STATI UNITI
Downeaster: il New England in treno
Il Viaggio
Il Downeaster è un treno passeggeri intercity che opera 5 corse a/r tra Boston (Massachusetts) e Portland (Maine), con tre corse a/r che raggiungono Brunswick (Maine) passando da Portland. Il treno è supportato dalla Northern New England Passenger Rail Authority.
Durante l’autunno – con il fogliame che cambia i colori producendo una gamma fugace di aranci, gialli, rossi e ocra – i passeggeri godono una panoramica straordinaria dai finestrini del treno. Si può esplorare la costa aspra del Maine e le incantevoli comunità storiche del New Hampshire. Si gustano succulenti astici, panini all’astice e zuppe di vongole. Si esplorano spiagge atlantiche e si curiosa nelle botteghe. Si può salire su uno degli ultimi postali d’America per raggiungere un’isola delle Casco Bay Islands del Maine e soggiornarvi; si può andare in bicicletta, fare camminate, vivere in modalità rilassata assaporando la natura e le brezze oceaniche.
Per godere l’esperienza in Massachusetts, New Hampshire e Maine si suggerisce di viaggiare da fine Aprile a fine Ottobre, durante la primavera, l’estate e l’autunno del New England. Il viaggio che suggeriamo, in cinque tappe, tocca una varietà di aspetti: storici, architettonici, gastronomici, marittimi e consente di abbinare anche un soggiorno a piacere in una o due isole della Casco Bay sulla quale si affaccia la città portale di Portland nel Maine. Tra terra e Oceano Atlantico si compone un viaggio che trova memoria nel tempo e che risulterà originale e rilassante.
Un suggerimento potrebbe essere come da itinerario riportato più sotto:
- Boston, MA: giorni e notti a piacere (suggerite 2 notti)
- Dover, NH: suggerita 1 notte
- Wells, ME: suggerite 2 notti (a scelta tra Kennebunk/Kennebunkport o York)
- Portland, ME: suggerite 2 notti in città e
- Casco Bay Islands, ME: suggerite 3 notti su una delle isole
- Freeport, ME: in giornata
- Brunswick, ME: suggerita 1 notte
- Boston, MA: suggerita 1 notte
Il viaggio può indicativamente durare tra le 12/13 notti a piacimento.
Le tappe del viaggio:
Il viaggio in treno: non si dorme a bordo del treno e si viaggia di giorno, scegliendo la fascia oraria ideale. In ogni stazione di arrivo c’è sempre un deposito di taxi. Le tappe non sono mai troppo lunghe e non esiste una carrozza ristoro, ma il Downeaster Cafe é disponibile su ogni treno, usufruendo di snack o bevande ai tavoli del caffè oppure portando il cibo al proprio posto. C’è spazio per i bagagli e le toilette si trovano su ogni carrozza, su ogni treno.
I posti a bordo del Downeaster NON sono assegnati; le poltrone sono reclinabili, c’è ampio spazio per la gambe, servizio Wi-Fi e prese per caricare cellulari o computer portatili (si ricorda di munirsi di convertitore con spina americana!). Esiste la classe business con maggior spazio, poltrone di pelle completamente reclinabili, giornali e bibite servite alla poltrona. In alcune tratte del viaggio il treno dispone di gruppi di sostenitori del treno, Trainriders/Northeast, che gestiscono un programma di volontariato assistendo i clienti a bordo, fornendo utili consigli sul treno e le stazioni e le città lungo il percorso.
La North Station di Boston contempla sale di attesa. Tutti i treni Downeaster ospitano passeggeri con difficoltà motorie, sono accessibili a sedie a rotelle, accolgono animali che assistono e sono disponibili a dare assistenza ai viaggiatori quando necessario.
Di seguito riportiamo le tappe riferite ad un suggerimento di viaggio, mentre più sotto è disponibile la sezione “Informazioni sul viaggio” dove si possono trovare descrizioni ed approfondimenti sui luoghi toccati. Il percorso può naturalmente essere variato a piacere
Il nostro viaggio ha inizio a Boston, capitale del Massachusetts e porta d’accesso a tutta la regione del New England.
Considerando la rotta ferroviaria verso nord a bordo del Downeaster di Amtrak in partenza dalla North Station della città, è bene trovare una sistemazione alberghiera in questa zona. North Station ci risulterà particolarmente conveniente poiché è anche una stazione della metropolitana sotterranea MBTA a Boston, con la Green Line e la Orange Line.
Le tre giornate a Boston sono in totale libertà senza dimenticare di dedicare tempo al Bulfinch Triangle costola vitale del quartiere del North End, uno dei più antichi degli Stati Uniti che accolse i primi residenti nel 1630. Qui sorgono due strutture che fanno parte della storia della città: la famosa ed antica Old North Church e la casa del patriota Paul Revere, oggi museo. Passeggiate per il North End che nel passato ha accolto ondate di emigranti, Irlandesi, Ebrei e Italiani che hanno messo le loro radici in terra americana lungo le sue antiche e strette strade. Oggi il North End è la Little Italy di Boston.
Durata tratta in treno da Boston, MA a Dover, NH: 1 hr 30 minuti di percorso.
Dopo aver ammirato Boston, si parte con il Downeaster alla volta del vicino stato del New Hampshire, effettuando la tappa a DOVER. Il Dover Transportation Center è la stazione ferroviaria Amtrak a Dover, servita ogni giorno da cinque corse giornaliere di Downeaster. Una media di 150 passeggeri salgono o scendono a Dover ogni giorno, rendendola la seconda fermata più trafficata del New Hampshire. La stazione è a pochi passi dai negozi, ristoranti e gallerie d’arte del centro cittadino così come dalla passeggiata, la Riverwalk, lungo il Cochecho River. I designer del deposito ferroviario si sono ispirati alle stazioni dell’epoca vittoriana: da lontano la struttura sembra antica e si inserisce molto bene nel tessuto storico della città benché risalga al 2001.
Se capitate d’estate a Dover potrete anche usufruire delle celebrazioni del Cochecho Arts Festival, mentre si vi approdate d’autunno nel primo sabato d’ottobre, parteciperete all’Apple Harvest Day.
A soli 20 km a sud di Dover sorge la splendida cittadina di Portsmouth, gioiello coloniale della costa del New Hampshire, per un eventuale estensione del soggiorno in quest’angolo sud-orientale dello stato.
Durata tratta in treno da Dover, NH a Wells, ME: 18 minuti di percorso
Dopo aver trascorso la giornata e la serata a DOVER, il mattino successivo il Downeaster trasporta dal New Hampshire alla costa meridionale del Maine in soli 18 minuti, raggiungendo la località di WELLS.
