Viaggi e turismo

UGANDA:

L’Uganda è uno Stato dell’Africa Orientale. Il suo nome deriva dall’antico regno Buganda, che comprendeva la sezione meridionale del paese, inclusa la capitale Kampala. Politicamente, è una repubblica democratica con sistema non partitico: gli attuali capo di stato e di governo sono, rispettivamente, Yoweri Museveni e Ruhakana Rugunda. Si suddivide in 4 regni: Buganda, Busoga, Bunyoro e Toro.

DATI DEL PAESE:

Capitale: Kampala
Popolazione: 40.764.000
Superficie: 241.038 km²
Fuso orario: +2h rispetto all’Italia, +1h quando in Italia vige l’ora legale.
Lingue: l’inglese è la lingua ufficiale; le lingue più diffuse sono il luganda e il kiswahili.
Religioni: principalmente cattolica, protestante ed islamica.
Moneta: In Uganda è in vigore lo Scellino Ugandese (Ugs) – 1 Euro è uguale a circa 4200 Scellini. Consigliamo di portare USD o Euro di piccolo taglio e all’arrivo in aeroporto di cambiare una piccola somma in valuta locale, in quanto tutti gli extra negli hotel vanno saldati in Scellini e la valuta non è riconvertibile. Conservare tutte le ricevute di cambio che dovranno essere riconsegnate al momento della partenza. Le maggiori carte di credito sono accettate solo nei lodge e negli alberghi più grandi.
Corrente elettrica: La corrente elettrica in Uganda è di 220/240 volt. Consigliato l’acquisto di un adattatore universale.
Prefisso per l’Italia: 00039
Prefisso dall’Italia: 00256
Telefonia: la rete cellulare è coperta da: MTN, Airtel, Africell, Vodafone, UTL, Smart. Dal 1 luglio 2018 è stata introdotta la tassa OTT, che impone il pagamento di 200 Scellini Ugandesi al giorno (circa 0,04 Euro) per poter usufruire di servizi di social media molto diffusi, quali Whatsapp, Twitter, Facebook, Skype, etc.
Mance: Teoricamente non sono obbligatorie, praticamente tutti le attendono. È consuetudine lasciarle a guide, ranger e camerieri se si è apprezzato il loro lavoro.

Approfondimenti sul Paese:

L’Uganda non ha sbocchi sul mare, ed è situata a circa 800 chilometri dalle coste affacciate sull’Oceano Indiano. Confina a nord con il Sudan per 435 km, a est con il Kenia per 933 chilometri, a sud con Tanzania per 396 km e con il Ruanda per 169 km e a ovest con la Repubblica Democratica del Congo per 765 chilometri. È un paese ricco di acqua: circa un quinto della sua superficie è costituito da acque interne o da aree umide. Ben quattro dei grandi laghi del continente africano si trovano in parte nel suo territorio. Il Lago Vittoria occupa la parte sud-orientale dello stato, quasi metà della sua superficie complessiva è compresa nei confini dell’Uganda, il lago alimenta l’alto corso del Nilo che, in questo tratto, è appunto chiamato Nilo Vittoria. Il Nilo Vittoria esce dal lago omonimo attraversando le cascate Owen, si dirige poi verso nord-ovest dove si allarga per formare il lago Kyoga, qui affluiscono nel Nilo le acque del fiume Kafu, prosegue poi il suo corso in direzione del lago Alberto. Dal lago Alberto assume il nome di Nilo Alberto, scorre per circa 200 km in direzione del confine con il Sudan.

  • Abbigliamento & Bagaglio:

    Per i safari si consiglia di munirsi di indumenti pratici e leggeri, scarpe comode da trekking, un copricapo ed occhiali da sole. Alla sera per proteggersi dagli insetti è raccomandabile indossare camicie a manica lunga e pantaloni. Per le escursioni nella Bwindi Impenetrable Forest e nel Parco Nazionale dei Vulcani suggeriamo invece un abbigliamento più caldo per la notte. Raccomandiamo di limitare al minimo il proprio bagaglio, molti dei lodges dispongono di servizio di lavanderia, e di utilizzare borse/sacche morbide. In ogni caso gli hotel di Kampala possono garantire il deposito del bagaglio in eccesso. Per chi effettua il Gorilla Tracking consigliamo uno zainetto impermeabile, scarpe leggere da trekking impermeabili, macchina fotografica (ma non sarà permesso usare il flash), guanti di pelle, giacca e pantaloni antipioggia, T-shirt e pantaloni lunghi ma leggeri, un cappellino impermeabile e una borraccia per l’acqua. Si ricorda l’obbligo di  utilizzare di borse/sacche morbide con un peso inferiore ai 20kg. La franchigia bagaglio che appare sul biglietto deve essere rispettata. L’eccedenza, a partire da 1Kg in più sarà trasportata a spese dell’interessato. La spesa varia dai 10 ai 70 Euro al Kg.  Per quanto riguarda i voli interni la franchigia bagaglio è di 15Kg. Occorre limitare al minimo il proprio bagaglio, utilizzando esclusivamente sacche morbide con peso inferiore ai 20 kg per via dei mezzi utilizzati.

