POLINESIA, ISOLE COOK

Isole Cook

durata del soggiorno: libera
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Il Viaggio

Atiu, nota anche come Enuamanu (letteralmente, “terra degli uccelli”), è un’isola situata 187 chilometri a nordest di Rarotonga, nel gruppo delle isole Meridionali nell’arcipelago delle isole Cook. Con i suoi bei panorami, le magnifiche spiagge e la scarsità di turisti, Atiu è forse il più bel tesoro nascosto delle Isole Cook …

La quotazione del volo e dell’itinerario del viaggio sono preparati su misura e secondo le specifiche esigenze del cliente, data la specificità della destinazione e delle varie possibilità di visite e soggiorni nei vari arcipelaghi Polinesiani.

L'isola:

Atiu e Rarotonga sono collegate da diversi voli al giorno; Atiu è anche servita regolarmente dalle navi mercantili che accettano a bordo i passeggeri.

Atiu è anche una curiosità geologica: è infatti circondata da un anello di coralli fossilizzati e rialzati (un fenomeno detto makatea) largo un chilometro che, insieme alla collina alta 70 m con la cima piatta, fa assomigliare l’isola a un cappello con la tesa bassa e piatta. Fatta eccezione per Taunganui Harbour, dove l’acqua è profonda e limpida, non ci sono molti altri posti adatti al nuoto, me le belle spiagge sono l’ideale per passeggiare e prendere il sole. Molte distano solo un breve tratto dalla strada litoranea, ma per raggiungerne alcune bisogna camminare tra gli arbusti.

Pare che la Oravaru Beach, sulla costa occidentale, sia il luogo in cui approdò il capitano Cook …

  • LUOGHI DA VISITARE:

    Tra Tarapaku Landing e Oneroa Beach, sulla costa nord-orientale, ci sono le Three Grottoes (Tre Grotte), che si possono visitare solo quando il mare sul versante orientale dell’isola è calmo.

    Oneroa è un ottimo posto per trovare le conchiglie (o le scarpe vecchie, che sembrano concentrarsi tutte qui!). Con la bassa marea la laguna tra Takauroa Beach e Matai Landing si prosciuga a causa delle presenza di alcune doline, che diventano ottime per lo snorkelling. Nella fase di bassa marea si può anche camminare lungo la barriera corallina e raggiungere il Coral Garden, dove molti pesci tropicali rimangono intrappolati con il ritirarsi dell’acqua.

    La ripida strada che collega Tarapaku Landing con il Tengatangi Village attraversa piantagioni, campi di taro, macchie di papaie, makatea, foreste litorali e un lungo muro, il Vairakai Marae, costruito con 47 grandi pietre di calcare. Una volta arrivati in cima potete seguire un circuito che tocca i cinque villaggi dell’isola, tutti distanti un chilometro l’uno dall’altro.

    Da non perdere è il Fibre Arts Studio situato a Teenui, nel nord-ovest; si tratta di un laboratorio specializzato in tivaevae, le variopinte coperte che sono uno dei più famosi prodotti artigianali delle Isole Cook. Potete farvene fare una su misura oppure acquistare arazzi e borse.

    Verso l’angolo sud-orientale del circuito che collega i villaggi sorge la Atiu Island Coffee Factory, dove potete assistere alle varie fasi di produzione del caffè, dalla sgusciatura dei baccelli alla tostatura e all’imballaggio. Sono anche offerte la visita della piantagione e la degustazione.

    Sulla makatea vi sono decine di grotte, molte delle quali possono essere esplorate; è preferibile però ingaggiare una guida perché si corre il rischio di perdersi.

ATIU VILLAS HOTEL:

Cat. 3 stelle
L’ubicazione di Atiu Villas, alla periferia dei villaggi centrali, offre un ambiente tranquillo e rilassante circondato da un ampio giardino tropicale, campi di ananas e una vista su una valle ricoperta di giungla che arriva all’oceano. È solo una breve passeggiata per le spiagge di sabbia bianca della costa meridionale.

Le 6 ville Atiu sono uniche: in stile chalet, sono realizzate quasi interamente con legni e materiali locali e presentano legni lucidati di mango, cocco, arachidi rosse, acacia, cedro, prugna di Giava e molti altri alberi tropicali. Ogni villa ha una veranda privata, angolo cottura, bagno, bollitore per tè e caffè; possiede inoltre una caratteristica che non si vede spesso altrove: una dispensa completamente fornita che gli ospiti possono utilizzare, pagando alla partenza per ciò che consumano. Le dispense sono ben fornite di latticini, bevande, cibi confezionati e in scatola. Le ville hanno diverse configurazioni e possono ospitare da 2 a 6 persone.

C’è molta acqua e ogni villa ha un approvvigionamento di acqua calda solare. Elettricità, internet wifi e acqua funzionano 24 ore al giorno. I padroni di casa vi aiuteranno a organizzare il trasporto, i tour, le attività o il completo relax.

Un ristorante e bar serale in loco serve cene di 2 portate (esclusa la domenica).

Atiu Villas dispone di una piscina, un campo da tennis,  wifi gratuito e noleggio di auto, scooter e biciclette.

Prezzi su richiesta.