Wells Regional Transportation Center è la stazione ferroviaria Amtrak di Wells, uno dei primi insediamenti coloniali inglesi del Maine, risalente al 1643. Durante le guerre tra Francesi e Indiani Nativi, a seguito di vendette da parte degli Indiani cacciati dalla costa per mano dei Francesi, Wells divenne il punto più a nord della costa del New England ove si parlava inglese. La cittadina costiera si trova nel centro della costa meridionale del Maine, a nord di Ogunquit e appena a sud di Kennebunk.
Durata tratta in treno da Wells, ME a Portland, ME: 40 minuti di percorso
Lasciata la costa meridionale del Maine, il Downeaster riparte da WELLS alla volta della bella città di PORTLAND, affacciata sulla Casco Bay.
La più popolosa città dello Stato, con oltre 65.000 abitanti, mette la firma alla regione con una miscela di avventura artistica e all’aria aperta, con stile e un tocco di sofisticatezza, pur rimanendo genuina a poco pretenziosa e, come si dice localmente: ” un luogo dove la flanella grigia e la flanella scozzese possono coesistere”.
A Portland per armonizzare al meglio il soggiorno costiero autentico nel Maine, si alloggia al Portland Harbor Hotel, idealmente situato nel cuore dell’Old Port District, pervaso di storia e fascino. È un boutique hotel con camere e suite moderne, ben arredate e decorate, ispirandosi a motivi nautici, all’arte ed artigianato locale. a Pochi passi si trovano eccellenti ristoranti, negozi eclettici, gallerie d’arte e l’intrigante sfaccendare del porto. Si esplorano le antiche strade di ciottolato e si approfitta delle biciclette gratuite dell’albergo.
Lasciata Portland ci attende l’arcipelago delle Casco Bay Islands. Per chi ama l’andar per mare, gli incontri con giocose foche e pulcinelle di mare – puffin – si può esplorare la costa a bordo di una barca. Basta salire su un mail boat della Casco Bay Lines, che opera tutto l’anno passaggi sulle diverse isole che costellano la baia di Portland. Le si vedono al largo della costa di Portland, le luci scintillano sull’acqua dai piccoli villaggi che sono esistiti da generazioni.
Chebeague Island è l’isola più grande delle Casco Bay e sede di numerose case e residenze private.
L’altra isola che suggeriamo è Great Diamond Island, inizialmente un ritiro per artisti visitato dai grandi letterati americani Henry Wadsworth Longfellow e Harriet Beecher Stowe, poi convertito a base militare durante la guerra Ispano-Americana, per difendere Casco Bay. L’isola fu base militare dalla fine del 19° secolo fino a dopo la II Guerra Mondiale. Esistono ancora le batterie di artiglieria costiere in cemento, abbandonate nei boschi a est dell’isola. Il Fort McKinley Historic District è nel National Register of Historic Places.
Durata tratta in treno da Portland, ME a Freeport, ME: 30 minuti di percorso
Lasciate le isole, si ritorna sulla terra ferma per riprendere il treno Downeaster a Portland e proseguire la corsa per raggiungere FREEPORT in soli 30 minuti.
Dalla piattaforma ferroviaria pochi i minuti a piedi per ritrovarsi nel villaggio tra la miriade di negozi che costituisco uno degli outlets più divertenti per fare shopping. Cercate l’equipaggiamento tecnico per le vostre attività outdoor? Il famoso marchio del Maine L.L.Bean ha proprio il suo negozio principale a Freeport, aperto 24h, 365 giorni l’anno! In questo gigantesco emporio c’è anche un laghetto con trote, un caffè e un centro per personalizzare i propri capi con monogrammi, oltre allo spaccio aziendale per trovare merce scontata.
Durata tratta in treno da Freeport, ME a Brunswick, ME: 15 minuti di percorso
Effettuato lo shopping, il treno conduce in 15 minuti all’ultima tappa nel Maine, BRUNSWICK. Questa cittadina è la porta d’accesso alla regione MidCoast dello stato ed è la sede del rinomato Bowdoin College con uno dei più antichi musei d’arte degli Stati Uniti. Approfittatene per scoprire buona parte del suo vasto patrimonio costituito da oltre 15.000 reperti di epoca antica e moderna. La collezione di schizzi su carta e fotografie è ampia e variegata, vantando 8.000 lavori che rappresentano artisti quali Rembrandt, Rubens, Callot, Goya, Manet, Picasso e Warhol. Tra i tesori del museo anche significative opere di artisti del 19° e 20° secolo: Mary Cassatt, Thomas Eakins, John Sloan, Rockwell Kent, Marsden Hartley e Andrew Wyeth, ed un archivio di ricordi dello studio del pittore Winslow Homer nel Maine. Le opere di questo famoso artista americano – Winslow Homer – sono fortemente presenti; il suo amore per il mare è il principale soggetto delle sue tele che l’ha reso famoso tra i grandi pittori americani. Impressionanti anche le sue tele dedicate alla Guerra Civile, schizzi, acquarelli ed oli. Il museo ha accesso gratuito ed è un’istituzione per l’insegnamento, rendendo le opere disponibili a studenti, ricercatori e appassionati d’arte.
Anche Brunswick ha antiche origini risalenti al 1628. Nasce quale comunità di costruttori di barche, manifatturieri e mercanti. La sua vibrante Maine Street è molto attiva nell’arte, intrattenimento e cultura, oltre a conservare tutta la quintessenza dello charme del New England.
Per completare in bellezza il soggiorno nel Maine, si dorme al The Brunswick Hotel and Noble Kitchen + Bar, ubicato in posizione fenomenale in pieno centro città, convenientemente al limitare del Bowdoin College. Riserva camere arredate con cura, con interni in stile ed un eccellente ristorante. Nelle immediate vicinanze si trova proprio la stazione ferroviaria sulla Station Avenue adiacente il Bowdoin College, di fronte al Brunswick Hotel; questa bella stazione dispone del Brunswick Visitors Center, ristoranti e pub.
Durata tratta in treno da Brunswick, ME a Boston, MA: 3 hr 35 minuti di percorso
Il mattino successivo il treno rientra verso Boston in 3 hr e 35 minuti di viaggio. Giunti a Boston non rimane che godere dell’ultima giornata e nottata in città, prima di ripartire dal Logan International Airport per tornare a casa o proseguire per la tappa successiva.