  • Clima:

    Il clima ugandese è di tipo tropicale, mitigato dall’altitudine: durante l’anno, si mantiene relativamente costante con giornate molto calde e notti fresche. Le temperature variano in base all’altitudine. Luglio è il mese più freddo, gennaio quello più caldo. Due sono le stagioni delle piogge: una da marzo a maggio e l’altra da ottobre a novembre. La regione del lago Victoria è molto piovosa e conviene evitare il periodo compreso fra marzo e maggio, i mesi consigliati perché meno piovosi sono luglio, agosto e settembre. Nella zona occidentale del Paese i mesi meno secchi sono fra dicembre e febbraio. Nella zona semi-desertica delle savane a nord-est, la stagione secca va da novembre ad aprile. Si consiglia di premunirsi di creme per proteggersi  dal forte sole dell’Equatore.

  • LOCALITA': 

    Ruwenzori, le Montagne della Luna
    Fanno parte del Ruwenzori (al confine tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo, immediatamente a Nord dell’Equatore) i gruppi montuosi Gessi, Emin, Speke, Stanley, Baker e Luigi di Savoia, ognuno separato da valli scavate da torrenti. Questo complesso è conosciuto anche con l’antico nome di Montagne della Luna: fu così infatti che le definì nel secondo secolo dopo Cristo il geografo greco Tolomeo. L’intera area – ampia 99.600 ettari, dichiarata Parco Nazionale e Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO – ospita la più ricca e rara flora di tutto il continente: grandi mammiferi a rischio di estinzione e 217 specie di uccelli. Il paesaggio, molto apprezzato dagli amanti del trekking, è primordiale e selvaggio: si susseguono foreste tropicali, zone alpine, picchi innevati, ruscelli e specchi d’acqua. Con 5109 metri di altezza, il punto più alto del complesso si trova sul Monte Stanley con la Cima Margherita: questo nome, in onore Margherita di Savoia – madre del Re Vittorio Emanuele III -, è dovuto al fatto che i primi a raggiungere la vetta furono, nel 1906, i partecipanti a una spedizione scientifica voluta da Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi.

    Parco Nazionale Queen Elizabeth
    Il Parco Nazionale Queen Elizabeth, situato nella Rift Valley, ai piedi delle Montagne Rwenzori, si sviluppa attorno al canale di Kazinga che unisce i laghi George e Edward e comprende circa duemila chilometri quadrati di savana, macchie di foresta pluviale, paludi e bacini lacustri e laghi di origine vulcanica (come il Katwe).  È stato fondato nel 1954 ed è stato dichiarato area naturale protetta. Rappresenta una delle zone ugandesi in cui i safari sono più spettacolari: qui è possibile imbattersi in quasi cento diverse specie di mammiferi e seicento di uccelli. Con un po’ di fortuna, si incontrano coccodrilli del Nilo, antilopi kob, bufali, leoni, leopardi, ippopotami, ilocheri, facoceri ed elefanti (che raggiungono circa i mille esemplari) e gli scimpanzé (che abitano nello spettacolare burrone Kyambura, a nord del parco), colobus bianco e nero, la scimmia del L’Hoest e i fenicotteri rosa (nelle aree lacustri). Nell’area posta all’estremità sud-occidentale del parco, conosciuta come Ishasha, i leoni hanno la singolare abitudine di arrampicarsi sugli alberi.

    Bwindi Impenetrable National Park
    Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1994, il parco nazionale impenetrabile di Bwindi è un’area naturale protetta situata ai margini della Rift Valley, nel sud-ovest dell’Uganda, estesa per un totale di 331 chilometri quadrati. Caratterizzato da foresta tropicale, giungla e zone montuose, comprende una delle foreste pluviali più antiche del mondo: qui l’emozione si fa ancora più forte al pensiero di trovarsi in un’area formatasi oltre 25mila anni fa e sopravvissuta persino all’ultima era glaciale. La zona vanta una eccezionale biodiversità, che la rende l’habitat naturale di ben 163 specie di alberi e 100 specie di felci, oltre che di 120 specie di mammiferi (tra cui 400 gorilla di montagna, circa la metà della popolazione mondiale), 346 specie di uccelli, 202 specie di farfalle e ventisette specie di rane. I gorilla di montagna, sempre più abituati alla presenza dell’uomo, sono solito avvicinarsi e interagire con i visitatori.