Le altre isole Cook:

Le altre isole del “Northern Group” e “Southern Group” sono difficilmente raggiungibili se non avendo molto tempo a disposizione per organizzare i trasferimenti in barca o aereo dall’Isola di Rarotonga o di Aitutaki.

E’ comunque possibile visitare le isole, compatibilmente con la scarsa frequenza e disponibilità dei trasferimenti.

Le altre isole del Southern Group che contano pochi abitanti (a volte nessuno) sono: Nassau, Takutea, Manuae e Mitiaro.

Le altre isole del Northern Group che contano pochi (o nessun) abitanti sono: Penrhyn, Rakahanga, Manihiki, Pakapuka.

  • PALMERSTON - "Southern Group" (Isole Meridionali)

    Palmerston è il primo atollo su cui il capitano Cook ha messo piede all’arrivo nell’arcipelago. Egli scoprì l’isola nel suo secondo viaggio, nel 1774 e la chiamò la piccola e remota isola “Palmerston”, il primo ministro della Marina. L’antico nome si suppone fosse Avarau, che indica 200 porti.
    L’isola è talmente remota che fu indicata sulle mappe solo nel 1969. Intorno alla barriera corallina ci sono 6 gruppi di isolotti corallini, North Island, Lee To Us, Leicester, Primrose, Toms and Cooks.

  • MANGAIA - "Southern Group" (Isole Meridionali)

    Mangaia, la più meridionale delle isole Cook. Il primo europeo ad avvistarla fu il capitano Cook nel 1777, ma gli indigeni si mostrarono piuttosto ostili. In effetti gli abitanti di Mangaia hanno sempre avuto la fama di essere poco socievoli, fama che conservano ancora oggi. Ma l’isola è comunque bella, ed è dominata dal Rangimotia, una collina alta 169 metri, ed è circondata da una barriera corallina molto vicina alla riva.

  • MAUKE - "Southern Group" (Isole Meridionali)

    L’isola di Mauke, dove le costruzioni più antiche denotano l’influenza dei navigatori cileni un tempo frequentatori dell’isola. Gli abitanti di Mauke hanno dovuto subire nella loro storia anche le scorrerie degli atiuani: l’isola era famosa in tutto il Pacifico meridionale per la bellezza delle donne, così i guerrieri di Atiu vi facevano frequenti incursioni e, se le donne erano di loro gradimento le sposavano, altrimenti le mangiavano. Spiagge bianchissime sono la principale caratteristica dell’Isola.

  • SUWARROW - "Northern Group" (Isole Settentrionali)

    L’atollo di Suwarrow è uno dei più famosi delle Isole Cook grazie al lungo periodo che vi trascorse in solitudine lo scrittore neozelandese Tom Neale. I sei anni che egli passò qui in eremitaggio portarono alla creazione di An Island to Oneself, diventato ormai un classico della letteratura sui Mari del Sud. La camera di Neale è ancora arredata come quando la occupava lui. I visitatori che giungono a bordo dei loro panfili scrivono il loro nome sul diario lasciato nella stanza; di tanto in tanto arriva anche qualche pescatore di perle proveniente da Manihiki. Suwarrow è particolarmente famoso tra i velisti perché è uno dei pochi atolli delle Cook settentrionali con una laguna accessibile; la laguna è grande, ma le isole sono molto piccole e basse. Talvolta gli uragani sollevano onde che travolgono le isole coprendo completamente anche quelle più alte; è ciò che accadde nel 1942 durante il soggiorno a Suwarrow dello scrittore Robert Dean Frisbie, che sopravvisse insieme agli altri membri del suo gruppo legandosi alle piante. Oggi sull’isola vive solo un custode con la sua famiglia. L’unico modo per raggiungere Suwarrow è approfittare di una delle rarissime imbarcazioni che fanno servizio per l’atollo oppure venire con un panfilo privato.

Approfondimenti sul Paese:

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Formalità d'ingresso:

ISOLE COOK: Informazioni utili
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DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER L’INGRESSO NEL PAESE:

Passaporto: necessario, con validità di almeno sei mesi oltre il termine del periodo di soggiorno.

Per informazioni aggiornate, suggeriamo di consultare il sito VIAGGIARE SICURI

Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare l’Approfondimento “Documenti di viaggio – documenti per viaggi all’estero di minori”.

Visto d’ingresso: non è necessario per soggiorni di non oltre 31 giorni, ma bisogna essere in possesso di biglietto aereo andata/ritorno, sufficienti mezzi finanziari e passaporto con validità di almeno sei mesi oltre il periodo previsto per il soggiorno. Si consiglia in ogni caso di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Formalità valutarie e doganali: nessuna, Non ci sono limiti all’importazione ed all’esportazione di valuta. E’ vietato invece importare frutta, carne, bestiame, narcotici, materiale pornografico, armi da fuoco, munizioni. Prima della partenza informarsi presso una Rappresentanza Diplomatica del Paese  sui prodotti agricoli che si possono importare od esportare.

Legislazione matrimoniale: si ricorda ai connazionali che programmano il proprio matrimonio alle Isole Cook che la legislazione locale non prevede la possibilità di scegliere il regime patrimoniale di separazione dei beni. Si suggerisce di contattare con congruo anticipo il proprio Comune di residenza per verificare gli adempimenti da seguire per la corretta trascrizione del matrimonio in Italia.