Approfondimenti sulle tappe:
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BOSTON, MASSACHUSETTS
Per i tre pernottamenti a Boston si suggerisce di scegliere a piacere tra quattro strutture alberghiere comode per dislocazione, a pochi passi dalla stazione e certamente molto confortevoli. Il CitizenM Hotel ad esempio: sorge nel nuovissimo complesso Hub on Causeway ed è un albergo colorato ed artistico. In ogni camera disporrete di TV a schermo piatto con film gratuiti, illuminazione gestita da MoonPad, doccia a pioggia, e ampie vetrate a tutta altezza. L’hotel ospita inoltre un soggiorno corredato da libri, opere d’arte eseguite appositamente e connessione WiFi fruibile senza alcun supplemento. Al mattino gusterete una colazione a buffet e tutti gli alloggi includono un frigorifero. Al CanteenM, operativo giorno e notte, vi attendono cibi e bevande, e il personale sarà lieto di assistervi 24 ore su 24 per fornirvi informazioni e consigli sulla zona. Altro stile, pur sempre moderno, è proposto dal classico Courtyard Boston Downtown/North Station, un marchio di fiducia della catena Marriott. Affascinante il boutique hotel The Boxer in un edificio del 19° secolo a forma a ferro da stiro nello storico Bulfinch Triangle. Ristrutturato, molto caratteristico, offre sistemazioni dallo stile contemporaneo con WiFi gratuito in tutte le aree, una palestra ben attrezzata e un centro business, il noleggio gratuito di biciclette e il ristorante Finch Restaurant con cucina americana moderna e piatti di ispirazione locale, con colazione, cena e cocktail disponibili durante tutta la settimana. Altra soluzione è proposta dal Kimpton Onyx Hotel, lussuoso hotel eco-compatibile che si trova nel quartiere italiano di North End, camere con docking station per iPod, TV a schermo piatto, lussuosa biancheria da letto e bagno con set di cortesia. Il Ruby Room serve colazione a buffet in stile europeo, cene e drink. La hall ospita un rinfresco serale a base di vini.
La città con la reputazione di “Atene d’America” per la sua intensa attività nell’istruzione e nella ricerca con oltre 100 college e università tra le quali Harvard, MIT, Boston College e la University of Massachusetts, la si scopre a piedi, poiché – diversamente da altre città statunitensi – è la America’s Walking City. Piccola, a misura d’uomo, è un connubio di passato storico e futuro innovativo. Affacciata sulla baia atlantica, coinvolge subito per le sue caratteristiche di eleganza, stile, pulizia, sicurezza e per i suoi abitanti, frugali, ma generosi in accoglienza. È una delle città più ricche di storia negli Stati Uniti e la sua storia è indissolubilmente intrecciata alle origini della nazione. La Shawmut Peninsula sulla quale è sorta la città, era in origine collegata alla terra ferma solo da una sottile striscia di terra, circondata dal Boston Harbor e da Back Bay, un estuario del fiume Charles River. Abitata dai nativi indiani d’America 7500 anni prima che giungessero i coloni europei, il primo insediamento iniziò nel 1625 con William Blaxton che la chiamò Trimountaine per la presenza di tre colline, delle quali oggi rimane Beacon Hill, quartiere tra i più affascinanti d’America. La città crebbe e divenne il più grande insediamento delle Colonie Americane fino al 1760. Nel decennio successivo Boston giocò un ruolo primario nella Rivoluzione Americana contro la Gran Bretagna e la storia narra di una molteplicità di eventi in luoghi che oggi sono effige storica: il Boston Massacre, il Boston Tea Party, le battaglie di Lexington, Concord e Bunker Hill. Proprio per la leadership rivoluzionaria e per le lotte dei cittadini per i diritti civili, Boston talvolta è anche chiamata “Cradle of Liberty” (Culla della Libertà). Dedichiamole almeno tre giornate piene esplorando anche Cambridge, oltre il fiume Charles, città degli atenei più famosi del mondo!
L’attuale North Station è il risultato della terza evoluzione storica ed architettonica ad occupare il versante settentrionale del Bulfinch Triangle nel quartiere storico del North End. La North Station e il Boston Garden aprirono nel 1928 in stile Art Deco, di moda ai tempi. Il Garden fu ideato per ospitare eventi d’ogni genere, anche sportivi, oltre a circhi e rodei, concerti musicali e raduni evangelici. Dopo svariati rifacimenti e migliorie, nel 1997 riapre al pubblico come TD Northbank Garden, sede delle squadre beniamine dei Boston Celtics (basket) e Boston Bruins (hockey su ghiaccio), di concerti dal vivo e grandi eventi nel corso dell’intero anno. Si trova proprio sopra la North Station; stazione e stadio occupano un edificio rettangolare. Il TD Garden è una delle icone di Boston coi suoi 19.600 posti, tre ristoranti privati, 90 suites, 1.100 posti club e tabellone segnapunti ad alta definizione da milioni di dollari e tecnologia LED a 360 gradi: al suo 5° e 6° piano si trova The Sports Museum con esposizioni che celebrano lo sport a Boston. Per completare l’opera, nel 2019 è stato inaugurato The Hub on Causeway, nuovissimo spazio di 140.000 m² che riesce ad unire sport, 18 punti ristoro diversi, musica dal vivo, negozi, appartamenti ed un hotel. Un complesso residenziale, di servizi ed intrattenimenti molto efficiente nel cuore di Boston.
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DOVER, NEW HAMPSHIRE
Molti alberghi di varia categoria e dimensione si trovano in città. Ma il Silver Fountain Inn, costruito nel 1871 nel cuore della città storica, fu dimora di quel Williams ingegnoso che fece spiccare il salto industriale a Dover. Solo nove le camere in questo elegante edificio vittoriano, eccellente esempio architettonico post Guerra Civile.
Se volete fare un’esperienza culinaria di riguardo, premuratevi di prenotare una cena semplicemente perfetta al ristorante Stages at One Washington. Lo Chef Evan Hennessey serve un menù degustazione che si evolve sempre nelle sue 8-10 portate a base di ingredienti di fattoria e di mare. L’avventura per il palato riflette la migliore tendenza gastronomica dell’attuale New Hampshire. Hennessey è stato riconosciuto dal James Beard Award tra i Best Chef Northeast. Il gusto sorpassa i confini di creatività ed arte in questo locale nascosto al terzo piano di uno storico edificio industriale.