    Kampala
    Superato brillantemente il buio biennio della guerra civile (1978-1979) che l’aveva messa in ginocchio, Kampala è oggi una capitale moderna, fiorente, frenetica e caratterizzata da un’importante presenza di aree verdi. Il centro della città sorge sul colle Nakasero: qui sorgono le sedi diplomatiche e governative, gli uffici delle organizzazioni umanitarie e gli alberghi di lusso. A valle si trova invece  la zona più popolare, con mercati, negozi, ristoranti e alberghi più economici. Da visitare in città: l’Uganda National Museum (dove sono messi in mostra oggetti tipici della cultura tradizionale) e il Kasubi Royal Tombs (che ospita le sepolture degli ultimi quattro regnanti del Paese). Kampala è inoltre la sede del principale campus dell’Università Makerere, uno degli atenei più importanti dell’Africa centrale e orientale.

    Le cascate Murchison
    Le cascate Murchison, conosciute anche con il nome Kabalega, si formano dal Nilo Bianco, a nord del Paese e sono situate all’interno dell’omonimo parco nazionale. Le cascate interrompono il tratto del Nilo Bianco che va dal Lago Vittoria al Lago Alberto. In questo tratto, la portata del fiume misura 300 metri cubi al secondo: poco prima delle cascate il corso si stringe in una gola di sette metri di larghezza per dare poi vita a un incredibile salto alto 43 metri, per poi diventare un placido fiume le cui rive sono affollate di ippopotami e coccodrilli, waterbucks e bufali. La vegetazione della zona è caratterizzata da savana, foresta fluviale e bosco. La fauna selvatica comprende leoni, leopardi, elefanti, giraffe, arenarie, orbe, kan, Uganda, scimpanzé e molte specie di uccelli.

  • Alberghi, Lodge & Riserve:

    Le categorie alberghiere, se espresse, seguono le normative ufficiali vigenti del paese dove l’hotel è ubicato. Non sempre il criterio di valutazione locale corrisponde a quello europeo. Molte Guest e Country House, Lodge e Campi Tendati in Africa non dispongono di riscaldamento: è consigliabile tenerne conto per la preparazione dei bagagli se il viaggio dovesse svolgersi durante l’inverno locale (giugno-luglio sono solitamente i mesi più freddi). Eventuali richieste di camere comunicanti, camere ai piani alti o bassi, saranno da noi trasmesse ma la riconferma potrà avvenire solo in loco a completa discrezione dell’hotel.

  • Ristorazione:

    Il trattamento previsto durante il soggiorno è indicato nell’itinerario di viaggio e/o voucher. I pasti possono essere a menù fisso o a buffet. In alcune Riserve Private il pranzo è sostituito da un “brunch” rinforzato servito al rientro dell’attività del safari mattutino. La ristorazione all’estero può essere diversa, anche nelle porzioni, rispetto alle nostre normali abitudini a prescindere dalla qualità del cibo proposto. Vi invitiamo a considerare il lato gastronomico come uno dei tanti aspetti da conoscere del paese che state visitando. Non è previsto alcun rimborso per pasti volutamente non usufruiti. Durante i trasferimenti più lunghi, soprattutto in aree remote, alcuni pasti sono previsti al sacco e talvolta la quantità del cibo può risultare limitata. Problemi alimentari seri devono esserci comunicati per iscritto in fase di prenotazione.

  • Cultura:

    L’Uganda è un caleidoscopio di diverse culture, caratteristica che si riflette in una incredibile varietà di espressioni musicali, artistiche e di artigianato. Nel Paese si parlano oltre trenta linguaggi indigeni, derivanti da cinque ceppi diversi. I Batwa e i Pigmei Bambuti sono le popolazioni più antiche qui residenti, ultimi testimoni di una cultura basata sulla caccia e sulle risorse naturali. Queste popolazioni hanno lasciato un ricco patrimonio di pitture rupestri come quelli del Nyero Rock Shelter, nei pressi di Kumi. Il nucleo culturale dell’Uganda moderno è costituito dai regni di Buganda, Bunyoro, Ankole e Toro,  derivati dai regni medievali di Batembuzi e Bacwzi localizzati nei pressi di Mubende e Ntusi. Nel nord-est del Paese vive la popolazione Karimojong, dedita alla pastorizia e con una tradizione simile ai più famosi Masai. Il nord-ovest è invece popolato da diversi popoli contadini, anticamente originari di una zona che è oggi compresa nel Sudan, caratterizzati da culture e lingue caratteristiche della zona del Nilo. Alle pendici del Rwenzori risiedono invece i Bakonjo, i cui tempietti di caccia sono dedicati ad uno spirito chiamato Kalisa. Dalle parti del Monte Elgon i Bagisu sono invece conosciuti per la cerimonia dell’Imbalu, l’iniziazione rituale all’età adulta che si tiene solitamente nel mese di agosto degli anni pari.