ingresso (anche temporaneo) in Nuova Zelanda, consultando il sito:
https://www.immigration.govt.nz/new-zealand-visas/options/visit/explore-visitor-visa-options
Dal 1 ottobre 2018 le autorita’ doganali neozelandesi possono chiedere a chi entra in Nuova Zelanda le password per accedere a dispositivi elettronici. Il rifiuto può essere sanzionato con un ammenda di 5.000 dollari NZ
Dal 1 ottobre 2019 coloro che si recano in Nuova Zelanda per turismo o affari per periodi non superiori a 90 giorni (che non richiedono visto di residenza) dovranno possedere una “Electronic Travel Authority” (NZeTA).
Formalità valutarie e doganali: in entrata ed in uscita dalla Nuova Zelanda ogni viaggiatore che possiede più di 10.000 NZ$ in denaro liquido (o l’equivalente di 10.000 NZ$ in valuta estera) deve compilare il Border Cash Report come parte delle procedure di entrata o sdoganamento, (“Financial Transactions Reporting Act 1996”).
La normativa imposta dal Ministero dell’Agricoltura sull’importazione di prodotti alimentari è molto severa. Si consiglia, prima della partenza, di informarsi presso l’Ambasciata neozelandese in Italia.
Per ulteriori informazioni, consultare i seguenti siti
www.biosecurity.govt.nz
www.immigration.govt.nz
www.customs.govt.nz
www.nzfsa.govt.nz