Dover – fondata nel 1623 – è stata una delle quattro comunità coloniali lungo i 28 km di costa atlantica del New Hampshire: si può ben dire che è la comunità più antica dello stato! Le case furono costruite a Dover Point alla convergenza dei fiumi Cochecho e Bellamy, poi gli abitanti si spostarono attorno alla zona delle cascate Cochecho Falls per sfruttare l’energia idrica per attivare mulini e segherie; “Cocheco” non a caso è una parola di derivazione nativa degli indiani locali Pennacook e significa “acqua spumeggiante delle rapide” descrivendo bene la caduta di 10 mt. Qui sorsero segherie che lavoravano il legname tagliato dalle foreste del New Hampshire così richiesto dall’Inghilterra. Basta fare una passeggiata lungo le strade che contornano il centro città per ammirare caseggiati storici e numerosi esempi architettonici di diverse epoche e stili. Fu proprio l’energia del fiume che fece la fortuna dei cotonifici americani sorti a causa dell’interruzione dei commerci transatlantici per la guerra in atto con la Gran Bretagna (1812). Un giovane mercante locale di Dover – John Williams – riunì finanze per fondare la Dover Cotton Factory e la sua successiva espansione in Cocheco Manufacturing Company, che ha definito la caratteristica del lungo fiume cittadino e affidato un ruolo importante a Dover nella Rivoluzione Industriale. Le antiche fabbriche ottocentesche sono ancora intatte ed ospitano – dopo i restauri – imprese commerciali moderne e studi di artisti, alcune sono state trasformate in loft ed appartamenti. Fu in quell’epoca che la ferrovia Boston and Maine Railroad (B&M) arrivò a Dover dal sud e collegò direttamente con il porto internazionale di Boston a soli 100 km di distanza. Il treno eliminava tempo e lavoro necessario al carico sui rimorchiatori per trasferire delle merci tessili sui cargo navali. Seguiamo il Riverwalk dal centro città per ottenere una visione ravvicinata del fiume Cocheco River, linfa della città che ancora oggi fornisce energia idroelettrica. Si sale sulla Garrison Hill Tower per avere una vista a 360° della cittadina e delle vicine montagne. I fiumi che circondano la cittadina si prestano a esplorazioni in canoa o kayak; il Willand Pond scenografico si trova nel versante settentrionale e Little Bay all’imbocco dell’Atlantico. Numerosi sentieri per escursioni all’aria aperta ci avvicinano alla natura e alle tradizioni rurali di Dover.
Se si cerca qualcosa di più eclettico, si visita il Woodman Institute Museum, un complesso che ospita una singolare collezione di reperti e curiosità, con mostre di scienze naturali, storia e cultura. Un orso polare gigantesco accoglie all’ingresso, anticipando il fascino di manufatti di indiani nativi, un cannone di Napoleone, la sella di Abraham Lincoln in visita alle truppe poco prima del suo assassinio, spade ed armature, un serpente a due teste e l’ultimo coguaro ucciso nel New Hampshire, nonché una legge sulle imposte del 1771 emessa da Giorgio V e molto altro. C’è la casa del 1675 William Damm Garrison House, completa di arredi e suppellettili che mostra uno spaccato della vita coloniale nel New England.
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WELLS, MAINE
Wells conserva la sua reputazione di meta vacanziera, soprannominata “Friendliest Town in Maine” e anche Antique Capital grazie alle sue 25 botteghe di antiquari che si trovano sulla storica Route 1. A chi ama curiosare è un invito a scovare qualche tesoro: dalla gioielleria, ai dipinti, a sculture, mobilia e libri rari. Il Wells Auto Museum conserva una collezione di 80 auto classiche e d’epoca. Wells è famosa per le sue spiagge: quattro distese di sabbia Moody Beach, Crescent Beach, Wells Beach e Drakes Island Beach così facili da raggiungere proprio grazie alla strada ferrata; le spiagge di barriera divennero già nell’800 un ristoro vacanziero, oltre alla marina ed alla pesca ricreativa. Chi ama immergersi nella natura ha anche l’opportunità di percorrere i sentieri della Wells Reserve a Laudholm, al contempo centro di ricerca dell’habitat d’estuario e costiero lagunare. Dal Wells Regional Transportation Center esiste un comodissimo Shoreline Explorer Trolley che opera in stagione 7 distinti percorsi ed offre servizio di trasporto tra Wells, Sanford, Kennebunk, Kennebunkport, Ogunquit e York. È un sistema ideale per esplorare questa fascia costiera e beneficiare di ogni sua attrattiva. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Se si sceglie di soggiornare a YORK, la cittadina di mare più meridionale, si opta per la località costiera meno frequentata, circondata da residenze e con un porticciolo esente da troppo sviluppo. Da vedere: York Beach, York Village, York Harbor e Cape Neddick. Long Sands Beach è la spiaggia di sabbia bianca lunga oltre 3 km. e la Short Sands Beach è un’attrazione per i suoi intrattenimenti, negozi e ristoranti. Non manca il fiume York che si unisce alle acque atlantiche e sul quale si può andare in kayak tranquillamente. Dalle alture del Mount Agamenticus si domina la bella vista che abbraccia lo sguardo fino a Boston, al Mt. Washington nel New Hampshire, e Cape Elizabeth appena a sud di Portland. Una bella camminata o cavalcata per raggiungere i suoi 200 metri d’altezza, invita ad organizzarsi un picnic con vista! Ed è proprio York che conserva uno dei fari più iconici del Maine, il Nubble Lighthouse altrimenti conosciuto anche come Cape Neddick Light poiché sorge sulla punta di roccia Cape Neddick. È talmente fotografato per la sua naturale bellezza tanto che una sua immagine è stata selezionata come una delle 115 immagini più rappresentative del pianeta Terra inserite nel Voyager Golden Record, a bordo delle sonde spaziali Voyager 1 e 2 del programma Voyager per offrire un’immagine del nostro pianeta ai potenziali alieni.
A WELLS c’è un gruppo di case storiche che vantano almeno 300 anni, scrupolosamente convertite in alloggi di charme: York Harbor Inn. Qui si trovano tracce di storia in ogni dettaglio architettonico. Ognuna delle 61 abitazioni e sei cottage separati offre quel senso intimo di tradizione che ben si sposa con il relax e lo stile impeccabile degli arredi antichi. Tre i punti ristoro che possono soddisfare le esigenze del palato e dei distinti gusti. Dalla sala da pranzo del 1637 con vista sul mare, alla cantina del Ship’s Cellar Pub, che dispone dello stesso menù, a servito in un’ambientazione che ricrea la cabina di un veliero. La Chapman Tavern at Chapman Cottage offre spuntini che cambiano ogni stagione, serviti all’aperto sul patio.
Si può – in alternativa – scegliere di soggiornare a Kennebunk o Kennebunkport due località di villeggiatura famose della costa, colme di naturale bellezza, pittoresche, con soli 1200 abitanti tutto l’anno. Rimangono separati dal fiume Kennebunk. La Ocean Avenue, una delle sue strade più note, invita ad una passeggiata per ammirare le splendide case su un lato della strada e la distesa dell’Oceano Atlantico con le sue barche a vela, sull’altro lato. Si può anche scorgere l’imponente residenza estiva della famiglia Bush e la chiesa di St. Ann. Una delle caratteristiche della cittadina è Dock Square, posto perfetto durante l’estate, incastonato nel centro della località, colmo di pittoresche botteghe e gallerie d’arte, caffè e ristoranti.
The Kennebunks Art Walk si svolge ogni secondo venerdì del mese da giugno a dicembre, dalle 17.00 alle 19.00 e comporta una bella passeggiata lungo l’Art Trail dei Kennebunks; gallerie d’arte, studi d’artisti e boutique offrono accoglienza – open houses – sulla Dock Square e Ocean Ave, Lower Village Kennebunk e downtown Kennebunk sulla Main Street. Nell’imbarazzo della scelta per mangiare, The Clam Shack con l’attiguo mercato del pesce è uno dei simboli di Kennebunkport da oltre 50 anni. Un tempo il mercato del pesce era conosciuto come Shackford and Gooch, con l’attività iniziata negli anni ’30. Nel 1968 il capanno che si affaccia sul fiume Kennebunk River cominciò a servire pesce fresco da asporto e nel 2000 un nuovo proprietario ha rilevato capanno e mercato del pesce pur mantenendone le caratteristiche iconiche.
L’estate a Kennebunk e Kennebunkport è sinonimo di mare e spiagge: Colony, Parson’s e Mother sono le tre distese di sabbia disponibili. C’è abbondanza di escursioni in kayak e per mare; con Nick’s Chance Whale Watching Cruise si compie una gita di 4 ore e mezza per esplorare l’Oceano Atlantico ed avvistare balene. L’imbarcazione per il whale watching ha ampio spazio per consentire di fare foto e filmati mente si viaggia nel braccio di mare che è il nutrimento estivo dei cetacei. Se la durata vi sembra troppo lunga, potete sempre optare per New England Eco Adventures che in tre ore d’avventura marina consente di ammirare le balene da vicino, in un’imbarcazione più piccola, con atmosfera più intima, con meno gente a bordo. Ogni posto sulla barca consente una vista a 360° non perdendo quindi mai un istante di elettrizzante avventura. Si stima che sia quasi garantito l’avvistamento durante la stagione da giugno ad agosto. Altra ipotesi è la gita esplorativa ai fari di Boon Island lighthouse e Nubble Lighthouse durante un’escursione con tappe che toccano la Parson’s Beach, Ogunquit Beach, Perkins Cove, per arrivare fino al and Nubble Light. Poi si naviga per altri 10 km verso Boon Island Lighthouse. L’isola Boon Island è un’opera scenografica frequentata dall’avifauna e dalle foche, nelle sue acque basse. Offre ottime opportunità di vedere un faro operativo, accessibile solo dall’acqua. Poi si rientra a Kennebunkport incontrando le balene lungo il tragitto. Questo è un ottimo tour che regala emozioni a dir poco “oceaniche”: fari, fauna selvatica, splendidi scenari.
Se siete curiosi di reperti vintage, visitate il Seashore Trolley Museum a Kennebunkport : è il museo più antico e più grande del mondo di veicoli per il trasporto di massa. Mentre l’obiettivo principale della collezione sono i filobus, include anche treni a transito rapido, automobili interurbane e tram.
Si suggerisce di soggiornare al Nonantum Resort di Kennebunkport, la cui apertura risale al 1884. Delle sue originali 28 camere se ne sono aggiunte nel corso del tempo altre 80, accompagnate ad una piscina riscaldata all’aperto con bar e grill sul bordo dell’acqua. Una serie di attività adatte a tutta la famiglia: un’aragostiera, la gita in barca a vela e la pesca d’altura partono proprio dalla marina privata dell’albergo. Questo resort di classe si trova a pochi passi dai negozi e dai ristoranti della Dock Square.
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PORTLAND, MAINE
Nonostante la sua storia radicata nella tradizione marittima e marinara, ultimamente la tendenza all’high tech, la moda e la scena gastronomica danno continuità alla forte personalità di Portland che bilancia passato e presente. Il quartiere dell’Old Port è rinomato per le sue architetture del 19° secolo e per la vita notturna. L’industria marina è ancora importante e gioca un ruolo vitale con un lungomare attivo sia nella pesca che nel trasporto marittimo. Portland è anche uno scalo crocieristico nel New England. Fu chiamata così per l’isola di Portland in Inghilterra e, per contro, la città di Portland in Oregon prende il nome da Portland, Maine. Fu capitale del Maine nel 1820. La si scopre a piedi, poiché è una città che si presta a camminate con numerosi tour a piedi che ne narrano storia marittima ed architettonica.
Esplorate Wharf St. che è stata giudicata “America’s Prettiest Cobblestone Streets” da USA Today. Il suo storico lungomare sul porto è vivace e si trova in pieno centro città. Fra uno scatto fotografico e l’altro si ammirano i pescatori di astici che rientrano con il pescato giornaliero, le barche a vela che veleggiano nella Casco Bay e i gabbiani che si librano nell’aria.
Il suo Arts District che si concentra sulla Congress Street, è la sede del Portland Museum of Art. Il First Friday Art Walk è molto seguito e tutte le gallerie d’arte del centro cittadino e dell’Old Port aprono le porte accogliendo con snack e stimolando gli amanti dell’arte a curiosare alle prime ore della sera nei primi weekend del mese di venerdì.
Puntate verso la Middle e Temple Street nel downtown per trovare la statua dedicata al pescatore di astici: una commemorazione al legame intrinseco con il mare.
Ma Portland è anche il luogo del più longevo farmers market degli Stati Uniti, nato nel 1768 ed aperto da fine aprile fino a tardo autunno ogni mercoledì sulla Monument Square e di sabato al Deering Oak Park. Non è un caso che lo scenario culinario di Portland sia così accattivante; la rivista Bon Appetit non esita a definire la città “America’s Foodiest Small Town” e The Food Network la cita tra le cinque “Most Delicious Destinations.” Infatti, innumerevoli ristoranti, diner, caffè e pub costellano il suo tessuto urbano. Maine Foodie Tours è un tour a piedi alla scoperta della capitale culinaria del Maine mentre si esplora l’Old Port ed il lungomare. C’è anche un Maine Brew Bus per gli assaggi di birre artigianali e sidro. Gritty’s Brew Pub aprì nel 1988 quale primo pub birrificio artigianale dopo il proibizionismo ed ancora oggi è leader del settore. Tra le tante passeggiate in città, quella a Monjoy Hill regala bei panorami: la collina domina il downtown ed il porto a sud, la baia di Casco con le sue isole ad est e a nord e la Back Cove ad ovest. Qui nel 1807 fu costruita la torre segnaletica marittima sulla Congress Street, il Portland Observatory, unico nel suo genere in tutti gli Stati Uniti, con un telescopio e bandiere segnaletiche, veniva attivato uno scambio comunicativo tra navi e costa molte ore prima che le imbarcazioni entrassero in porto raggiungendo i moli. Questa torre è un National Historic Landmark. Sulla Eastern Promenade che circonda il quartiere ci sono vedute panoramiche, due fari e la struttura in pietra di Fort Gorges. Imperdibile la gita al Portland Head Light, faro storico a Cape Elizabeth, a sud della città: uno dei più fotografati al mondo, commissionato da uno dei quattro padri fondatori, George Washington, alto 24 metri poggia sulla roccia a ridosso del mare, all’entrata del principale canale d’accesso per le barche nel porto di Portland. Fu costruito nel 1791 ed è il più antico faro del Maine, gestito da United States Coast Guard. La casa del guardiano è oggi un museo marittimo di gran fascino, immersa nel Fort Williams Park. Ed è proprio in questa località di Portland – Cape Elizabeth – che nasce nel 1894 da una famiglia di emigranti irlandesi, John Martin “Jack” Feeney noto ai più come John Ford. Nonostante la sua vita trascorsa nell’industria cinematografica, non lasciò mai Portland, che visitava ogni anno, legato sentimentalmente alla sua città natale che giudicava ideale, ed alle sue origini irlandesi piene di valori. Una sua statua si erge nel quartiere di Gorham’s Corner, un tempo densamente popolato da immigranti irlandesi. Ford visse brevemente a Danforth Street non lontano dal luogo della sua statua, ma crebbe sulla Sheridan Street a Munjoy Hill. Il volto di Ford nella statua guarda in direzione di Center Street dove il padre gestiva un pub.
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CASCO BAY ISLANDS, MAINE
Si chiamano Calendar Islands poiché – apparentemente sono così tante da riservare la visita di un’isola ogni giorno dell’anno. La maggior parte di queste crociere durano da 1 a 3 ore. Ma senza dubbio la migliore esperienza è soggiornare su una o più isole e trascorrervi almeno un paio di notti. Finalmente ci si può scollegare dal ritmo della terra ferma e conquistare tutta la serenità e la calma delle atmosfere isolane, senza tralasciare comunque alcuni confort, abbandonandosi alle bellezze architettoniche e ai tramonti. Quest’esperienza rimane tra le favorite anche della gente locale, salpando a bordo del postale che effettua servizio cargo, posta e passeggeri a Little Diamond, Great Diamond, Long, Cliff e Chebeague Islands. È un sistema quanto mai unico e singolare di perlustrare per mare la Casco Bay; da 150 anni è la navigazione tradizionale in questa vasta baia. Scegliendo tra le tante opzioni disponibili, tre – almeno – sono le isole che possono egregiamente offrire ospitalità con alloggi più che decorosi, ricchi di reminiscenze storiche e favorevoli a soggiorni di scoperta nella natura, dolce far niente e generosi per scenari naturalistici con albe e tramonti meravigliosi.
Chebeague Island è l’isola più grande delle Casco Bay e sede di numerose case e residenze private. Quando si approda a Chebeague, si assapora immediatamente quella bella sensazione di calorosa atmosfera isolana. Tutto è a portata di mano, la comunità è semplice e ognuno si conosce. La gente ama attraversare quel breve lembo di sabbia che collega a Little Chebeague. A Chebeague sorge il Chebeague Island Inn situato in un edificio signorile del 1920 affacciato sull’Oceano Atlantico, a 3 minuti a piedi dal molo d’attracco del traghetto. Si erge su una collina con una vista sulla Casco Bay; è stato per vari anni, dal lontano 1880, la meta vacanziera di molte generazioni. Il suo restauro risale al 2004, ma per garantire la pace a lo stacco dalla quotidianità non ci sono televisioni o telefoni. La sua Great Room accoglie con un ampio camino e l’atmosfera così intima: posto ideale ove leggere un libro, rilassarsi o giocare una partita a dama o scacchi. L’ampio prato davanti alla veranda offre la veduta della baia: l’occasione per sorseggiare un cocktail, comodamente seduti su una classica poltrona Adirondack. Non manca certo lo spazio per una passeggiata, oppure per giocare a tennis al Great Chebeague Tennis Club o trascorrere una giornata in spiaggia sulla Hamilton Beach. La spiaggia di sabbia è proprio a pochi passi dall’Inn, equipaggiata con comode sdraio, teli da bagno, ombrelloni, una bottiglia d’acqua o – se si preferisce – di vino. Se si vuole fare un po’ d’attività, basta inforcare una delle biciclette disponibili all’Inn e fare una pedalata fino al General Store o al The Niblic per uno spuntino, uno snack ed un paio di souvenir. La calma e il relax si conquistano con lo yoga, offerto sul prato direttamente affacciato sull’oceano (luglio ed agosto, di sabato e domenica, al mattino). C’è sempre tempo per uno swing al The Great Chebeague Golf Course di nove buche così scenografico, con vista sul mare da ogni sua buca. Con le scarpe giuste ci sono dei bei sentieri per camminate in alcuni luoghi interessanti dell’isola Roses Point e il banco di sabbia che separa da Little Chebeague. Per un po’ di storia dell’isola si visita la Historical Society che conserva collezioni, fotografie, mostre e del personale che condivide volentieri storie e tradizioni. C’è un negozio per acquistare regali e souvenir. Stimolato l’appetito, il ristorante dell’albergo invita a indulgere in un pasto preparato con prodotti genuini di stagione, alcuni dei frutti dell’orto coltivato dall’albergo. Al tramonto si sta volentieri attorno al fire pit gustandosi i cieli stellati e i silenzi della natura.
L’altra isola che suggeriamo è Great Diamond Island, inizialmente un ritiro per artisti visitato dai grandi letterati americani Henry Wadsworth Longfellow e Harriet Beecher Stowe, poi convertito a base militare durante la guerra Ispano-Americana, per difendere Casco Bay. L’isola fu base militare dalla fine del 19° secolo fino a dopo la II Guerra Mondiale. Esistono ancora le batterie di artiglieria costiere in cemento, abbandonate nei boschi a est dell’isola. Il Fort McKinley Historic District è nel National Register of Historic Places.
La piccola comunità di Diamond Cove epitomizza il Maine e rende il soggiorno colmo di bellezza storica e con un sentimento distinto della vita. 11 corse di traghetto partono ogni giorno da Portland durante l’estate per una traversata di 30-45 minuti. Qui sorge l’Inn at Diamond Cove situato in una ex caserma. Isola priva di auto, conserva una piccola popolazione tutto l’anno, con poche strade battute unicamente da biciclette e golf cart elettriche. Offre il lusso di un hotel stagionale sul versante nord-orientale isolano, a un miglio dal molo dei traghetti. La proprietà sorge sull’impianto dello storico ex Fort McKinley costruito tra il 1891 ed il 1907, poi le baracche militari e il quartier generale degli ufficiali sono state convertite in abitazioni ospitali molto ben arredate e costruite con un occhio solido ricolto al passato, ma con quel senso di grazia e grandezza. Questo complesso non è accessibile agli estranei, se non agli ospiti dell’albergo, benché il Diamond’s Edge Restaurant rimanga aperto e si trovi nelle immediate vicinanze del molo. Ci sono poche case costruite lungo il mare, tutte molto eleganti tanto da apparire in riviste specializzate. La sensazione dello spirito dei grandi artisti del passato combinato agli eroi del passato ha ispirato il livello qualitativo e la cura che oggi sono la caratteristica di Diamond Cove. L’intimità di questa piccola comunità del Maine costruita intorno al passato, offre molta privacy, fascino e personalità, invitando il visitatore a concedersi alla vita semplice in una delle isole più pittoresche del Maine. C’è una marina ed un ristorante, Crown Jewel che in una sua piccola sezione propone selezionati rifornimenti, vino e ghiaccio. L’albergo dispone di una sala con attrezzi ginnici, una piscina con acqua riscaldata, due campi da tennis, un campo per giocare a croquet, badminton e volleyball, una sala per yoga, un campo al coperto per basket e diversi sentieri per camminate o pedalate. C’è anche un’antica pista da bowling restaurata, unitamente al gioco del ping pong. Spettacolari tramonti, sei spiagge riparate e ettari di foreste fanno da cornice a Diamond Cove, comunità privata che richiede il pieno rispetto delle regole non consentendo l’accesso alle proprietà private, ai parchi, alle spiagge o alle strade. L’incantevole Moon Garden – l’ex Engineer’s Wharf – è il luogo ideale per assistere al sorgere della luna sulle acque blu. Non di rado si avvistano aquile, foche, falchi e folaghe lungo le sponde. Prima di lasciare l’isola vale la visita al Fort McKinley Museum, con esposizione dei relitti del passato.
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BRUNSWICK, MAINE
Una bella scoperta è l’imponente magazzino di antiquariato – Cabot Mill Antiques – il più grande in assoluto di tutto il Maine: raduna oltre 140 mercanti e si trova in un bell’edificio restaurato, un tempo ex fabbrica tessile, Fort Andross.
Una gradita sorpresa per i cultori della letteratura americana, è la Harriet Beecher Stowe House al 63 Federal Street. La scrittrice vi visse con la sua famiglia 1850 al 1852. Durante questo periodo scrisse il romanzo che la rese famosa: La Capanna dello Zio Tom. Ed è proprio in questa dimora che soleva proteggere e nascondere gli schiavi neri fuggiaschi, quali John Andrew Jackson, in fuga dalla South Carolina. Oggi l’edificio è di proprietà del Bowdoin College ma mantiene la “Harriet’s Writing Room,” spazio pubblico dedicato a commemorare il contributo della Stowe alla letteratura e alla storia americana. Oltre ad essere un National Historic Landmark è anche un luogo storico National Underground Railroad Network to Freedom. Da giugno a ottobre è visitabile gratuitamente.
La vita a BRUNSWICK è sempre piena di eventi, tanto da essere nominata una delle Top 20 “Best Small Towns in America” dallo Smithsonian magazine proprio per l’alta concentrazione di arte, cultura, musei, luoghi storici e le numerose attività. Dal Music on the Mall, serie di concerti gratuiti nel cuore della città, ogni mercoledì sera al Brunswick Town Mall al Brunswick Outdoor Arts Festival che si svolge il terzo sabato di agosto con Arts on Maine Street con esposizioni d’arte, musica dal vivo e tanta gastronomia. Infine, anche 2nd Friday Brunswick ogni secondo venerdì d’ogni mese da giugno a settembre intrattiene nel pomeriggio fino a sera, includendo anche una ArtWalk con oltre 30 artisti in mostra nelle gallerie, negozi, ristoranti e nelle strade cittadine.
Per una bella passeggiata si fa un giro lungo il fiume Androscoggin lungo un sentiero di circa 2 km che si collega con il ponte Frank J. Wood Bridge all’Androscoggin Swinging Bridge a cavallo del fiume.
Approfondimenti sul Paese:
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Prezzi e date:
Quote per persona: le quote vengono sempre sviluppate su richiesta, in base allo sviluppo di viaggio richiesto.
Quota individuale di gestione pratica: € 95
Assicurazione annullamento-medico-bagaglio: da quotarsi in base al costo totale del viaggio
La quota comprende:
- pernottamenti in hotel nelle tappe come da richiesta, in “solo pernottamento”
- passaggi ferroviari come da itinerario prenotato
- altri servizi come richiesti
La quota non comprende:
- trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto
- escursioni e visite nelle varie tappe
- tutti i pasti
- costi visto/ESTA per l’ingresso negli Usa
- assicurazione annullamento-medico-bagaglio
- quota individuale di gestione pratica
- tutto quanto non incluso in programma o alla voce “la quota comprende”
Formalità d'ingresso:
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER L’INGRESSO NEL PAESE:
Per informazioni aggiornate, suggeriamo di consultare il sito VIAGGIARE SICURI
Passaporto: necessario, con data di scadenza successiva alla data prevista per il rientro in Italia.
Visa Waiver Program
Il programma Visa Waiwer Programme consente a cittadini di 38 Paesi, tra cui l’Italia (cfr. https://www.dhs.gov/visa-waiver-program-requirements), di entrare negli Stati Uniti per motivi di affari e/o turismo per soggiorni non superiori a 90 giorni senza dover richiedere un visto d’ingresso. Per tutte le altre finalita’, e’ invece necessario richiedere il visto d’ingresso (cfr. infra).
Per entrare negli Stati Uniti nell’ambito del programma “Viaggio senza Visto” (Visa Waiver Program – VWP) è necessario ottenere un’autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization – ESTA). L’autorizzazione, che ha durata di due anni, o fino a scadenza del passaporto, va ottenuta prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti accedendo, almeno 72 ore prima della partenza, tramite Internet al sito https://esta.cbp.dhs.gov. Il Programma ESTA ha subito alcune importanti modifiche a seguito dell’approvazione da parte del Congresso americano del ”Visa Waiver Program Improvement and Terrorist Travel Prevention Act of 2015” (dicembre 2015), una legge che comporta nuove condizioni per chi intende viaggiare verso gli Stati Uniti in esenzione da visto.
Si sintetizzano qui di seguito le misure di attuazione della nuova normativa, raccomandando anche a chi ha un ESTA in corso di validità di controllare attentamente, prima della partenza, i siti web delle Sedi diplomatiche e consolari statunitensi per verificare la sussistenza della possibilità di essere ammessi negli USA senza visto.
In particolare, la normativa attuale prevede che
– dal 21 gennaio 2016, i cittadini di Paesi VWP (inclusa quindi l’Italia) che siano anche cittadini di Iran, Iraq, Siria e Sudan per poter entrare negli Stati Uniti dovranno munirsi di regolare visto d’ingresso;
– dal 18 febbraio 2016 le restrizioni si applicano anche per gli individui che si sono recati, dal 1 marzo 2011 in poi, in uno dei seguenti Paesi: Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.
I funzionari di governo (”full-time”) e il personale militare di Paesi del VWP recatisi nei suindicati Stati per ragioni di servizio sono esclusi da tale restrizione.
Le autorità USA possono peraltro concedere eventuali ”eccezioni” a tali restrizioni (valutando ”on a case by case basis”) per i richiedenti ESTA che rientrino in una delle seguenti categorie di viaggiatori:
1) Persone che hanno viaggiato in Iran, Iraq, Sudan o Siria
– per conto di ”international, regional, or sub-national organization on official duty”;
– per conto di ”humanitarian NGO on official duty”;
– in qualità di giornalista ”for reporting purposes”.
2) Persone che hanno viaggiato in Iran ”for legitimate business-related purposes” a seguito della conclusione del ”Joint Comprehensive Plan of Action” con l’Iran del 14 luglio 2015.
3) Persone che hanno viaggiato in Iraq ”for legitimate business-related purposes”.
4) Persone che hanno viaggiato in Iraq, Siria, Iran, Sudan, Libia, Somalia, or Yemen che mantengono “current Global Entry program membership”.
In tali casi, è fondamentale presentare alle Autorità USA tutti i documenti in grado di provare l’appartenenza ad una delle categorie indicate.
In tutti i casi dubbi, si raccomanda di contattare sempre le Autorità USA in Italia (Ambasciata e/o Consolati) e/o procedere alla richiesta del visto.
Per usufruire del programma “Visa Waiver Program” è necessario:
– essere in possesso di un passaporto elettronico. Dal 1° aprile 2016, per poter entrare nel territorio degli Stati Uniti in regime di esenzione del visto (attraverso l’ESTA), è introdotto il requisito obbligatorio del possesso di un passaporto elettronico contenente i dati biografici e biometrici del titolare. Si intende per “passaporto elettronico” il libretto dotato di microprocessore);
– viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo. Va tenuto ben presente che il soggiorno negli Stati Uniti sulla base di un ESTA non dà alcun titolo a svolgere attività remunerate, anche saltuarie (per cui occorrono specifici visti);
– rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni. La permanenza nel Paese oltre i 90 giorni può compromettere la possibilità di usare nuovamente il programma Visa Waiver. Si attira l’attenzione sul rigore con cui viene applicata la normativa vigente: anche pochi giorni di “Overstay” (permanenza in territorio statunitense oltre il consentito) possono comportare l’intervento delle Autorità americane che può arrivare sino alla detenzione anche per periodi prolungati e/o compromettere la possibilità di futuri ingressi nel Paese. A seguito di recenti casi, si segnala infine una particolare severità delle autorità lungo il confine terrestre tra lo Stato di Washington e il Canada e tra il Messico e gli Stati della California e del Texas.
– possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei suddetti requisiti, è necessario richiedere il visto presso l’Ambasciata o il Consolato USA presenti in Italia.
Le risposte che verranno fornite dal sistema “ESTA” potranno essere di tre tipi:
1)“Authorisation Approved”, nel caso di concessione dell’autorizzazione. L’autorizzazione sarà valida per due anni o fino a quando il passaporto del viaggiatore non scade e consentirà la possibilità di effettuare più viaggi negli Stati Uniti senza che per ognuno di essi sia necessaria una nuova registrazione on-line ed una conseguente nuova autorizzazione;
2) Travel not Authorized”, nel caso di diniego dell’autorizzazione. In tal caso occorrerà rivolgersi al Consolato americano per richiedere il visto.
3) “Authorization Pending”, nel caso in cui siano necessarie ulteriori informazioni ai fini del rilascio dell’autorizzazione.
L’“ESTA” (come già avviene attualmente in base al “Visa Waiver Program”) non garantirà un’automatica ammissione in territorio americano che sarà lasciata alla discrezionalità delle competenti Autorità doganali e di frontiera.
Al fine di facilitare il processo di valutazione dei dati forniti con la registrazione, si consiglia di compilare il modulo ESTA con ampio anticipo.
Per maggiori informazioni riguardo il programma “ESTA” si consiglia di consultare direttamente il sito internet: www.cbp.gov./travel.
A complemento del programma di Sicurezza ESTA, un’ulteriore procedura è entrata in vigore dal 6 settembre 2010 denominata “Secure Flight Program”. Tale programma, sviluppato dall’Autorità statunitense TSA (Transportation Security Administration), si applica a tutti i passeggeri che viaggiano da/per e all’interno degli Stati Uniti.
Il Secure Flight Program richiede che una serie di informazioni (cognome e nome, data di nascita, genere maschile o femminile) siano fornite per tutti i passeggeri che prenotano e acquistano biglietti per viaggi da/per o all’interno degli USA.
Informazioni complete e dettagliate su quanto è richiesto al passeggero sono reperibili consultando il sito: www.tsa.gov, o attraverso la compagnia aerea utilizzata o il proprio agente di viaggio.
Viaggi all’estero di minori
si prega di consultare l’approfondimento presente sul sito: Documenti di viaggio – Documenti per viaggi all’estero di minori.
Visto d’ingresso
In mancanza anche di uno solo dei requisiti necessari per usufruire del “Viaggio senza Visto” è necessario richiedere il visto presso l’Ambasciata o il Consolato USA presenti in Italia.
Tutti i cittadini italiani che entrano nel Paese, in esenzione di visto “Visa Waiver Program” o con visto USA di una delle seguenti categorie:
– B1/B2 affari o turismo per periodi di permanenza superiori ai 90 giorni o per sanare precedenti situazioni irregolari;
– F/M/J/Q -studenti, studiosi, ricercatori, scienziati, anche in ambito di scambi culturali;
– H/L/O/P- lavoratori temporanei;
– C1- in transito verso paesi terzi;
– C1/D -equipaggi d’aerei o navi;
– R- (religiosi);
– I – (giornalisti);
– E – (operatori economici e commerciali)
sono soggetti nell’ambito del programma “US-VISIT” all’acquisizione delle impronte digitali (indice sinistro e destro) e della fotografia digitale all’arrivo alle frontiere americane.